Tremonti propone una lotta non congiunta ai paradisi fiscali

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La lotta ai paradisi fiscali e le previsioni pubblicate ieri dalla Commissione Europea sono stati i due temi centrali della riunione dell’Ecofin al termine del quale il Ministro dell’Economia Giulio Tremonti ha espresso le sue conclusioni in merito.

In relazione al tema dei paradisi fiscali Tremonti ha rivelato che il governo sta lavorando per combattere questa piaga sociale, altamente dannosa per l’economia mondiale, mediante l’inasprimento di sanzioni nei confronti di chi trasferisce i propri capitali in un centro offshore, l’inversione dell’onere della prova e la creazione di una lista nera dei paesi che non rispettano le norme internazionali in materia bancaria.

Isae: in aumento la fiducia delle imprese

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L’Isae (Istituto di Studi e Analisi Economica) nella sua consueta inchiesta mensile ha rivelato che durante il mese di Aprile si è verificato un aumento della fiducia delle imprese indicando, in particolare, che l’indice al netto dei fattori stagionali è salito a 64,2 dal 60,9 di Marzo.

Dopo il periodo buio della crisi economica, quindi, si iniziano ad intravedere segnali di recupero che, nel dettaglio, riguardano le imprese manifatturiere, i commercianti e i servizi di mercato. La fiducia, invece, risulta in calo nel settore delle costruzioni, ma a riguardo è doveroso specificare si tratta di un dato non definitivo dal momento che, almeno per ora, sono stati presi in considerazione solo le statistiche relative al mese di Marzo.

Gli effetti della crisi raggiungono anche i paesi poveri

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Mario Draghi, intervenuto durante il Development Committee della Banca Mondiale, ha riportato l’allarme lanciato durante l’incontro affermando che, a causa della crisi economica e finanziaria, il mondo si ritroverà ad avere circa novanta milioni di poveri in più.

L’allarme, in particolare, riguarda i paesi più poveri dove, ha spiegato il governatore della Banca d’Italia, l’impatto della crisi sarà molto più grave. Draghi, infatti, ha affermato che numero di persone che, per via della crisi, sono destinate inevitabilmente ad entrare in condizioni di estrema povertà aumenterà di circa 90 milioni entro la fine dell’anno.

Bankitalia: operai e impiegati sono i più poveri

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Andrea Brandolini, dirigente del servizio studi della Banca d’Italia, durante un’audizione alla commissione Lavoro del Senato ha affermato che dal 1993 è cresciuto il divario reddituale tra coloro che svolgono la professione di autonomi, dirigenti e pensionati, il cui reddito è aumentato, e operai e impiegati che, invece, si confermano le categorie a reddito più basso e, quindi, più povere.

Tutto ciò, ha spiegato Brandolini, deriva dal fatto che in questi ultimi anni il reddito delle famiglie è cresciuto in media dell1,2% annuo. In particolare, per le famiglie degli autonomi la crescita è stata del 2,6%, per i dirigenti dell’1,5% e per i pensionati dell’1,6%. Percentuali queste che non hanno nulla a che vedere con quelle relative alla crescita reddituale di operai e impiegati.

Il costo della crisi economica è di 4.000 miliardi di dollari

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Di crisi economica si è parlato e se ne parlerà ancora per molto tempo ma molti di voi, probabilmente, si saranno più volta chiesti quanto sia costata questa crisi. Ebbene, a fare il calcolo ci ha pensato il Fondo Monetario Internazionale che ha quantificato il costo della crisi finanziaria, in termini di svalutazioni di asset globali, in 4.000 miliardi di dollari entro il 2010.

La previsione, che è stata diffusa attraverso il rapporto sulla stabilità finanziaria globale, include gli asset originati su tutti i mercati, e non solo su quelli degli Stati Uniti. Per i soli asset statunitensi, infatti, la stima è di 2.700 miliardi di dollari.

Tremonti rassicura i cittadini prospettando la fine della crisi

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Arrivano rassicurazioni dalle parole del Ministro dell’Economia Giulio Tremonti che, durante la trasmissione televisiva “In mezz’ora” in cui è stato ospite, ha affermato che è finita “la paura dell’apocalisse”, ammettendo che, anche se l’attuale situzione economica è ancora un incognita e non fornisce alcuna certezza in relazione al futuro, è rallentata la caduta del traffico e del commercio mondiale.

La situazione di incertezza che regna sovrana sull’economia mondiale, ovviamente, non consente al ministro di sbilanciarsi e accennare segni di ripresa ma, tuttavia, consente di guardare al futuro con occhi diversi sostituendo, come ha detto il Presidente Obama, la speranza alla paura.

Google registra la prima perdita della storia

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A causa degli effetti devastanti della crisi economica abbiamo visto cadere come birilli azienda leader dell’economia mondiale, di tutti i settori, senza nessuna eccezione. Nonostante questo è probabile che non sia venuto in mente a nessuno di pensare che i problemi della crisi economica potessero riguardare anche Google, il motore di ricerca più famoso del mondo.

In effetti non è che Google sia in difficoltà, semplicemente durante i primi tre mesi del 2009 ha registrato un calo dei ricavi del 3%, una cifra che se collocata all’interno dell’attuale contesto economico non solo non è preoccupante ma appare addirittura irrisoria.

Michelin chiude un impianto lasciando senza lavoro 1000 persone

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La crisi del settore automobilistico ha inevitabilmente coinvolto anche tutte quelle aziende la cui attività è subordinata all’andamento delle vendite di auto, proprio come Michelin, azienda leader nella fabbricazione di pneumatici che ha annunciato la chiusura dell’impianto di Opelika, in Alabama, dove attualmente lavorano più di mille persone.

La decisione di chiudere l’impianto, ha spiegato l’azienda, appare come inevitabile. La crisi mondiale e le ingenti difficoltà riscontrate da quelle che rappresentano le aziende automobilistiche leader nell’economia americana ha determinato un calo della domanda senza alcun precedente.

Il governo tedesco lancia un’opa su Hypo Real Estate

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Il governo tedesco ha lanciato un’offerta pubblica d’acquisto su Hypo Real Estate, il più grande colosso bancario tedesco colpito dalla crisi economica.

L’offerta ammonta a 1,39 euro per azione e avverrà mediante il cosiddetto Soffin, ossia il Fondo statale di stabilizzazione del mercato finanziario. L’opa, in particolare, prevede un premio del 10% rispetto ai corsi medi del titolo in borsa tra il primo e il quindici Febbraio, ossia circa due settimane prima dell’annuncio ufficiale di nazionalizzazione della banca da parte del governo.

La Cei istituisce un fondo di garanzia per le famiglie in difficoltà

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Le difficoltà che le famiglie italiane incontrano quotidianamente per far fronte alla crisi sono davanti agli occhi di tutti ed è impossibile non notarle, soprattutto in termini di conseguenze sull’intero andamento dell’ecomnomia. Pare essersi accorta di questo anche la Conferenza Episcopale Italiana che ha deciso di stanziare un fondo di garanzia da circa 30 milioni di euro raccolti attraverso una colletta nazionale.

Questo fondo, quindi, consentirà alle famiglie con più di tre figli e senza lavoro di accedere ad un sussidio di 500 euro al mese attraverso un prestito erogato dalle banche e garantito proprio dal fondo di garanzia Cei. Contribuiranno agli aiuti anche le banche che si impegnano a duplicare il tetto di garanzia fino a 300 milioni.

Continua l’indebolimento del dollaro sull’Euro

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Il Dollar Index è sceso parecchio e il preannunciato movimento al ribasso si è effettivamente verificato e sembra poter continuare ancora nei prossimi giorni. Con il procedere della crisi il dollaro americano viene messo a dura prova e diventa importante capire a che punto della recessione si trovano gli Usa. Il legame dell’economia mondiale al dollaro è elevato.

Basti pensare alle commodities che sono quotate in dollari e a tanti altri aspetti per capire il motivo per cui nel prossimo G20 potrebbe essere discussa una variazione di questo legame.

A Gennaio 2009 calano fatturato e ordinativi industriali

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Continuano le brutte notizie sull’andamento dell’economia italiana in relazione ai primi mesi del 2009. Questa volta tocca al settore industriale che sulla base di un’indagine effettuata dall’Istat ha registrato pesanti perdite durante il mese di Gennaio 2009.

Il fatturato del settore industriale, nel dettaglio, risulta calato del 2,1% rispetto a Dicembre 2008 e del 19,9% rispetto allo stesso mese dello scorso anno. L’Istat, rendendo nota la notizia, ha sottolineato la drammaticità del dato registrato e ha affermato che un simile calo non si registrava dal 1991.

Dopo il “credit day” le banche non hanno più scuse

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Il presidente degli industriali Emma Marcegaglia ha affermato che con la firma del protocollo d’intesa tra il Tesoro e l’Abi sui Tremonti bond e l’aumento del finanziamento del fondo di garanzia per le piccole e medie imprese le banche non hanno più scuse per non concedere prestiti.

Le dichiarazioni sono state rese da Emma Mercegaglia al termine del cosiddetto “credit liquidity day“, incontro in cui è anche stato stabilito che a partire dalla fine di Aprile la Cassa depositi e prestiti metterà a disposizione circa 5 miliardi del risparmio postale a favore delle piccole e medie imprese.

Rcs MediaGroup registra un drastico calo degli utili

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La crisi economica ha colpito qualunque settore, compreso quello dell’editoria. E’ di poche ore fà, infatti, la notizia che Rcs MediaGroup ha registrato un crollo dei profitti sui conti del 2008 passando da un utile di 220 milioni nel 2007 ad un utile di soli 38 milioni nel 2008.

Questo risultato, più che deludente se comparato con quello dei precedenti anni, và comunque inquadrato in un contesto economico molto difficile e in un cattivo andamento del mercato, ciorcostanza che ha influito in modo negativo anche sugli investimenti pubblicitari. La soluzione, quindi, è necessariamente quella di intervenire sui costi e, a riguardo, non è stata assolutamente esclusa una possibile vendita di alcuni periodici.