Produzione industriale agosto 2009 +7%

produzione industriale

L’Istat ha diffuso i dati relativi alla produzione industriale che nel mese di agosto è aumentata del 7% rispetto a luglio, raggiungendo così sul piano congiunturale il livello più alto dal 1990 ad oggi. Su base annua, invece, si assiste ad una consistente riduzione visto che rispetto ad agosto 2008 la produzione risulta in calo del 18,3%. Se si esaminano i primi otto mesi dell’anno, invece, la produzione industriale risulta in calo del 21% su base annua.

Decisamente diverse dai dati diffusi dall’Istat sono le previsioni degli economisti indicavano un aumento dello 0,6% su base mensile e un calo del 17,9% su base annua.

Tremonti critica Intesa Sanpaolo e Unicredit

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Senza troppi giri di parole il ministro dell’economia Giulio Tremonti ha duramente criticato la decisione di Intesa Sanpaolo e Unicredit di non far ricorso ai cosidettiTremonti bond“, ovvero agli strumenti finanziari messi a disposizione del governo per consentire alle banche di rafforzare il prorio patrimonio.

Come ha spiegato il ministro nel corso di una conferenza stampa la sua critica non è una questione personale, non si tratta di uno sgarbo a lui o al governo ma di un serio danno che le banche arrecano alle imprese, le vere destinatarie del provvedimento del governo.

Produzione industriale +3,9% nel terzo trimestre 2009

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In base ad un’indagine condotta dal Centro studi di Confindustria la produzione industriale nel corso degli ultimi tre mesi ha registrato una crescita del 3,9% rispetto ai tre mesi precedenti, un buon risultato quindi se non fosse che è stato conseguito sommando i dati relativi ai tre mesi e che non risultano affatto omogenei.

Negli ultimi tre mesi, infatti, la produzione industriale ha registrato delle forti oscillazioni, in particolare ad agosto la produzione è salita del 6,7% rispetto a luglio, mentre a settembre, al contrario, è stata registrata un’inversione di tendenza, con un calo del 3,3% rispetto al mese precedente.

Istat, vendite al dettaglio -2,6% a luglio 2009

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Durante il mese di luglio le vendite al dettaglio sono calate del 2,6% rispetto allo stesso mese del 2008 e dello 0,4% rispetto a giugno 2009, un dato alquanto preoccupante non solo perchè si tratta del sesto calo consecutivo ma anche perchè quello registrato a luglio è il calo maggiore registrato da marzo 2009 ad oggi.

Il bilancio generale relativo alle vendite al dettaglio resta quindi negativo e non accenna a migliorare. Negli ultimi sette mesi, infatti, le vendite sono calate del 2,1% rispetto allo stesso periodo del 2008, anche se il calo non si è verificato in maniera omogenea.

Istat, esportazioni in calo del 24,2%

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Il primo semestre del 2009 è stato un periodo piuttosto difficile per le esportazioni italiane che hanno subito una flessione piuttosto rilevante, ovvero un calo del 24,2% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

A segnalarlo è stato l’Istat che ha attribuito questo risultato piuttosto preoccupante soprattutto ad una consistente riduzione dei flussi verso i paesi dell’Unione europea che, nel periodo compreso tra gennaio e giugno 2009, sono calati in totale del 26,9%.

Istat, inflazione in crescita ad agosto

spesa

L’inflazione italiana è tornata a crescere nel mese di agosto in cui, secondo i dati diffusi stamane dall’Istat, l’indice dei prezzi al consumo è salito dello 0,3% su base congiunturale e dello 0,1% su base tendenziale.

Gli aumenti congiunturali più importanti sono stati registrati nel settore dei trasporti in cui c’è stata una crescita dell’1,8% e nel settore relativo alla ricreazione, spettacoli e cultura che è salito dello 0,6%. E’ rimasta praticamente invariata, invece, la situazione relativa ai servizi sanitari, alle spese per la salute e all’istruzione.

Produzione industriale +1% a luglio

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L’avvio della ripresa economica è confermato dai dati Istat sulla produzione industriale che nel mese di luglio è tornata a crescere segnando un aumento dell’1% rispetto a giugno. Un dato questo considerato piuttosto significativo soprattutto in considerazione del fatto che si tratta del primo arresto della caduta produttiva che si è registrato dopo ben 11 mesi consecutivi di calo dell’indice produttivo.

Dai dati diffusi dall’Istat, in particolare, emerge che la variazione congiunturale della media degli ultimi tre mesi è calata dello 0,8% rispetto a quella dei tre mesi precedenti. L’indice grezzo risulta in calo del 17,5% rispetto a luglio 2008, se corretto per gli effetti di calendario il calo è del 18,2%.

Isae, cresce la fiducia dei consumatori ad agosto 2009

spesa

Sulla base di un indagine condotta dall’Isae (Istituto di Studi e Analisi Economica) la fiducia dei consumatori durante il mese di agosto è ulteriormente salita rispetto al mese precedente, in particolare nel periodo compreso tra il giorno 3 e il giorno 21 la fiducia dei consumatori italiani è salita da 107,5 a 111,8, toccando così il livello più elevato da marzo 2007 ad oggi.

Nel dettaglio risulta essere particolarmente favorevole la situazione economica personale che risulta in crescita di circa sei punti rispetto allo scorso mese, da 118,4 a 125, il massimo livello raggiunto da marzo del 2002 ad oggi.

Spesa delle famiglie in calo nel 2008

spesa

Il Ministero dell’Economia ha diffuso la sua “Relazione generale sulla situazione economica del Paese 2008“, un documento da cui emerge una crescita complessiva del 10% negli ultimi quattro anni. Nel 2008 la spesa complessiva delle famiglie è stata di 922,6 miliardi di euro, ma si tratta di dati comunque inferiori rispetto a quelli degli anni precedenti.

La causa di questa frenata dei consumi è ancora una volta la crisi economica che ha indotto i consumatori a stringere la cinghia e a ridurre le spese, soprattutto per quanto riguarda quelli che sono considerati beni non strettamente indispensabili.

Isae, a luglio cresce la fiducia dei consumatori

Isae

In base all’indice elaborato dall’Isae durante il mese di luglio la fiducia dei consumatori è salita a 107,5 dal 105,4 di giugno, raggiungendo così il livello più alto registrato da novembre 2007 ad oggi.

In particolare, secondo quanto reso noto dall’Isae, per quanto riguarda il quadro economico generale l’indice è salito a 85,4 da 81,1, mentre per quanto riguarda il quadro personale l’indice è sceso a 118,7 da 119. L’indicatore che riguarda le attese è cresciuto da 97,7 a 99,4 e quello relativo alla situazione attuale da 113 a 113,4.

Biggeri, la fase più grave della crisi è superata

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Buone notizie per l’economia italiana arrivano dall’Istat e in particolare dal presidente dell’istituto Luigi Biggeri che, nel corso dell’audizione sul Documento di programmazione economico-finanziaria presso le commissioni congiunte Bilancio di Camera e Senato, ha spiegato che la fase più grave della crisi è ormai superata, anche se i tempi relativi all’uscita definitiva da questa situzione di difficoltà sono ancora piuttosto incerti.

Biggeri, in particolare, ha affermato che durante il mese di Aprile in Italia è stata registrata la prima interruzione del crollo delle attività produttive, un segnale che evidenzia il superamento della fase più intensa della crisi economica ma che allo stesso tempo non consente di stabilire i tempi e l’intensità del recupero.

Dpef approvato dal Consiglio dei Ministri

consiglio dei  ministri

Il Documento di programmazione economico-finanziaria, nonostante le lamentele sollevate dalla Cgil, è stato apparovato all’unaninimità dal Consiglio dei Ministri durante la giornata di ieri.

L’approvazione è seguita ad una valutazione velocissima durante la quale non sono stati riscontrati grandi problemi. Il Dpef, quindi, ha soddisfatto più o meno tutti e ha ricevuto l’approvazione da parte dell’Unione Europea, della Banca d’Italia e soprattutto dall’Istat che lo ha definito il miglior Documento di programmazione economico-finanziaria degli ultimi anni.

Dpef, da oggi parte l’iter per l’approvazione

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Il Documento di programmazione economico-finanziaria prevede una ripresa dell’economia a partire dal 2010, dopo un 2009 che si concluderà con un calo del Pil del 5,2%. Per il 2010, quindi, si prevede una crescita del Pil dello 0,5% e del 2% nel 2011. Il deficit strutturale, invece, dovrebbe raggiungere il 3,1% nel 2009 e il 2,8% nel 2010.

Per quanto riguarda l’indebitamento netto, il Documento prevede che quest’anno si dovrebbe attestare al 5,3% per poi scendere al 5,0% nel 2010. Il debito pubblico, invece, che nel 2008 si è attestato al 105,7%, salirà quest’anno di quasi dieci punti al 115,3%, per poi arrivare al 118,2% nel 2010 e ridiscendere al 114,1% nel 2013.

Produzione industriale invariata a maggio 2009

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L’Istat ha diffuso i dati relativi alla produzione industriale che durante il mese di maggio non ha subito nè cali nè aumenti rispetto al mese precedente ma è rimasta praticamente invariata. Su base annua, invece, la produzione industriale italiana ha subito una flessione del 22,6% rispetto al 2008.

A maggio, quindi, è rimasto invariato rispetto ad aprile l’indice della produzione industriale destagionalizzato mentre la variazione congiunturale relativa al confronto tra la media degli ultimi tre mesi e quella dei tre mesi precedenti è pari a -6,9%.