Hitachi eleva il prezzo dell’Opa su Ansaldo Sts e comunica il voto contrario alla proposta del board di amministrazione di incrementare il dividendo.

Hitachi eleva il prezzo dell’Opa su Ansaldo Sts e comunica il voto contrario alla proposta del board di amministrazione di incrementare il dividendo.

Altra giornata ricca di incertezze per le Borse europee. Gli operatori scelgono di scommettere sull’intervento della banche centrali, piuttosto che affidarsi ai fondamentali macroeconomici.

Positivi i conti di Campari nel 2015, con buona pace del gruppo e del titolo che può gioire a Piazza Affari. L’azione fa registrare un rally del 6,62% attestandosi a 7,73 euro dopo che la società ha comunicato di avere archiviato il passato esercizio con vendite nette in crescita del 6,2% a 1.656,8 milioni. Si tratta di un dato pressoché in linea con le attese del consenso a 1.658 milioni di euro.

Starbucks ha deciso di proiettarsi in una e importante sfida per chiudere un cerchio e aprire nuove prospettive: il nuovo obiettivo della multinazionale è quello di conquistare il mercato italiano.
Nuovo rally di Fca a Milano, nella settimana del Salone dell’auto di Ginevra e nel giorno dell’avvio della produzione del Suv della Maserati, il Levante, a Mirafiori. I titoli della casa automobilistica avanzano in terreno positivo, a fronte di un listino complessivo che manifesta debolezze.
Sarà un mese delicatissimo per le Banche centrali. Ha inizio con l’attenzione puntata a dati importanti per l’Italia, alla prova delle rilevazioni su Pil e lavoro.
Le richieste di diminuire i bonus ai banchieri della City, considerati eccessivi o scandalosi, sembrano non essere servite a molto.
Sono stati venti lunghi anni. Venti anni di permanenza in terra elvetica, assolutamente significativi per il marchio dell’alta moda.
Eni archivia il 2015 con una perdita netta che si aggira sugli 8,82 miliardi di euro a causa sostanzialmente delle svalutazioni provocate dallo scenario petrolifero. Il risultato netto adjusted su base stand alone è invece positivo per 0,34 miliardi (-91%).
C’è l’accordo, e c’è anche un giallo. Sharp è la prima azienda giapponese a passare sotto controllo estero: la società ha infatti accettato l’offerta di acquisizione pari a 660 miliardi di yen (5,6 miliardi di euro) della taiwanese Hon Hai, più nota con il nome Foxconn, ma l’operazione resta congelata.
I nuovi stress test sulle banche non sembrano preoccupare il presidente dell’Abi, Antonio Patuelli. Le voci fanno riferimento a elementi di stress da recessione che non sono peggiori di quelli del 2014.
Le borse europee sono peggiorate dopo il rialzo di ieri. I ribassi si registrano principalmente fra i titoli petroliferi e le banche. A Piazza Affari l’indice Ftse Mib cala del 2,42% a quota 16.748 punti. Parigi lascia sul terreno il 2,28%, Francoforte il -2,55%, Madrid il 2,85% e Londra l’1,59%.
Le Borse si fermano nuovamente dopo il rally di ieri, che ha prolungato l’andamento positivo della scorsa settimana grazie al consolidamento dei recuperi del petrolio.
Il gruppo Rcs ha comunicato di aver raggiunto la guidance per il 2015, facendo registrare ricavi in calo del 3% a 1.032 milioni di euro in confronto al 2014, un ebitda ante oneri non ricorrenti positivo per 71,8 milioni (60,7 nel 2014) che si aggira al 7% dei ricavi totali e un indebitamento inferiore a 500 milioni di euro, pari a 487 milioni di euro (482,5 mln a fine 2014).