risanamento
Esito aumento di capitale Risanamento
L’operazione rientra nell’ambito della ristrutturazione della capogruppo e di alcune società facenti parte del gruppo stesso, grazie alla quale Risanamento è riuscita a d arrivare ad un accordo con le banche creditrici a settembre 2009.
Aumento di capitale Risanamento approvato
Il nuovo progetto verrà suddiviso in tre tranche praticamente, iniziando dalla copertura delle perdite maturate a seguito del fondo rischi legato al tema bonifiche, proseguendo con un nuovo aumento di capitale ed infine con la rimodulazione del prestito convertendo.
Aumento di capitale Risanamento da 150 milioni di euro
Ricordiamo infatti che nell’autunno scorso fu la Procura di Milano a presentare istanza di fallimento per il gruppo immobiliare, che presentava quasi 3 miliardi di euro di debiti ed era in crisi di liquidità .
Aumento di capitale Risanamento entro settembre
L’assemblea che si terrà il 29-30 gennaio servirà al gruppo per decidere sull’aumento di capitale da 150 milioni di euro, ma anche sul prestito convertendo da 350 milioni, previsto nel piano di salvataggio del gruppo.
Nuovo CdA Risanamento
Nelle prime ipotesi il CdA doveva essere composto da 11 membri ma dopo la rinuncia da parte di Luigi Ragno si è passati a soli 10, che saranno: Mario Massari, Claudio Calabi, Massimo Mattera, Alessandro Cortesi, Carlo Pavesi, Luca Arnaboldi, Anna Maria Ruffo, Matteo Tamburini e Ciro Piero Cornelli.
Bilancio Risanamento primi 9 mesi 2009
Il risultato netto è di 213,2 milioni di euro, in aumento del 26% rispetto ai 168,6 milioni dei primi nove mesi del 2008. Il risultato operativo segna un negativo di 52,35 milioni che equivale a -112% rispetto ai 24,73 milioni dello stesso periodo dell’anno precedente.
Nuova linea di credito per Risanamento
Le banche di cui parliamo sono Intesa Sanpaolo, Unicredit, Banca Popolare di Milano, Banco Popolare e Banca Monte dei Paschi di Siena, tutti istituti che hanno scelto di aderire all’accordo di ristrutturazione del debito di Risanamento e che hanno espresso parere positivo per l’apertura di un ulteriore linea di credito, decisione che deriva anche dalla necessità di fornire ulteriori garanzie, soprattutto dopo la contestazione da parte dell’Agenzia delle Entrate dell’Iva relativa ad alcune transazioni immobiliari di trading.
Risanamento, rinviata la decisione sul fallimento
A seguito del rinvio dell’udienza, quindi, la società ha tempo fino al 6 ottobre per presentare una propria memoria aggiuntiva e su cui la Procura potrà eventualmente rispondere entro il 12 dello stesso mese.
Chiuso l’accordo tra Chrysler e Fiat
I 30 giorni di tempo concessi da Barack Obama, tuttavia, si sono rivelati più che superflui. Chrysler, infatti, ha reso noto di aver sottoscritto l’accordo con Fiat e anche se alcuni dettagli devono essere ancora perfezionati il più è stato già deciso.
Obama respinge i piani presentati da Chrysler e General Motors
Il piano di recupero di General Motors, in particolare, prevede una richiesta di ulteriori 16,6 miliardi oltre ai 13,4 già incassati e, allo stesso tempo, prevede un drastico taglio dei costi, ossia il licenziamento di 47.000 posti di lavoro, la chiusura di diversi impianti, e la vendita di alcuni marchi come Saturn e Hummer.