Il petrolio crollerà ancora?

Il petrolio viene da un’altra settimana totalmente negativa. Il prezzo del greggio è tornato sotto quota 45 dollari al barile, nel momento in cui due venerdì fa aveva nuovamente raggiunto i 50 dollari.

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Prezzo petrolio e oro crollano

In seguito al martedì nero delle Borse, arrivato dopo le dichiarazioni choc della Grecia, che vuole fare un referendum popolare sulle misure di austerità su cui lo stesso Paese si è impegnato in cambio di aiuti di Ue ed Fmi, sono crollati anche i prezzi di petrolio e oro.

Fitch, la famosa agenzia di rating, sostiene che questa decisione potrebbe portare anche alla bancarotta della Grecia ed una conseguente uscita dall’euro. Ieri pomeriggio sul Nymex, cioè il mercato delle materie prime di New York, il barile di greggio West Texas Intermediate è crollato sotto quota 90 dollari.

Prezzo petrolio chiude oltre 88 dollari al barile

A Wall Street il prezzo del petrolio ha chiuso la seduta di venerdì in rialzo, con il future sul Crude con scadenza gennaio che ha guadagnato lo 0,4% a quota 88,02 dollari al barile.

Prendendo in esame l’intera ottava, il prezzo del petrolio ha messo a segno un rialzo dello 0,3%.

Prezzo petrolio in calo su timori Cina

Nella seduta di ieri, il prezzo del petrolio ha chiuso in ribasso, con il future sul Crude con scadenza a gennaio che ha perso lo 0,7% a quota 87,79 dollari al barile, concludendo una settimana negativa.

Durante l’intera ottava il prezzo del petrolio ha perso l’1,6%, ma l’ultimo calo del prezzo dell’oro nero è dovuto principalmente ai timori che arrivano dalla Cina.

Prezzo petrolio in rialzo del 3,1%

Nella giornata di ieri si è notevolmente rafforzato il prezzo del petrolio, in particolare il future sul Crude con scadenza gennaio, che ha chiuso la seduta segnando un rialzo pari al 3,1% a quota 86,75 dollari al barile.

Con questo grande guadagno in una sola seduta, il petrolio ha messo a segno il più grande rialzo da più di due mesi ad oggi, questo grazie soprattutto ai dati macroeconomici arrivati dalla Cina e dagli USA, molto positivi per l’oro nero.

Prezzo petrolio torna a crescere dopo tre settimane

Dopo ben tre settimane di continue perdite, il prezzo del petrolio è tornato a salire nella giornata di ieri, chiudendo addirittura la seduta in forte rialzo.

In particolare il future sul Crude con scadenza gennaio ha chiuso la seduta in rialzo del 3,2% a quota 83,86 dollari al barile, potendo beneficiare delle buone notizie che sono arrivate per l’oro nero dal settore macroeconomico.

Prezzo petrolio peggiore settimana da tre mesi

Nella scorsa settimana il prezzo del petrolio è tornato a scendere, facendo registrare addirittura la peggiore settimana da tre mesi a questa parte, dopo un periodo segnato da buoni rialzi.

Nella giornata conclusiva di venerdì scorso dell’ottava, dopo una seduta di pausa, il prezzo del petrolio è tornato a correre sul suo recente trend negativo, con il future sul Crude con scadenza dicembre che ha fatto registrare una perdita dello 0,4% a quota 81,51 dollari al barile.

Prezzo petrolio spinto da stime Aie al rialzo

Spinto dalla debolezza del dollaro e dalla revisione al rialzo delle stime dell’Aie (agenzia internazionale per l’energia) sulla domanda mondiale per il 2010 e 2011, il prezzo del petrolio ha ripreso a salire.

Nelle principali piazze europee il petrolio ieri veniva scambiato a 83 dollari al barile.

Come anticipato l’Aie ha visto al rialzo le stime sulla domanda globale di petrolio per 2010 e 2011, in seguito all’aumento della domanda da parte soprattutto dei paesi emergenti.

Crude Oil situazione petrolio

Sebbene la ripresa economica sembri essere più lenta del previsto, come confermato dai dati del primo trimestre sui consumi in Usa, il rialzo del petrolio sembra non fermarsi, proseguendo così il suo cammino.

Nonostante il trend rialzista sia stato messo in discussione molte volte, il greggio continua la sua crescita impetuosa, tornando sui valori molto vicini ai 90 dollari al barile.