Piazza Affari, al rialzo dopo le stime del Fondo Monetario Internazionale

Le Borse europee si spingono al rialzo dopo le prospettive del Fondo monetario internazionale, che ha visto le previsioni di crescita globale pur rammentando i rischi collegati alla debolezza della ripresa e al pericolo di una deflazione in Europa; per l’Italia, invece, piccola bocciatura con una revisione al ribasso della stima di ripresa nel 2014 (+0,6% del Pil). Gli operatori di mercato si aspettano oggi una giornata tranquilla, vista l’assenza di dati macro economici o appuntamenti societari di rilievo; I grandi del mondo economico sono riuniti a Davos, in Svizzera, dove comincia oggi il World Economic Forum.

Fiat, prossima tappa, listino di Wall Street

E sarà proprio la Borsa Usa di  Wall Street ad ospitare la negoziazione principale del nuovo gruppo globale, che molto probabilmente sceglierà la Piazza Americana per relegare la Borsa Italiana a un ruolo secondario.

Quali mercati emergenti tenere d’occhio, per investire in azioni

Secondo gli studi condotti da Global Evolution, nel 2014 i mercati emergenti più promettenti  potrebbero essere ben cinque. La prima piazza da tener conto è il Bangladesh, che ha iniziato una strada di sviluppo stabile con una crescita media attorno al 6,2% annuo. La stabilità è collegata a una struttura economica sostenuta dai consumi interni, che hanno fruttato il 75% del Pil e questo mette il Paese abbastanza al riparo dai fattori esterni.

Btp e Bonos, investimento con ottimi i rendimenti

La Banca Centrale Americana, comincerà a breve  un’altra operazione di tapering per diminuire gradatamente la sua politica monetaria espansiva, la Bce ha deciso di tenere i tassi invariati allo 0,25% e per chi volesse investire in titoli pubblici, sarà preferibile indirizzarsi su Italia e Spagna.

Fuga di investimenti dagli Emerging markets

Per i mercati emergenti che, dopo un periodo di fervido splendore, hanno iniziato a vedere un forte deflusso di capitali si è appena chiuso un 2013 nero. Secondo gli ultimi dati sul 2013 riportati da Epfr Global, la fuga dai fondi azionari e obbligazionari specializzati in mercati emergenti è stata equivalente a 59 miliardi di dollari.