
Il debito complessivo di Dubai World ammonta a 23,5 miliardi di dollari, il governo di Dubai ha deciso di convertire il suo credito di 8,9 miliardi di dollari, ovvero il 38% del totale, in azioni delle società .
Il debito complessivo di Dubai World ammonta a 23,5 miliardi di dollari, il governo di Dubai ha deciso di convertire il suo credito di 8,9 miliardi di dollari, ovvero il 38% del totale, in azioni delle società .
La decisione di dividere Motorola in due entità è stata presa soprattutto perchè si ritiene che avere due società indipendenti e quotate in borsa possa aiutare a migliorare la posizione nei diversi mercati, in particolare per quanto riguarda la divisione cellulari che nell’ultimo periodo ha faticato molto a competere con i nuovi smartphone.
Questo, dunque, comporterà inevitabilmente che nel primo periodo si verificherà una perdita della quota di mercato di Chrysler, dati che però non dovranno assolutamente trarre in inganno perchè quello che si conta di ottenere è una ristrutturazione capace di durare e di resistere nel lungo termine.
Le difficoltà econimiche di Dubai World, dunque, non coinvolgono tutte le sue società ma soltanto alcune di queste, sono infatti escluse dalla ristrutturazione le divisioni Infinity World Holding, Istithmar World e Ports & Free Zone World che invece possono vantare una posizione finanziaria piuttosto solida.
Il fatturato si è attestato a 397,6 milioni di euro contro i 60,7 milioni registrati nello stesso periodo dello scorso anno, il margine operativo lordo è risultato negativo per 7 milioni, in miglioramento rispetto ai -10,1 milioni di euro del 30 giugno 2009. L’ebit è negativo per 147,3 milioni contro i 91,5 milioni registrati nei primi nove mesi del 2008 mentre la posizione finanziaria netta è pari a 479,9 milioni rispetto ai 478,4 milioni del 30 giugno.
La ristrutturazione, in particolare, prevede che nel giro di quattro anni il colosso olandese si trasformerà in una banca di dimensioni più ridotte, circa il 30% in meno rispetto alle dimensioni attuali, che focalizzaerà la sua attenzione sul mercato europeo. Per quanto riguarda la divisione assicurativa, invece, è prevista la vendita attraverso una Ipo.
A seguito del rinvio dell’udienza, quindi, la società ha tempo fino al 6 ottobre per presentare una propria memoria aggiuntiva e su cui la Procura potrà eventualmente rispondere entro il 12 dello stesso mese.
Tra i piani di Magna, inoltre, rientra anche la chiusura dell’impianto di Antwerp in Belgio che comporterà il licenziamento di 2.517 lavoratori. Altri 2.090 posti saranno persi in Spagna, 1.373 nell’impianto britannico della Vauxhall e 437 posti in Polonia.