
L’aumento di capitale avrà un ammontare massimo di 5 miliardi di euro e verrà attuato mediante l’emissione di nuove azioni ordinarie che verranno offerte in opzione ai soci.
L’aumento di capitale avrà un ammontare massimo di 5 miliardi di euro e verrà attuato mediante l’emissione di nuove azioni ordinarie che verranno offerte in opzione ai soci.
La Fondazione, dunque, anche a costo di indebitarsi, sottoscriverà una porzione di aumento di capitale in modo tale da non diluire in modo significativo la sua partecipazione, attualmente pari al 55% del capitale complessivo.
Non sono servite a nulla, quindi, le dichiarazioni rilasciate poche ore fa dal consigliere tedesco di Unicredit, Mamphred Bischoff, che ha escluso una possibile ricapitalizzazione dell’istituto di Piazza Cordusio, spiegando che al momento Unicredit dispone di un aumento di capitale assolutamente adeguato.
Di queste, in particolare, 5.094.054 azioni avranno godimento 1 gennaio 2010, saranno vendute al prezzo di 0,13 euro per azione, più 0,03 euro a titolo di sovrapprezzo, e saranno assegnate nel rapporto di una nuova azione ogni trenta azioni già possedute.
All’ordine del giorno è prevista l’approvazione di due aumenti di capitale, il primo sarà riservato agli azionisti di minoranza (tra cui figura anche l’ex fondatore e presidente Zeno Soave) che conferisce la possibilità di salire fino al 10% del capitale mediante l’emissione di un determinato numero di nuove azioni.
L’operazione, in particolare, prevede che 15 milioni saranno conferiti in azioni di nuova emissione al prezzo di 10 centesimi l’una, che saranno offerte in opzione ai soci nel rapporto di 27 nuovi titoli ogni 5 posseduti.
A Piazza Affari il titolo Banco Popolare cede stamani il 2,69% a 2,35 euro. Nel giorno di avvio dell’operazione non si placano quindi le vendite sul titolo, causate in larga parte dalle valutazioni negative arrivate dagli analisti di banche come Ubs e Unicredit.
La notizia è stata diffusa dal gruppo assicurativo mediante una nota in cui viene precisato che il prezzo di sottoscrizione delle azioni, il numero di azioni da emettere ed il rapporto di opzione saranno determinati in base a quelle che sono le condizioni di mercato nell’imminenza dell’offerta.
La notizia è stata diffusa dalla stessa società mediante una nota, in cui viene specificato che la convocazione dell’assemblea ordinaria è stata decisa a seguito delle dimissioni del consigliere Giancarlo Galeone, causate da divergenze inerenti alla gestione della società .
Il prezzo unitario di sottoscrizione è di 0,525 euro, esercitabile dal 22 novembre al 10 dicembre, con i diritti di opzione negoziabili fino al 3 dicembre.
Ghizzoni ha spiegato che le nuove norme sono ancora allo studio della banca e che alcuni parametri non sono ancora ben chiari, tuttavia allo stato attuale si ritiene che non sia necessaria alcuna ricapitalizzazione, se le cose cambieranno allora si vedrà , per ora si punta ad uno sviluppo senza alcun aumento.
Una volta che l’assemblea avrà dato il suo via libera, probabilmente nel corso della riunione fissata a dicembre, il consiglio di gestione andrà a determinare le modalità dell’emissione e il suo importo (prezzo di emissione ed eventuale sovrapprezzo, numero esatto di azioni emesse, rapporto di opzione, l’ammontare complessivo dell’aumento di capitale e la sua emissione in una o più tranche).
Nonostante si sia trattato solo di voci prive di conferme ufficiali il ribasso segnato stamane dal titolo è piuttosto marcato, tanto da andare a compromettere ulteriormente il suo quadro grafico, nonostante l’amministratore delegato Pier Francesco Saviotti abbia ribadito che al momento non si parla di alcun aumento di capitale.
Il colosso francese produttore di pneumatici ha diffuso un comunicato tramite cui ha fatto sapere che la liquidità ricavata dall’aumento di capitale verrà utilizzata per rafforzare i propri investimenti di modo che dal 2011 in poi questi potranno aver uno spessore maggiore, ossia intorno agli 1,6 miliardi.