Gli investitori fiutano l’instabilità politica italiana e vendono (sia azioni che titoli di stato): Piazza Affari si aggiudica la maglia nera mentre lo spread torna a salire (sebbene sia ancora lontano dai livelli allarmanti di due anni fa!). A farne le spese sono soprattutto le banche, che detengono una massiccia quantità di titoli  di stato (400 miliardi di euro)  e che scendono di parecchi punti. Nei prossimi due anni le banche dovranno trovare il denaro necessario per rimborsare i 260 miliardi ottenuti in prestito nel 2012 dalla Bce, attraverso l’operazione di rifinanziamento. A pagare il conto (particolarmente salto) è anche il presunto responsabile della crisi: Silvio Berlusconi.
Notizie
Spread: dove andrà adesso?
L’estate che sta ormai volgendo al termine, ci consegna uno spread Btp-Bund (differenziale tra rendimenti tedeschi e italiani) ai livelli più bassi degli ultimi due anni. L‘assottigliarsi dello spread tra i bond decennali italiani e tedeschi è principalmente dipeso dall’andamento dei rendimenti tedeschi. Nell’ultimo mese l’interesse pagato da un Bund è cresciuto dello 0,3% (dall’1,5 all’1,8%), mentre nello stesso periodo i rendimenti sui Btp sono scesi dal 4,5% al 4,3%. Allo spread, importante termometro della crisi e indicatore dello stato di salute di un paese, sono strettamente correlati aspetti come l’interesse sul debito pubblico, il costo dei finanziamento e la solidità del sistema bancario.
Mercati finanziari: settembre da bollino rosso
Sarà un settembre da bollino rosso per gli investitori. Gli appuntamenti attesi dai mercati finanziari sono principalmente due:  il Fomc della Fed e le elezioni in Germania. Il meeting del comitato di politica monetaria  (Fomc) della Federal Reserve si terrà il prossimo 17-18 settembre e la sua rilevanza è cresciuta all’indomani della diffusione  dei verbali  della riunione del 30-31 luglio scorso, da cui sono emersi segnali di incertezza. I membri del comitato direttivo della Banca centrale americana si sono infatti mostrati divisi sul cosiddetto “tapering”, l’allentamento del programma di acquista di titoli di stato  (o di altre obbligazioni) sul mercato.
Italcementi: la crisi in Egitto mette a rischio i margini
Italcementi rischia un taglio del 30% dell’ebitda. Lo scenario di profonda crisi e instabilità politica in Egitto, caratterizzato da una inquietante escalation di violenza, si sta infatti ripercuotendo sulla nota azienda italiana della famiglia Pesenti. Italcementi, attraverso la controllata Suez Cement, possiede in Egitto cinque cementerie dislocate a Suez, Kattameya, Tourah, Helwan, El Minya e il Paese nordafricano rappresenta circa il 20% del margine operativo lordo del gruppo.
FED: fumata nera. Incertezza e volatilità sui mercati
L’atmosfera di incertezza e confusione non è stata dissipata. Anche se la Federal Reserve ha deciso di non apportare alcuna modifica alla propria politica monetaria (almeno per ora) e dunque di ridimensionare gli enormi sforzi di stimolo economico, il rilascio dei minutes della banca centrale americana suggeriscono che nulla è ancora definito. La Fed sembra privilegiare la linea del “wait and see”, lasciando Wall Street e le piazze del resto del mondo particolarmente nervose.Â
Finmeccanica scivola in Borsa. Belgio cancella commesse e chiede risarcimento
Il titolo Finmeccanica scivola in Borsa e archivia la seduta del Ftse Mib in flessione del 5%, chiudendo a quota 4 euro. La notizia circolata ieri ha inciso profondamente sull’andamento del titolo, tra i più venduti a Piazza Affari: la compagnia ferroviaria belga Snbc, secondo quanto riportato dal quotidiano belga L’Echo, avvierà un’azione civile nel mese di settembre presso il tribunale di Utrecht per chiedere un risarcimento (stimato tra i 17 e i 26 milioni di euro) ad Ansaldobreda, produttrice dei treni ad alta velocità Fyra e controllata del gruppo Finmeccanica.Â
Atlantia non lancerà nuovi bond
Atlantia non prevede il lancio di nuovi bond. Giovanni Castellucci, amministratore delegato della società , in occasione della 34esima edizione del Meeting di Cl di Rimini ha riferito che non ci sono allo studio nuove emissioni obbligazionarie, sottolineando che non sono state rilevate “esigenze di rifinanziamenti” nel breve periodo.
Prezzo petrolio: perché è difficile fare previsioni
Il prezzo del petrolio è difficile da prevedere. Fortemente condizionato da fattori geopolitici e particolarmente sensibile agli shock in termini di domanda e offerta, stimarne l’andamento muovendo da formule e modelli particolarmente complessi, rischia di tradursi in un esercizio…senza speranza. Nessuno nei primi anni 1970 avrebbero predetto che il prezzo del petrolio si sarebbe quadruplicato entro la fine del decennio o che, a metà degli anni ’80, si sarebbe assistito ad un crollo.
Creval declassata da Moody’s. La banca perde investment grade.
Creval Credito Valtellinese, perde l’investment grade. L’agenzia di rating Moody’s, a termine della revisione iniziata il 10 dicembre 2012, ha infatti declassato la banca a Ba3 tagliando il rating di lungo termine (precedentemente a Baa3) , quello di breve termine (passato da Prime-3 a Not-Prime) e lo Standalone bank financial strength rating (abbassato da D+ a E+) con outlook stabile. I nuovi rating assegnati a Creval, riflettono i timori dell’agenzia americana circa la redditività della banca, e lasciano presagire un possibile ulteriore declassamento.
Impregilo-Salini: in Libia costruirà autostrada da 963 milioni
Impregilo, la cui fusione con Salini è in dirittura d’arrivo  (è prevista infatti per il prossimo 12 settembre  l’assemblea straordinaria del gruppo), ha reso noto che realizzerà il primo lotto della nuova autostrada costiera libica, del valore complessivo di circa 963 milioni di euro. Il gruppo Impregilo –  primo generale contractor italiano a capo di un consorzio di imprese italiane (tra queste  La Società Italiana per Condotte d’Acqua, Impresa Pizzarotti & C. e Cooperativa Muratori & Cementisti – Cmc) con una quota del 58% – è già storicamente presente sul territorio della Libia.Â
Telecom nel mirino di Moody’s. Rischio downgrade
Telecom in caduta libera: dopo aver archiviato la seduta di Giovedì con il segno meno (a Piazza Affari il titolo ha perso l’1,88% chiudendo ai minimi di 0,471 euro) e dopo il downgrade da parte dell’agenzia di rating Fitch, il gruppo rischia ora di subire il declassamento di Moody’s, che ha da mesi attribuito a Telecom il giudizio Baa3. Per l’agenzia statunitense il credit rating del gruppo si colloca all’ultimo livello dell’investment grade, con outlook negativo. Ad un passo dalla “spazzaturaâ€!
Oro: perché gli hedge fund stanno vendendo?
Gli hedge fund giocano un ruolo sempre più importante nei mercati delle materie prime in generale e, in particolare, nel mercato dell’oro. Mentre i fondi comuni di investimento adottano solitamente una strategia buy-and-hold, gli hedge fund hanno la capacità di utilizzare  posizioni di trading sia lunghe che corte. Inoltre, mentre i fondi comuni di investimento tendono a rimanere nei mercati azionari tradizionali, gli hedge fund possono scambiare derivati , futures, credit default swap e una serie di altri strumenti.
Vodafone fa causa a Telecom: danni per 1 miliardo di euro
Vodafone ha citato in giudizio Telecom Italia SpA sostenendo che l’azienda numero uno italiana delle telecomunicazioni avrebbe abusato della propria posizione dominante,  con l’intenzione e l’effetto di ostacolare la crescita della concorrenza nel mercato di rete fissa italiano. Vodafone ha avviato un’azione legale depositata presso il tribunale di Milano la scorsa settimana e ha  chiesto un risarcimento danni di oltre 1 miliardo di euro.Â
Variazioni Euribor, l’impatto sulla rata del mutuo a tasso variabile
L’Euribor (Euro Inter Bank Offered Rate) indica il costo medio delle operazioni finanziarie tra banche europee, ossia il costo medio dei prestiti giornalieri tra le primarie banche europee, circa una cinquantina in tutto, che ogni giorno rispondono al quesito consentendo all’European banking federation di fissare il tasso Euribor sulle varie scadenze temporali: Euribor 1 mese, Euribor 3 mesi e Euribor 6 mesi.