Silvio Berlusconi sostiene che la crisi sta finendo

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Durante la conferenza stampa conclusiva del G8 il presidente del consiglio Silvio Berlusconi ha parlato anche della crisi finanziaria, ribadendo il suo consueto ottimismo in merito alla questione, spiegando che la crisi “è ormai sfogata” e che a questo punto “solo la paura può aggravarla o allungarla“.

Un concetto questo che il premier ha più volte ribadito anche nelle settimane precedenti ma che ora, alla luce del successo del vertice ospitato dall’Italia, appare senza dubbio più convincente.

Onu, 90 milioni di persone povere per la crisi economica

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L’Onu ha lanciato un allarme relativo alla crisi economica, cercando di distogliere lo sguardo di tutti dai soliti temi che normalmente vengono affrontati quando si parla di crisi economica, come il mercato azionario o la bancarotta delle grandi società colpite dalla crisi.

L’Onu, infatti, ha sottolineato un dato che troppo spesso viene trascurato, quello relativo al numero di persone che versano in condizioni di povertà e che la crisi ha contribuito ad accrescere notevolmente. Si stima, infatti, che sono 90 milioni le persone diventate povere a seguito della crisi.

Moody’s prevede un biennio difficile per le banche italiane

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La notizia di oggi sul fallimento di altre sette banche americane, per un totale di 52 banche fallite in America dall’inizio dell’anno ad oggi, è un dato che sottolinea quanto la situzione in cui versano gli istituti bancari di tutto il mondo sia piuttosto difficile e precaria.

Questa condizione è stata confermata anche da Henry MacNevin, il vicepresidente Emea banking di Moody’s, che tuttavia ha sottolineato come la situzione delle banche italiane non sia poi così disastrosa.

Falliscono altre sette banche americane

bandiera americana

La crisi economica continua a fare vittime in America dove la Fdic (il fondo di garanzia dei depositi Usa) ha annunciato la chiusura per insolvenza di altre sette banche.

Si tratta di sette istituti di credito statunitensi di modeste dimensioni che si sono trovati ad essere pesantemente coinvolti in investimenti in obbligazioni cartolarizzate. Questi sette istituti, di cui sei appartengono allo Stato dell’Illinois, si vanno ad aggiungere a quelli già falliti dall’inizio dell’anno per un totale di 52 istituti falliti, un numero impressionante soprattutto considerando che altre 25 banche hanno dichiarato fallimento nel 2008.

Il Fondo Monetario Internazionale annuncia l’emissione di obbligazioni

fondo monnetario internazionale

Il direttore del Fondo Monetario Internazionale Dominique Strauss-Kahn ha annunciato l’emissione di obbligazioni volte a raccogliere fondi da destinare ai paesi membri che versano in condizioni di difficoltà.

Queste obbligazioni, quindi, potranno essere acquistate dai Paesi membri e dalle loro banche centrali mediante la sottoscrizione di un accordo con il Fondo Monetario Internazionale, mentre per quanto riguarda il limite massimo di obbligazioni acquistabili questo verrà fissato dallo stesso Paese.

Stati Uniti in crescita per la fine del 2009

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Le previsioni relative alla fine della crisi economica sono le stesse quasi in tutto il mondo e vedono una prima lenta ripresa per la seconda metà del 2009 e una crescita più marcata nel corso del 2010.

Poche ore fa ha confermato questa previsione anche Charles Evans, il presidente della Federal Reserve di Chicago, che, riferendosi agli Stati Uniti, ha affermato che una prima lieve crescita verrà registrata nell’ultimo semestre di quest’anno mentre alla fine del 2010 la crescita economica del paese dovrebbe aggirarsi intorno al 3%.

Investimenti pubblicitari -12% nel 2009

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La crisi economica ha inciso pesantemente anche sugli investimenti pubblicitari che nel 2009 caleranno complessivamente del 12%, per poi iniziare una lenta ripresa nel 2010.

Nel primo semestre 2009, in particolare, si è registrato il calo più pesante, ossia il 18% in meno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, un risultato che va confrontato con quello analogo di altri paesi, tra cui il -13,5% del Regno Unito, il -12% degli Stati Uniti e il -19% della Spagna. Da questo punto di vista, invece, hanno retto meglio alla crisi economica paesi come la Germania (-1,5%) e la Francia (-3%).

Pmi del settore manifatturiero registrano perdite meno drastiche

settore manifatturiero

Ancora brutte notizie per quanto riguarda le piccole e medie imprese del settore manifatturiero che nel mese di Giugno hanno registrato l’ennesima contrazione, anche se questa volta si è trattato di un livello di perdite meno drastico ripetto a quello registrato nei mesi scorsi.

Una circostanza questa che viene vista da molti come un ulteriore conferma di una lenta e progressiva ripresa dell’economia e, soprattutto come conferma che la crisi economica sta finalmente allentanto la presa.

Ford registra i primi segnali di ripresa

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Una ventata di ottimismo arriva dall’America dove la casa automobilistica Ford, che durante i mesi passati ha subito pesanti danni a causa della crisi economica mondiale, ha annunciato che nel mese di Giugno le vendite hanno subito un calo pari al 10%, un risultato migliore rispetto allo stesso mese dello scorso anno quando il calo era stato pari al 20%.

Una prospettiva questa che, sebbene abbia ad oggetto una perdita, consente di guardare con ottimismo al futuro visto che rappresenta comunque un segnale di quella lenta e progressiva ripresa tanto auspicata dagli economisti.

Decreto anti-crisi approvato dal consiglio dei ministri

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Il Consiglio dei Ministri ha approvato oggi il decreto anti-crisi che prevede una serie di misure per sconfiggere la crisi economica tra cui, secondo le indiscrezioni, alcuni interventi volti a far ripartire le imprese, alcune relativi al settore energetico, una semplificazione della burocrazia che farà risparmiare moltissimi soldi alle aziende e tanto altro.

Anzitutto però il decreto pensa alle fasce più povere prevedendo un ampliamento dei beneficiari della cosiddetta “social card” che verrà estesa alle famiglie con basso reddito e con figli di età inferiore ai 6 anni. Per gli anziani, inoltre, ci sarà un innalzamento della soglia di reddito fino a 8.000 euro.

Draghi prevede un calo del Pil del 5%

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Il governatore della Banca d’Italia Mario Draghi durante la presentazione del rapporto sull’economia abruzzese all’Aquila ne ha approfittato per parlare della condizione dell’Italia, a suo avviso tutt’altro che positiva.

Secondo il governatore, infatti, nella migliore delle ipotesi, cioè nel caso in cui la situazione resti invariata allo stato attuale, per la fine dell’anno il Pil dell’Italia calerà del 5%.

La Banca Mondiale taglia le stime sulla crescita 2009

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Brutte notizie in arrivo dalla Banca Mondiale che ha rivisto le sue stime precedenti prevedendo un peggioramento della situazione globale per il 2009.

La Banca Mondiale, in particolare, ha rivisto le sue precedenti previsioni portandole a -2,9% dal -1,7% di marzo, una decisione questa di rivedere al ribasso le previsioni che, come ha spiegato lo stesso istituto, deriva dalla crescente incertezza che continua a regnare a livello mondiale.

Finmeccanica ottimista per il futuro

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Buone notizia arrivano da Finmeccanica dove, in occasione del salone aerospaziale di Le Bourget, il presidente e amministratore delegato Pier Francesco Guarguaglini ha mostrato ottimismo verso i prossimi mesi, un ottimismo che è dato soprattutto dal fatto che nell’ultimo periodo il volume di ordini sta progressivamente tornando al livello registrato nel periodo antecedente alla crisi.

Guarguaglini cita come esempi che confermano la sua analisi l’americana Drs che nei primi mesi del 2009 ha ricevuto ordini per 2 miliardi di dollari, ossia uno dei migliori risultati nella storia di Drs.

Obama presenta il progetto di riforma del sistema finanziario

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La crisi economica non è ancora finita ma il Presidente degli Stati Uniti Barack Obama sta già mettendo in atto tutte le misure per evitare il ripetersi di un simile fenomeno che è stato capace di mettere in ginocchio l’intero sistema economico mondiale.

Dopo questa crisi, in realtà, tutti i governi hanno auspicato una riforma del sistema finanziario ma Obama ha deciso di passare immediatamente ai fatti e di giocare d’anticipo. Già mercoledì, infatti, Obama presenterà al Congresso il suo progetto di riordino del sistema di regolamentazione e controllo del settore finanziario.