
L’anno precedente il gruppo Benetton aveva fatto segnare un utile netto di 155 milioni di euro. Stando ai primi dati visionati dal CdA, il risultato operativo prima di oneri non ricorrenti è intorno all’11% dei ricavi, contro l’11,9% del 2008.
L’anno precedente il gruppo Benetton aveva fatto segnare un utile netto di 155 milioni di euro. Stando ai primi dati visionati dal CdA, il risultato operativo prima di oneri non ricorrenti è intorno all’11% dei ricavi, contro l’11,9% del 2008.
A beneficiare di questi aumenti saranno ben quattro società italiane che fanno capo a due famiglie italiane, la famiglia Benetton e la famiglia Gavio. La prima, in particolare, possiede Atlantia al 38,06% e la controllata Autostrade Meridionali al 60% mentre la seconda possiede Sias al 73% e l’Autostrada Torino-Milano. Secondo alcune stime preliminare l’aumento dei pedaggi dovrebbe consentire ai due gruppi di ottenere circa 100 milioni di euro di ricavi aggiuntivi.
Ma in questo periodo a far parlare di Benetton non sono solo i dati relativi al 2009 ma anche e soprattutto l’atteso cambio dei vertici aziendali. Il prossimo 22 aprile scade infatti il consiglio di amministrazione e contemporaneamente il mandato dell’amministratore delegato Gerolamo Caccia Dominioni.
La holding che controlla Aeroporti di Roma e gestisce gli aeroporti di Ciampino e Fiumicino ha beneficiato di alcune indiscrezioni circolate ieri nell’ambiente, secondo le quali ci sarebbero altre società interessate agli scali della capitale.
Comunque gli scambi in borsa sono stati modesti, sono state scambiate solamente 358 mila azioni, che equivalgono al solo 0,02% dell’intero capitale, contro una media dell’ultimo mese di 3,4 milioni a seduta.
Era nell’aria da tempo la voglia della famiglia Benetton di togliersi dalla società Telco che controlla Telecom.
L’intenzione era quella di cedere il 100% delle proprie quote. Il Corriere della Sera di oggi rende noto alcune specifiche sulla vicenda affermando che sarà la società finanziaria Sintonia ad acquistare le azioni ora detenute dalla famiglia Benetton.
Così la holding di partecipazione della famiglia Benetton uscirà completamente dall’azionariato Telecom, e come ha confermato Gilberto Benetton non esiste nessuno spiraglio per mantenere azioni del gruppo di tlc.
La crisi economica ha portato minori vendite anche nel settore tessile anche se Benetton è riuscita egregiamente a contenere i risultati negativi. I ricavi, se pur in maniera limitata, sono diminuiti portandosi nei primi 9 mesi dell’anno 2009 a 1,49 miliardi di euro con una diminuzione quindi di circa il 3% (2,8% per l’esattezza).
La riduzione degli utili è stata sostanziale nei primi 9 mesi di quest’anno e questo è anche dipeso dalla svalutazione per la cessione della società tedesca Hansenet attiva nella banda larga per un valore di 540 milioni di euro.
Ma stando a notizie provenienti dalla borsa italiana i Benetton starebbero per annunciare ufficialmente l’uscita dalla finanziaria che controlla il 24,5% di Telecom.
Benetton, consapevole di creare qualche grattacapo ai soci Telecom (di cui è azionista dal 2001), avrebbe presentato una proposta per gestire la propria uscita.
La holding, di cui fa parte anche il 29,3% di Gemina (Generale Mobiliare Interessenze Azionarie), ha infatti reso noto che l’assemblea straordinaria del gruppo ha deliberato all’unanimità la volontà di dare corso ad un aumento di capitale della società per un valore massimo di 40,2 milioni di euro.
Boom di Benetton Group oggi a Piazza Affari, dopo le dichiarazioni di voler diventare fashion Retailer nella giornata di oggi il titolo guadagna e anche bene. Alessandro Benetton, figlio di Luciano, sembra proprio determinato a portare il marchio Unated Colors of Benetton ben oltre i 120 paesi dove già forniscono la loro forte presenza strategica. Come un po tutte le grandi aziende mondiali che si trovano costrette a lavorare in un ambiente ormai saturo il desiderio di sbarcare nei grandi mercati asiatici risulta uno tra i principali obiettivi prefissati per i prossimi anni puntando su Cina, India e Corea del Sud.