
Le due vendite hanno prodotto una plusvalenza rispettivamente di 13 milioni e 61 milioni mentre la somma ricevuta è stata rispettivamente di 63,5 milioni e 105 milioni.
Le due vendite hanno prodotto una plusvalenza rispettivamente di 13 milioni e 61 milioni mentre la somma ricevuta è stata rispettivamente di 63,5 milioni e 105 milioni.
Il monito, tuttavia, suona come una vera e propria minaccia, visto che l’agenzia ha sottolineato come, nonostante ci sia stata una conferma del rating AAA, per questi paesi si è visibilmente ridotta la distanza che c’è prima del declassamento.
Le vendite nette consolidate nei nove mesi sono cresciute del 7,1% a 898,2 milioni di euro, se si considera solo il terzo trimestre la crescita è stata del 9,8% rispetto allo stesso periodo del 2008. Il margine operativo lordo è risultato pari a 86,6 milioni di euro, in aumento del 15,3% rispetto ai primi nove mesi del 2008, nel terzo trimestre 2009 invece l’Ebitda si è attestato di 18,1 milioni di euro, in aumento del 16,9% rispetto allo scorso anno.
Nella giornata di ieri le candele giapponesi ci hanno mostrato una candela verde in chiusura a 5,315 euro recuperando così i minimi avuti durante la settimana scorsa. Gli scambi continuano ad essere in calo ed il trend è ribassista nel brevissimo termine. Si ipotizza un BUY solamente al superamento dei 5,5 euro per azione.
L’operazione, che sempre secondo quanto riportato dal quotidiano potrebbe essere attuata entro tempi brevi, appare perfettamente in linea con quanto detto all’inizio di settembre dall’amministratore delegato di Enel Fulvio Conti il quale ha affermato che il gruppo stava valutando diverse emissioni non solo in euro, ma anche in sterline e in dollari.
Per l’acquisto di Opel, ricordiamo, General Motors ha ricevuto ben due offerte, una da Magna e una da Rhj che in un secondo momento ha rivisto al rialzo la sua offerta per cercare di convincere General Motors ad accettare la sua proposta.
Secondo le prime indiscrezioni il colosso capitanato da Bill Gates e la più grande azienda produttrice di telefoni cellulari si sono accordati dando vita ad un alleanza strategica volta a creare un asse di collegamento tra il mondo dei software e quello della telefonia mobile arricchendo quest’ultima con i prodotti Office di Microsoft.
La notizia è stata diffusa ieri in serata da Olidata attraverso una nota in cui è specificato che le parti non hanno stipulato patti parasociali aventi ad oggetto azioni Olidata o riguardanti gli assetti proprietari o il governo della società .
L’emendamento, in particolare, lascia invariata la disposizione relativa alla tassa sulle plusvalenze in oro con un aliquota pari al 6% ma, allo stesso tempo, prevede che il prelievo complessivo non può eccedere i 300 milioni di euro.
La notizia, tuttavia, non è stata confermata da fonti ufficiali ma se fosse vera consentirebbe alla banca di evitare la bancarotta, anche se è evidente che si tratta di una misura comunque inefficace a risolvere i problemi dell’istituto nel lungo periodo.
Il fisco, quindi, pretende dalla banca elvetica l’elenco dei nomi di queste persone, nonchè alcuni dati relativi ai loro conti bancari, una richiesta alla quale Ubs non ha mai acconsentito perchè contraria alle leggi svizzere relative al segreto bancario.
Domanda e offerta, infatti, saranno gestite dal Gestore del Mercato Elettrico che dovrà svolgere il suo compito secondo i criteri di neutralità , trasparenza, obiettività e concorrenza tra produttori e, inoltre, dovrà assicurare la gestione economica di un’adeguata disponibilità della riserva di potenza, nonchè tutti i benefici che deriveranno dalla nascita della borsa del gas.
Questa previsione, ha spiegato la Bce, è stata formulata in considerazione degli effetti negativi ritardati che si verificheranno nei prossimi mesi, tra cui l’ulteriore deterioramento delle condizioni del mercato del lavoro.