Aeffe ricavi 2012 in crescita

Ricavi in moderata crescita nel 2012 rispetto al 2011 a tassi di cambio costanti ed anche a tassi correnti. Questo è quanto ha reso noto in data odierna, venerdì 8 febbraio del 2013, la società del lusso quotata in Borsa a Piazza Affari Aeffe Spa in concomitanza con il rilascio dei dati preliminari del 2012 caratterizzati, tra l’altro, da un’accelerazione a due cifre dei ricavi nell’ultimo trimestre dello scorso anno.

Nel dettaglio il fatturato del 2012, a 254 milioni di euro, è cresciuto del 3,3% anno su anno a tassi di cambio correnti e dell’1,8% a tassi di cambio costanti, mentre nel quarto trimestre del 2012 l’incremento dei ricavi è stato pari al 14%.

Aeffe e Cacharel non rinnovano accordo

Con la collezione primavera-estate 2013 si conclude la collaborazione di Aeffe S.p.A. con Cacharel. A darne notizia è stata la società quotata in Borsa a Piazza Affari, e leader nel settore dei beni di lusso, nel precisare con un comunicato ufficiale come il mancato rinnovo per le collezioni femminili prêt-à-porter giunga a seguito di una decisione che è stata presa consensualmente.

Intanto nei giorni scorsi il Consiglio di Amministrazione di Aeffe S.p.A. ha esaminato ed approvato i dati dei primi nove mesi del 2012, caratterizzati in particolare da un miglioramento della marginalità lorda. Nel dettaglio, il periodo si chiude con un Ebitda in progresso anno su anno del 7,4%, e con un incremento dello 0,7% del fatturato a 198,7 milioni di euro.

Settore lusso da record a Piazza Affari a metà 2012

L’economia italiana è in recessione da molti mesi e le aspettative non sono di certo rosee. L’indice azionario FTSE MIB ha perso quasi il 6% nel primo semestre dell’anno, annullando i guadagni dei primi tre mesi e crollando da area 17mila di fine marzo fino a poco più di 12500 punti di inizio giugno (-36%). In un clima di forte volatilità e previsioni fosche per il futuro, c’è un comparto che in borsa non conosce crisi. E’ il settore della moda e del lusso.

Aeffe riporta crescita ricavi 2011 in doppia cifra

Un volume d’affari in crescita nel quarto trimestre del 2011, ed in espansione anno su anno in doppia cifra rispetto al 2010. Questo è quanto ha reso noto in data odierna Aeffe S.p.A., società quotata in Borsa a Piazza Affari ed attiva nel settore della moda e del lusso.

Nel dettaglio l’ultimo quarto del 2011, il periodo da ottobre a dicembre, è stato archiviato da Aeffe con una crescita del fatturato del 5,6%, mentre su base annua il giro d’affari 2011 è cresciuto anno su anno del 12,2%. A livello numerico i ricavi 2011 della società si sono attestati a 246 milioni di euro, andando a segnare anche una crescita comparabile, con un +12,1%, a tassi costanti per quel che riguarda il cambio.

Previsioni andamento settore lusso 2011

Dopo un 2009 a dir poco disastroso, nel corso dello scorso anno le aziende che operano nel settore del lusso hanno registrato un netta ripresa che ha segnato la definitiva uscita dalla fase di recessione che ha seguito la tremenda crisi economica globale iniziata con il fallimento di Lehman Brothers.

I dati di bilancio 2010 pubblicati fino ad ora da alcune tra le più importanti aziende attive nel settore, infatti, hanno dimostrato che il comparto del lusso è definitivamente uscito dalla crisi.

Previsioni andamento titolo LVMH

I dati trimestrali diffusi da LVMH rappresentano l’ennesima conferma, qualora ce ne fosse ancora bisogno, del fatto che il settore del lusso è ormai definitivamente uscito dalla crisi e che ha già intrapreso una fase di ripresa che sta procedendo più velocemente del previsto.

Il colosso francese, che controlla marchi importanti come Louis Vuitton e Moet & Chandon, nel corso del terzo trimestre è riuscito a realizzare vendite per 5,1 miliardi di euro, in crescita del 24% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Il giro d’affari complessivo relativo ai primi nove mesi dell’anno ha raggiunto quota 14,2 miliardi di euro, in crescita del 19% rispetto allo stesso periodo del 2009.

Bulgari in rialzo dopo valutazione Goldman Sachs

Il periodo di crisi che ha colpito il settore del lusso è ormai definitivamente passato, a dimostrarlo la progressiva risalita di tutte le aziende che operano nel settore e di Bulgari in particolar modo, che proprio ieri è stato inserito da Goldman Sachs nella cosiddetta “convinction buy list”. La banca d’affari ha anche alzato il target price da 6,65 a 10,6 euro, ossia un apprezzamento del 41% rispetto al prezzo attuale.

La decisione degli analisti deriva dalla convinzione che Bulgari riuscirà ad incrementare notevolmente sia utili che ricavi nel corso dei prossimi mesi, beneficiando anche della progressiva crescita nei mercati emergenti.

Previsioni Bulgari 2010, Banca Akros vede crescita ricavi

A dispetto del periodo di crisi che ha colpito il settore del lusso, Banca Akros ha deciso di rivedere al rialzo il target di fine anno per Bulgari. La banca, in particolare, dopo aver confermato la raccomandazione “accumulate” e il target price a 7,3 euro, si è detta convinta che per il corrente esercizio ci sarà un netto miglioramento sul fronte ricavi, soprattutto alla luce della politica di riduzione dei costi iniziata dal 2008.

Secondo Banca Akros, dunque, per Bulgari il futuro sarà senza dubbio positivo, l’azienda romana risulta infatti immune dai problemi dei paesi che presentano rischi relativi al debito sovrano, ossia Portogallo, Irlanda, Grecia e Spagna.

Bilancio Damiani esercizio 2009 2010

Damiani S.p.A ha chiuso l’esercizio fiscale 2009-2010, concluso lo scorso 31 marzo, con ricavi pari a 145,8 milioni di euro, in lieve calo rispetto ai 149,8 milioni di euro registrati al 31 marzo 2009, in particolare con una variazione negativa del 2,7% a tassi di cambio correnti e del 3,2% a tassi di cambio costanti.

Se si considera solo l’ultimo trimestre dell’esercizio i ricavi consolidati sono risultati pari a 27,1 milioni di euro, in crescita del 18,4% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Moncler rafforza management per IPO

Tra marzo a aprile 2011 il famoso marchio di abbigliamento Moncler entrerà in Borsa, ad annunciarlo alcune settimane fa è stato proprio Marco De Benedetti, figlio di Carlo De Benedetti e proprietario di Carlyle Italia, azienda a cui fa capo Moncler.

In vista del suo ingresso in Borsa, dunque, l’azienda ha deciso di rafforzare il suo management, almeno stando ad alcune indiscrezioni di stampa che parlano di un possibile ingresso nell’azienda di Alberto Lavia nel ruolo di direttore generale e Alberto Da Passano in veste di responsabile della distribuzione.

Trimestrale Prada febbraio aprile 2010

Prada ha chiuso il primo trimestre dell’esercizio corrente, da febbraio ad aprile 2010, con ricavi in crescita del 26% a 366 milioni di euro, un risultato superiore alle attese e che mostra in modo evidente come la crisi che ha colpito il settore del lusso stia lentamente rientrando con il progressivo miglioramento della situazione economica generale registrato negli ultimi mesi.

I dati sono stati diffusi dalla stessa azienda mediante una nota in cui viene indicato che i ricavi del canale retail sono saliti complessivamente del 36%, in questo segmento i risultati migliori sono stati registrati soprattutto in Estremo Oriente, dove la crescita è stata del 62%. Bene anche gli Stati Uniti e l’Europa, dove la crescita è stata rispettivamente del 33% e del 18%.

Trimestrale Tiffany novembre – gennaio 2010

Tiffany ha pubblicato i risultati realizzati nel quarto trimestre fiscale terminato il 31 gennaio 2010, periodo in cui ha realizzato un utile pari a 140,4 milioni di dollari, ovvero 1,10 dollari per azione, se si escludono le voci straordinarie l’utile ammonta a 0,86 dollari per azione.

La famosa catena di gioiellerie ha quindi quadruplicato il suo utile, nonostante questo però il risultato realizzato da Tiffany nel corso del quarto trimestre fiscale è risultato essere inferiore alle attese degli analisti che avevano invece previsto un utile pari a 1,13 dollari per azione, previsione realizzata soprattutto in considerazione del fatto che durante il periodo delle festività di natalizie viene registrato un cospicuo aumento delle vendite.

Bilancio 2009 negativo per Bulgari

bulgari

Nella mattinata di oggi dobbiamo prendere atto dell’avvio in forse ascesa del titolo identificato nel settore del lusso. Il titolo Bulgari sta infatti conoscendo una salita di oltre 5 punti percentuali e questo è decisamente in controtendenza rispetto all’andamento di bilancio aziendale consolidato nella giornata di ieri.

Come è accaduto per molte aziende italiane, anche Bulgari ha dovuto registrare una diminuzione del fatturato di ben 133 milioni di euro, anche se nel solo terzo trimestre 2009 Bulgari ha saputo mantenere positivo l’utile netto di ben 7 milioni di euro.