Eni porta avanti il progetto South Stream

Eni e Gazprom hanno ufficialmente confermato l’intenzione di continuare nel loro impegno per la creazione del gasdotto che porterà il gas russo in Europa, passando sotto il Mar Nero attraverso l’Ucraina.

Le due società, dopo le voci dei giorni scorsi che avevano messo in dubbio la collaborazione (parole dei dirigenti di Gazprom), hanno anche confermato l’intenzione di portare a termine lo studio di fattibilità per quanto riguarda la sezione off shore del gasdotto.

Gazprom 1,8 miliardi per SeverEnergia ad Enel-Eni

E’ arrivato il versamento da 1,182 miliardi di dollari ad Artic Russia (società detenuta al 60% da Eni e al 40% da Enel), per la seconda tranche della compravendita del 51% del capitale di SeverEnergia, come da termini e accordo firmati lo scorso 5 giugno 2009.

Gazprom aveva versato la prima parte il 23 settembre scorso. Il totale versato dalla società russa arriva così a 1,6 miliardi di dollari: Enel ha messo in cassa un totale di 626,5 milioni di dollari (473 in questa tranche) ed Eni un totale di 940 milioni (709,4 ieri).

Eni piano industriale 2010-2013

Eni ha rivisto al ribasso le stime sulla crescita della produzione di idrocarburi, decisione che ha inevitabilmente influito sulla Borsa, a Piazza Affari il titolo Eni è il peggiore del listino con un calo dell’1,46% a 17,54 euro.

Le nuove stime, in particolare, prevedono un tasso di incremento medio annuo superiore al 2,5% nel periodo 2010-2013, contro il 3,5% ipotizzato in occasione della presentazione del piano 2008-2012. Dopo i quattro anni Eni prevede di mantenere un tasso di crescita piuttosto elevato, ossia un incremento medio annuo che supera il 2% fino al 2016.

Snam Rete Gas investe 6,4 miliardi di euro

Snam Rete Gas punta ad una crescita nel medio e lungo termine, per questo ha annunciato che nel periodo compreso tra il 2010 e il 2013 ha intenzione di realizzare una serie di investimenti, pari a circa 6,4 miliardi di euro, destinati soprattutto a sviluppare il sistema delle infrastrutture gas in Italia.

Gli investimenti di cui la controllata di Eni ha parlato rientrano nel piano strategico che verrà realizzato nei prossimi quattro anni e che tra le varie cose include anche la creazione di una hub del gas per il sud dell’Europa.

Saipem nuovi contratti onshore 800 milioni di dollari

Saipem, la controllata di Eni operante nel settore della prestazione di servizi per il settore petrolifero, si è aggiudicata nella giornata di ieri nuovi contratti onshore in Messico per un valore totale di circa 800 milioni di dollari.

La controllata del gruppo Eni ha acquisito dal gruppo petrolifero Pemex il contratto Epc per due unità di desulfurizzazione e due unità di rigenerazione delle ammine, lavori che hanno una durata prevista di 38 mesi e saranno realizzati presso due raffinerie del committente.

Eni break-out 17,20 euro

Il titolo Eni sta recuperando abbastanza bene a Piazza Affari, non a caso al termine della settimana è stata superata l’importante resistenza di breve a 17,20 euro, con il titolo che venerdì ha chiuso la seduta in rialzo dell’1,76% a quota 17,39 euro per azione.

Se il break-out oltre questa soglia verrà confermato nei prossimi giorni potremmo assistere ad un nuovo allungo di Eni, in un primo momento verso quota 17,60-17,65 euro ed in un secondo momento verso la soglia psicologica dei 18 euro per azione.

Eni cessione Snam Rete Gas senza fretta

Potenzialmente, Eni può cedere Snam Rete Gas, ma comunque non c’è fretta. E’ questo il succo delle dichiarazioni di Paolo Scaroni, amministratore delegato di Eni, il quale ha dichiarato che comunque, anche se si volesse cedere una sola azione della controllata, ci vorrebbe prima il via libera dal governo.

E’ ormai un tema ricorrente negli ultimi mesi quello della cessione di Snam Rete Gas da parte di Eni, ma per Scaroni disinvestire proprio in questo periodo potrebbe rivelarsi un cattivo affare.

Bilancio Eni 2009

Eni ha chiuso il 2009 con un utile netto in calo del 47,7% a 4,62 miliardi, una flessione questa che il colosso energetico ha ricondotto soprattutto al peggioramento dello scenario petrolifero nei primi nove mesi dell’anno, nonchè al calo del margine di raffinazione, senza contare l’andamento svavorevole dei prezzi dei prodotti petroliferi e il minore contributo delle partecipazioni valutate a equity che hanno pesanto non poco sull’utile netto.

Se si considera solo il quarto trimestre l’utile netto ammonta a 0,64 miliardi, da confrontare con la perdita di 0,87 miliardi registrata nello stesso periodo del 2008. Si tratta di un dato questo che supera le previsioni degli analisti e che si ritiene sia stato conseguito per via del rimbalzo del prezzo del petrolio nell’ultima parte dell’anno.

Bilancio Snam Rete Gas 2009

snam retegas-logo

Secondo i dati di preconsuntivo, nel 2009 Snam Rete Gas ha chiuso con un utile netto in aumento del 38,1%, pari a 732 milioni di euro. I ricavi della gestione caratteristica sono anch’essi in crescita, del 28,2% a quota 2,4 miliardi rispetto al 2008, abbastanza in linea con le previsioni degli analisti.

L’utile operativo di SRG è di 1,3 miliardi, cioè in aumento del 24,7%, addirittura meglio della previsione di Mediobanca, che stimava un valore di 1,284 miliardi; gli investimenti tecnici del gruppo sono stati pari a 1,2 miliardi.

Eni rimbalzo tecnico oltre 16 euro

eni

Il titolo Eni nella giornata di ieri è stato protagonista di un ottimo rimbalzo oltre la soglia psicologica dei 16 euro per azione, evitando così di finire in un trend negativo.

Il titolo ha in questo modo scongiurato il pericolo imminente di un break out, mostrando comunque una forza molto oltre la media del mercato.

Eni potebbe lasciare Snam a breve

Logo nuovo Eni

Sul tavolo di Scaroni ci sono diversi studi con diverse soluzioni, ma l’ipotesi più probabile risiede nel fatto che Eni sarebbe intenzionata a lasciare Snam, o almeno, scendere dalla partecipazione.

Il fatto che fa pensare è che circa la metà del debito netto del gruppo ovvero 20 miliardi di euro fa parte delle attività regolate e nel corso degli anni è stato appunto l’entità di tale debito a far decidere dal consiglio di amministrazione di non elargire il dividendo con disappunto da parte dei granzi azionisti.

Morgan Stanley abbassa il suo giudizio su Eni

Morgan Stanley

Il giudizio di Morgan Stanley penalizza Eni, il broker ha infatti abbassato la sua valutazione da “equal weight” a “underweight“, lasciando così che il gruppo di San Donato Milanese finisca in fondo alla lista dei titoli ritenuti dal broker piuttosto interessanti per gli investitori.

Quello che secondo Morgan Stanley manca ad Eni è la capacità di fornire una certa dose di sicurezza agli investitori, il broker ha infatti evidenziato come la linea prevalente di Eni sia quella delle acquisizioni opportunistiche, mentre al contrario la maggior parte dei suoi concorrenti segue una linea strategica pianificata.

Eni valuta diminuzione quota in Snam Rete Gas

Secondo alcune indiscrezioni di stampa Eni sta valutando la possibilità di diminuire la sua quota in Snam Rete Gas al di sotto del 50% del capitale. Le indiscrezioni sono state commentate dal Eni che attraverso un portavoce ha confermato che già da diverso tempo sono allo studio dei progetti relativi a possibili razionalizzazioni del portafoglio degli asset regolati, allo stesso tempo però ha anche sottolineato che ad oggi nessuno di questi progetti è stato convincente al punto tale da tale da consentire una sufficiente e completa valutazione o una delibera da parte degli organi sociali competenti.

Secondo le indiscrezioni la diminuzione da parte di Eni della sua quota in Snam Rete Gas andrebbe a completare l’operazione di ristrutturazione della divisione G&P cominciata a inizio 2009 con la cessione di Italgas e Stogit a Snam Rete Gas.