Asta Btp 29 novembre 2011

Nell’ambito delle operazioni di rifinanziamento del debito pubblico italiano, il Ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef) ha disposto per la giornata del 29 novembre, con data di regolamento fissata per l’1 dicembre del 2011, una nuova asta di titoli a lungo termine.

Trattasi, nello specifico, di nuove aste di Buoni del Tesoro Poliennali (Btp) che intanto sul mercato secondario, e sulla curva a dieci anni, continuano attualmente a far registrare rendimenti annui lordi sul filo del 7%.

Asta BOT annuali 10 novembre 2011

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha fissato per il giorno 10 novembre 2011, con regolamento il 15 novembre 2011, un’asta di BOT annuali, per un importo di 5 miliardi di euro, con scadenza 15 novembre 2012 e durata di 366 giorni.

Nel comunicato ufficiale del MEF viene comunicato anche che vista la mancanza di particolari esigenze di cassa, non verrà offerto il BOT trimestrale nella giornata del 10 novembre 2011.

Asta Btp 14 novembre 2011

Con lo spread sul Bund su nuovi massimi per i titoli di Stato italiani, il Mef, Ministero dell’Economia e delle Finanze, si appresta a collocare sul mercato nuove tranche di Btp, Buoni del Tesoro Poliennali. Il collocamento è stato disposto dal Ministero per lunedì prossimo, 14 novembre del 2011, con data di regolamento fissata per mercoledì 16.

In particolare, in quinta tranche, il Mef collocherà in asta il Btp con decorrenza il 15 settembre del 2011, scadenza il 15 settembre del 2016, codice ISIN IT0004761950, e tasso di interesse annuo lordo facciale al 4,75%.
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Come difendere gli investimenti

Bot, azioni ed obbligazioni societarie. In tempi di crisi i prezzi scendono, ed ancor di più in questa fase caratterizzata dall’attacco speculativo, più o meno fondato, sul nostro Paese. In particolare, per le azioni a Piazza Affari molte quotazioni appaiono sacrificate, a partire dai titoli dei grandi gruppi bancari, ma non è detto che i corsi non possano scendere ancora.

Questo perché il mercato sta probabilmente scommettendo sullo scenario peggiore possibile, ragion per cui chi non ha un profilo di rischio compatibile con l’investimento in azioni farebbe bene a continuare a starne alla larga. Diverso è invece il discorso per i Buoni Ordinari del Tesoro (Bot), che offrono la sicurezza massima, quella offerta dello Stato italiano; in questo caso i risparmi potrebbero essere a rischio solo in caso di default dell’Italia, ma trattasi di un’eventualità che non si verifica comunque dall’oggi al domani.

Titoli azionari consigliati da Exane Bnp Paribas

Scegliere le azioni su cui investire in un periodo come quello attuale, caratterizzato da un’elevata volatilità dei mercati finanziari, non è certo cosa facile. Il rischio che le previsioni degli analisti si rivelino infondate è piuttosto alto, soprattutto alla luce del fatto che le condizioni attuali rendono praticamente impossibile formulare delle previsioni sufficientemente attendibili.

Le strategie di investimento consigliate dagli analisti per investire in caso di recessione sono diverse, in particolare gli analisti di Exane Bnp Paribas ritengono che la soluzione migliore sia quella di puntare i propri soldi sui cosiddetti “Dividend Growers“.

Enel Green Power miglior titolo nel settore delle rinnovabili

Nel corso del 2011, contrariamente a quelle che erano le previsioni circa un anno fa, tutti i principali comparti azionari hanno registrato una performance negativa, compreso quello delle energie rinnovabili che era invece visto come uno dei più promettenti.

L’unica azione del settore ad aver mostrato un andamento favorevole è Enel Green Power, che nel corso del suo primo anno in Borsa ha registrato un rialzo di ben quattro punti percentuali, viaggiando quindi in controtendenza rispetto ai titoli delle aziende concorrenti, che al contrario nel corso dell’ultimo anno hanno registrato un marcato calo.

Btp decennale rendimento sopra il 6%

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha collocato Btp (Buoni del Tesoro Poliennali) e CCTeu (Certificato di Credito del Tesoro indicizzato all’Euribor) per un totale di 7,93 miliardi di euro, in linea con i collocamenti di titolo di stato con scadenza inferiore ai 24 mesi. Le previsioni erano di raccogliere una cifra compresa tra 5,25 e 8,5 miliardi.

I risultati non hanno sorpreso gli addetti ai lavori, anche perchè nel corso delle ultime settimane lo spread tra Btp e Bund con scadenza a 10 anni ha continuato a muoversi tra 350 e 400 punti.

Emissione Btp e CCTeu 28 ottobre 2011 per massimi 8,5 miliardi

Per domani, venerdì 28 ottobre del 2011, è stata disposta dal Ministero dell’Economia e delle Finanze una nuova asta di Buoni del Tesoro Poliennali (Btp); il Ministero ne ha dato notizia il 21 ottobre, mentre martedì scorso, come di consueto, ha poi comunicato l’ammontare minimo e massimo dei titoli oggetto del nuovo collocamento.

In particolare, per quel che riguarda i Btp in corso di emissione, il Mef domani, per un ammontare pari a minimo 2,25 miliardi di euro, e massimo 3,25 miliardi di euro, collocherà in asta, in settima tranche, il Buono del Tesoro Poliennale con decorrenza 1 luglio del 2011, scadenza 1 luglio del 2014, e codice ISIN IT0004750409.

Rendimento e domanda Bot asta 26 ottobre 2011

La Banca d’Italia ha comunicato che nel corso dell’asta di oggi dei Bot a sei mesi sono stati collocati tutti i titoli oggetto dell’offerta del ministero dell’Economia e delle Finanze, nonostante la domanda complessiva sia stata leggermente inferiore rispetto a quella registrata in occasione dell’asta tenuta lo scorso mese.

Il tesoro è infatti riuscito a collocare 8,5 miliardi di Bot a sei mesi a fronte di una richiesta pari a 13,32 miliardi di euro, equivalente ad un rapporto di copertura di 1,57, ossia in flessione rispetto all’1,74 registrato durante l’asta di fine settembre.

Asta BTP€i 27 ottobre 2011

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha disposto per il giorno 27 ottobre 2011 l’emissione della diciottesima tranche dei Buoni del Tesoro Poliennali indicizzati all’Inflazione dell’Area Euro con decorrenza 15 marzo 2010 e scadenza 15 settembre 2021.

Il regolamento ha data 31 ottobre 2011, il tasso d’interesse reale è del 2,10% annuo, pagabile semestralmente, mentre l’ammontare nominale dell’emissione va da un minimo di 500 milioni di euro a un massimo di 750 milioni di euro.

Asta CTZ ottobre 2011

E’ stata disposta dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, in data 26 ottobre 2011, con regolamento 31 ottobre 2011, l’emissione della terza tranche di certificati di credito del Tesoro zero coupon CTZ con decorrenza 30 settembre 2011.

La scadenza del CTZ è fissata al 30 settembre 2013 mentre l’importo nominale dell’emissione è pari a 2 miliardi di euro.

Asta BOT semestrali 26 ottobre 2011

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha disposto per il giorno 26 ottobre 2011 un’asta di BOT semestrali, con regolamento 31 ottobre 2011. L’ammontare totale dei Bot, con scadenza 30 aprile 2012, è di 8,5 miliardi di euro, la validità è di 182 giorni.

Come ricorda ancora lo stesso Ministero, il 31 ottobre scadono BOT per 8,525 miliardi di euro. Le offerte devono essere presentate entro le ore 11 del 26 ottobre.

Seat PG propone una nuova soluzione ai bondholders

Parlavamo, soltanto pochi giorni fa, delle soluzioni che Seat Pagine Gialle, l’azienda italiana recentemente entrata a far parte delle 19 società della Blacklist della Consob, avesse intenzione di adottare, previo via libera dei numerosissimi bondholders, per rifinanziare il proprio debito, così da alleggerirlo spostando le scadenze, ed evitando, almeno per quest’anno, un tracollo annunciato.

Si era pensato, entro la data di approvazione del bilancio 2012, di convertire le obbligazioni Lighthouse del 2004 in vere e proprie azioni da corrispondersi entro il 2014.

SEAT PG NELLA BLACKLIST DELLA CONSOB

Nuovi investimenti di Pirelli in Argentina

Investire in Argentina, da qui al 2014, 300 milioni di dollari circa per costruire una nuova fabbrica. E’ questo l’ultimissimo investimento all’estero annunciato da Pirelli che intende così rafforzare la propria presenza in un Paese chiave e strategico per il business.

In particolare, al fine di andare a soddisfare la domanda interna, nonché l’export nell’area dei Paesi Mercosur, la società Pirelli a regime stima che la nuova fabbrica sarà in grado di produrre annualmente ben 700 mila pneumatici circa a fronte della presenza nel sito produttivo di circa 700 dipendenti. In questo modo il fatturato di Pirelli in Argentina potrà aumentare dopo che già per l’anno in corso la società stima ricavi per complessivi 500 milioni di dollari con un balzo del 40% rispetto al giro d’affari conseguito lo scorso anno.