Titolo Eni declassato da Moody’s e Ing

Moody’s ha deciso di declassare il titolo Eni portando il rating senior unsecured di lungo termine da Aa2 ad Aa3, confermando al contempo il rating di breve termine P-1.

La decisione dell’agenzia di rating deriva soprattutto dalla convinzione che Eni non riuscirà entro breve a recuperare le perdite accumulate nel corso del periodo più difficile della crisi economica, durante il quale il colosso energetico ha visto lievitare il proprio debito a causa di un generale rallentamento dell’attività che ha causato una riduzione dei profitti.

Eni rafforza presenza in Africa

Eni ha annunciato di essere riuscita ad entrare nella Repubblica Democratica del Congo acquistando una quota del 55% del blocco di Ndunda con il ruolo di operatore, rafforzando così la sua presenza in Africa, in particolar modo nella zona subsahariana.

Il restante 45% del blocco è detenuto per il 30% da Surestream Rdc, ossia la stessa compagnia che ha venduto a Eni il 55% di Ndunda perchè non disponeva dei necessari mezzi tecnici ed economici, per l’8% da Cohydro e per il restante 7% da Ibos.

Eni primo semestre 2010

Eni ha diffuso oggi i dati relativi al primo semestre 2010, chiuso con un utile netto in crescita del 47,9% a 4,05 miliardi di euro mentre l’utile adjusted ha registrato un incremento 29,5% a 3,45 miliardi. Nel secondo trimestre, in particolare, la produzione di idrocarburi ha registrato un incremento dell’1% a 1,578 milioni di barili al giorno.

L’amministratore delegato Paolo Scaroni ha sottolineato come durante il primo semestre 2010 Eni sia riuscita ad ottenere dei risultati operativi e finanziari piuttosto solidi nonostante lo scenario generale sia stato ancora caratterizzato da una situazione piuttosto difficile, soprattutto per il mercato del gas.

Eni e AcegasAps acquistano attività Iris Isontina

Eni e AcegasAps hanno sottoscritto un accordo con Iris Isontina avente ad oggetto l’acquisizione delle attività energetiche di multiutility nel territorio della provincia di Gorizia e che consentirà alle due aziende di rilevare circa 60.000 utenti nel settore del gas e oltre 20.000 in quello dell’energia elettrica.

L’operazione ha un equity value di 73 milioni, Eni parteciperà con il 70% e Acegas con il restante 30%, in particolare verrà acquisita l’attività di vendita di gas naturale ed energia elettrica svolta dalla ISOGAS, le attività di distribuzione e vendita di energia elettrica ai clienti in regime di maggior tutela del Comune di Gorizia, le attività di illuminazione pubblica e l’attività di distribuzione di gas naturale in alcuni Comuni della Provincia di Gorizia.

Bond Eni 2010

Eni si prepara al lancio di un bond a tasso fisso di durata pari a 10 anni per un ammontare complessivo che si aggira intorno a 1 miliardo di euro circa, con un rendimento che probabilmente si collocherà intorno ai 110-115 punti base al di sopra del tasso midswap corrispondente.

L’emissione ha l’obiettivo di apportare un miglioramento alla situazione debitoria della società sia nel breve che nel lungo periodo, le banche scelte dal colosso energetico per guidare l’operazione sono Barclays, Banca Imi, Bnp Paribas, Ing e Unicredit.

Eni promossa da Goldman Sachs

Tra i titoli positivi di oggi troviamo quello di Eni che sta guadagnando lo 0,16% in leggera diminuzione rispetto a all’1% di inizio seduta portandosi così a 16,41 euro per azione.

A pesare sulla quotazione del titolo petrolifero è senza dubbio il giudizio positivo offerto da Goldman Sachs che ha portato Eni su BUY migliorando così il livello di NEUTRAL precedente anche se il target price del titolo rimane fisso a 21 euro. Oltre a tale giudizio, Goldman Sachs ha deciso di inserire il titolo ENI nella Pan Europe Buy List dando così agli investitori una maggiore fiducia nei confronti del titotlo petrolifero.

Aumento di capitale Gas Plus per acquisire assets Eni

Per quel che concerne le operazioni commerciali più importanti, Eni e Gas Plus sono sempre più vicine, infatti la compagnia dell’energia di Milano nelle ultime ore ha fatto sapere di essere seriamente intenzionata ad acquistare alcuni tra i principali assets dell’ente.

Però per arrivare all’obiettivo prefissato Gas Plus dovrà ricorrere ad un aumento di capitale aziendale, tuttavia previsto già da tempo secondo molti esperti ed analisti.

Eni smentisce interesse per BP

L’amministratore delegato di Eni, Paolo Scaroni, nel corso della cerimonia di premiazione Eni Awards 2010 che si è svolta oggi al Quirinale, ha smentito le voci che parlano di un possibile interessamento del colosso petrolifero italiano verso BP o alcuni dei suoi asset.

Scaroni ha poi aggiunto che, almeno per il momento, il disastro della marea nera provocato dal crollo della piattaforma BP nel Golfo del Messico non ha avuto alcuna conseguenza sul prezzo del petrolio.

Edf entra in South Stream a giugno

L’amministratore delegato di Eni, Paolo Scaroni, ha spiegato che entro la metà di giugno dovrebbe essere raggiunta l’intesa che vede l’ingresso di Edf nel gasdotto South Stream controllato da Eni e Gazprom.

Scaroni, infatti, intorno alla metà di giugno si recherà a San Pietroburgo in occasione del forum economico internazionale, in quella occasione dovrebbe quindi essere ufficializzato l’ingresso di Edf.

Eni cede il 25% di Greenstream

Eni ha ceduto il 25% di Greenstream alla compagnia di stato libica Noc, di conseguenza continuerà a detenere una quota del 50% della società, nota per avere la gestione del più lungo gasdotto depositato nel Mediterraneo.

Il gasdotto di Greenstream collega la Libia con la raffineria siciliana di Gela, dove nel corso della giornata di ieri è stato emesso l’ordine di custodia cautelare nei confronti di 7 persone, accusate di essere coinvolte nel tentativo di omicidio dell’ingegnere Fabrizio Lisciandra, che aveva tentato di opporsi al tentativo della mafia di insinuarsi negli appalti del petrolchimico dell’Eni.

Eni interessata a Repsol

Secondo quanto riportato dal quotidiano spagnolo Expansion il colosso ispano-argentino Repsol potrebbe presto essere controllato da Eni, le indiscrezioni di stampa parlano infatti di un’interessamento da parte dell’azienda italiana mostrato attraverso una serie di colloqui tra i dirigenti delle due società interessate.

In ogni caso per ora la notizia resta solo un’ipotesi, nè il governo spagnolo nè i vertici di Enel e Repsol hanno infatti voluto confermare o smentire la notizia, hanno preferito optare per un no comment.

Target price Eni alzato da UBS

A confermare che Eni è uno dei titoli con maggiore potenziale di crescita è UBS che questa mattina ha alzato il rating da neutral a buy e il prezzo obiettivo da 18,50 a 20 euro.

La decisione degli esperti è motivata dal fatto che Eni è senza dubbio una delle società più apprezzate d’Europa, questo nonostante il 2009 sia stato un anno piuttosto difficile per la compagnia, soprattutto a causa del mancato ricevimento di un pagamento in contanti da parte di Gazprom.