Eni: profitti in calo ma superiori alle aspettative

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Il gruppo Eni ha comunicato i dati relativi all’andamento dei profitti in relazione al primo trimestre del 2009, periodo in cui il colosso dell’energia ha registrato una flessione del 42,7% dell’utile netto a 1,9 miliardi rispetto al primo trimestre del 2008.

L’utile netto adjusted é stato di 1,76 miliardi, scendendo quindi del 42,4%, ma nonostante ciò è stato comunque superiore alle attese. Gli analisti, infatti, avevano previsto un utile di 1,582 miliardi, -48% rispetto allo stesso periodo del 2008.

Mediaset registra una piccola perdita ma l’ottimismo non manca

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Il presidente di Mediaset Fedele Confalonieri si è detto estremamente ottimista affermando che, oramai, il peggio è alle spalle. Confalonieri, infatti, durante l’assemblea di bilancio ha ribadito gli obiettivi del gruppo Mediaset, ossia offrire agli italiani il miglior prodotto televisivo possibile ma con una costante attenzione ai costi.

Un ottimismo, quello di Confalonieri, che è stato confermato dai dati registrati e che hanno indubbiamente evidenziato il successo dei prodotti Mediaset. Per quanto riguarda l’offerta Mediaset Premium, infatti, sono stati superati i di tre milioni di abbonamenti con una media di più di 1000 carte vendute al giorno.

Prestazioni buone per Unicredit Est Europa

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Come detto nei giorni scorsi, sono stati approvati i cosiddetti Tremonti Bond con i quali il ministero del Tesoro sottoscrive obbligazioni promosse da banche italiane con le quali si accrescerebbe il patrimonio bancario atto a finanziare l’economia italiana in profonda crisi come il resto del mondo.

Dal Vaticano lezioni di economia

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Nella giornata di ieri si è tenuta nella sede milanese dell’Università Cattolica, in una’Aula Magna gremita e tirata a lucido, l’inaugurazione dell’Anno Accademico, a cui ha presenziato il Ministro del Tesoro Tremonti. Non prestando attenzione alla manifestazione che si teneva negli stessi minuti al di fuori dell’ateneo, a cui vi ha preso parte anche il Nobel Dario Fo, l’On. Tremonti ha enucleato le proprie idee sull’attuale crisi, paragonandola ad un videogioco in cui esistono vari livelli da passare, ognuno col proprio mostro, e in questo caso gli avversari sarebbero carte di credito, bancarotte delle società, ed infine, last but absolutely not least, i derivati.

Il Ministro della Repubblica trova inoltre un profeta dell’attuale crisi, identificandolo in colui che oggi è Papa, ma che nel 1985 scrisse “Church and Economy” in cui era teorizzato il collasso del mercato e l’implosione dell’economia su se stessa.

ING: la banca olandese registra la prima perdita

Il gruppo bancario olandese ING ha segnalato la prima perdita del trimestre (il trimestre in questione riguarda i mesi di Luglio, Agosto e Settembre) facendo sapere di aver registrato una perdita di 478 milioni di euro rispetto a circa 1 miliardo di euro di utili registrati nello stesso periodo dello scorso anno.

L’utile netto dei primi nove mesi dell’anno, inoltre, è sceso di oltre la metà rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Occorre ricordare, inoltre, che la banca ha ricevuto nel mese di Ottobre 100 miliardi di euro dal governo olandese per far fronte alla crisi finanziaria.

Nonostante la situazione, comunque, il Presidente della ING Michel Tilmant ha definito la situazione della ING “resistente” in considerazione dell’ambiente difficile e altamente competitivo in cui il gruppo bancario opera.

Vodafone taglia i costi

Vodafone ha da poco annunciato un taglio dei costi di circa 1 miliardo di dollari dovuto all’aumento del prezzo delle materie prime e ad un recente incremento della concorrenza.

Nell’ultimo semestre le entrate della compagnia telefonica sono aumentate del 17%, tuttavia, al netto delle imposte è stata registrata una diminuzione degli utili.

Puma rialza le proprie previsioni di vendita

In un periodo in cui le principali compagnie di quasi tutti i settori hanno preso l’abitudine di rivedere al ribasso le proprie stime di ricavi e di utili, fa piacere leggere che Puma, uno dei principali produttori mondiali di calzature sportive, ha deciso di innalzare il target annuale delle vendite sulla scia di ordini trimestrali giudicati come molto positivi.

L’Oreal, taglio delle stime porta al ribasso in Borsa

Nello scorso mese di agosto L’Oreal aveva previsto che i propri ricavi sarebbero cresciuti del 6% rispetto a quanto ottenuto durante lo scorso anno.

Da agosto a oggi, tuttavia, diversi elementi sono radicalmente mutati, e la società francese si è trovata suo malgrado costretta a rivedere le previsioni, annunciando un incremento su base annua dei propri ricavi di vendita pari a circa il 4%.

Unilever batte le previsioni

marchio unilever

Unilever ha ottenuto un notevole livello nei ricavi trimestrali, battendo pertanto le attese degli analisti di un discreto margine: il merito di questa ottima performance della compagnia va attribuito allo straordinario andamento delle vendite in alcuni mercati africani e asiatici, che hanno più che controbilanciato il deludente andamento dei mercati occidentali.

Campari mantiene invariati i suoi obiettivi

pubblicità della campari

L’amministratore delegato di Campari, Bob Kunze-Concewitz, ha dichiarato che la compagnia sarà in grado di raggiungere gli obiettivi annuali di vendita e di profitto durante il 2008.

Le previsioni ufficiali della società parlano di un incremento del 5% sia dei ricavi che degli utili, stime che, secondo quanto annunciato dal ceo durante una conferenza stampa tenutasi a Tokyo, saranno mantenuti fino alla fine dell’anno.

HSBC, utili semestrali in forte calo

HSBCIl risultato (negativo) semestrale di HSBC ha fatto notizia.

In primo luogo perchè si tratta della più grande banca europea per capitalizzazione di mercato;

in secondo luogo perchè la diminuzione degli utili semestrali è pari al 29% o, in valori assoluti, a circa 3 miliardi di dollari;

Grosso taglio per Starbucks

Starbucks è la catena a stelle e strisce del caffé. I suoi coffee shop sono diffusi un po’ ovunque in territorio americano, ma non navigano di certo in buone acque. Tempo fa, l’azienda ebbe l’idea di associare la musica (e la vendita di file mp3 presso i suoi store) al caffé. L’idea, però, non ebbe l’affermazione schiacciante che i manager americani si attendevano.

Ieri, dopo aver annunciato il taglio di 600 punti vendita e 12000 occupati, il titolo – quotato nel Nasdaq – ha respirato aria fresca con un rialzo dell’1,26%, restando comunque al di sotto dei massimi dell’avvio e dei livelli fatti segnare nel pre-market. In un anno, Starbucks, registra perdite pari al 40,09%, poco più della metà nella performance a 6 mesi.

La chiusura degli store rientra nel piano generale di trasformazione della compagnia. La chiusura dei 600 punti vendita che facevano segnare le perdite maggiori avverrà entro il 2009 e in ogni caso dipenderà dagli accordi presi precedentemente con terze parti.