
A seguito del Superindice di Aprile, tuttavia, l’organizzazione sembra aver iniziato a cambiare idea parlando di una “possibile svolta” della situazione economica che vede coinvolta l’Italia, la Francia, il Canada e il Regno Unito.
A seguito del Superindice di Aprile, tuttavia, l’organizzazione sembra aver iniziato a cambiare idea parlando di una “possibile svolta” della situazione economica che vede coinvolta l’Italia, la Francia, il Canada e il Regno Unito.
Ma a rinfrescarci le idee ci pensa la Iata, l’associazione mondiale delle compagnie aeree che rappresenta circa 230 compagnie, ovvero il 93% del traffico internazionale di linea.
Di mese in mese, infatti, i risultati appaiono sempre peggiori. Durante il mese di maggio Bmw ha venduto 109.042 veicoli, ossia il 18,3% in meno rispetto allo stesso mese dello scorso anno. Per il marchio Bmw, in particolare, il calo è stato del 21%, per le Mini del 19% e per le Rolls-Royce del 54%.
Le principale novità della riunione, quindi, non riguarda i tassi di interesse ma la revisione delle stime. La Banca Centrale Europea, infatti, dopo l’incontro ha reso noto che le previsioni si sono ulteriormente aggravate e che per il 2009 la recessione sarà ancora più brusca rispetto a quanto ci si aspettava fino a qualche mese fà .
La compagnia irlandese Ryanair, in particolare, ha registrato dei risultati che si sono rivelati essere addirittura peggiori rispetto alle previsioni, un risultato negativo non solo perchè parliamo di ingenti perdite ma soprattutto perchè è il primo risultato in rosso in venti anni di storia della compagnia aerea.
Tremonti, infatti, ha rivelato che per quanto riguarda gli istituti bancari c’è ancora molto da fare perchè, a suo avviso, il problema principale è che gli istituti bancari mettono in atto una finanza che è fine esclusivamente a se stessa.
Le perdite più drastiche hanno interessato soprattutto il settore automobilistico in cui è stato registrato un calo del 46,5% e il settore metallurgico che è calato del 38,5%.
L’Italia, tuttavia, non è l’unico paese a soffrire delle conseguenze della crisi economica poichè un calo del prodotto interno lordo è stato registrato anche in Germania con un -3,8%, in Francia con un -1,2%, in Olanda con un -4,5% e in Austria con un -3,6%.
Mondadori, in particolare, ha registrato una perdita di 1,8 milioni di euro, un risultato disastroso se paragonato all’utile di 17,7 milioni di euro registrato nello stesso periodo del 2008. Per quanto riguarda gli altri dati di bilancio il fatturato consolidato ha subito un calo del 23% scendendo a quota 354,5 milioni di euro, il margine operativo è calato del 70,7% a 14,2 milioni di euro mentre il risultato operativo è risultato essere pari a 8 milioni di euro rispetto ai 38,2 registrati nl 2008.
A diffondere questi dati allarmanti ci ha pensato l’Osservatorio del mercato immobiliare dell’Agenzia del Territorio, spegando che durante i primi tre mesi del 2009 il volume complessivo delle compravendite di immobili è stato di 299.419 transazioni, ossia un calo del 18,7% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
In particolare, per quanto riguarda l’Italia, il Fondo Monetario Internazionale prospetta un calo del pil del 4,4% nel 2009 e dello 0,4% nel 2010. L’inflazione, invece, dovrebbe attestarsi allo 0,7% nel 2009 e allo 0,6% nel 2010.
Il deficit nazionale raggiungerà la cifra record di 1‘841 miliardi di dollari (12.9% del Pil), che vanno ben al di là del 1‘752 miliardi indicati dalle previsioni fatte a febbraio.
Anche per l’anno 2010 sono state ritoccate verso l’alto le quotazioni del deficit che si stima raggiungerà i 1‘258 miliardi, per gli anni 2010-2014 si prevede ora attorno ai 3‘790 miliardi di dollari.
Una misura che, anche se è senza precedenti poichè porta il costo del denaro al minimo storico, era comunque attesa dal mercato. Si ritiene, tuttavia, che quest’ultimo taglio non sarà seguito da altre misure simili, proprio perchè esso è già stato giudicato troppo basso da vari membri del Consiglio, una notizia che lascia intendere una decisione presa a maggioranza anzichè all’unanimità .
Durante la giornata di ieri, infatti, Berlusconi aveva rimproverato pubblicamente le banche denunciando un eccesso di utili da parte degli istituti bancari durante la crisi economica, utili definiti dallo stesso premier “perfino eccessivi”.
Le parole di Berlusconi erano volte soprattutto a spronare gli istituti di credito ad un maggiore sostegno nei confronti delle imprese, una misura assolutamente necessaria affinchè l’economia italiana possa rialzarsi dopo il periodo difficile non ancora del tutto terminato.