
Nel dettaglio il fatturato del 2012, a 254 milioni di euro, è cresciuto del 3,3% anno su anno a tassi di cambio correnti e dell’1,8% a tassi di cambio costanti, mentre nel quarto trimestre del 2012 l’incremento dei ricavi è stato pari al 14%.
L’economia italiana è in recessione da molti mesi e le aspettative non sono di certo rosee. L’indice azionario FTSE MIB ha perso quasi il 6% nel primo semestre dell’anno, annullando i guadagni dei primi tre mesi e crollando da area 17mila di fine marzo fino a poco più di 12500 punti di inizio giugno (-36%). In un clima di forte volatilità e previsioni fosche per il futuro, c’è un comparto che in borsa non conosce crisi. E’ il settore della moda e del lusso.
I dati di bilancio 2010 pubblicati fino ad ora da alcune tra le più importanti aziende attive nel settore, infatti, hanno dimostrato che il comparto del lusso è definitivamente uscito dalla crisi.
Il colosso francese, che controlla marchi importanti come Louis Vuitton e Moet & Chandon, nel corso del terzo trimestre è riuscito a realizzare vendite per 5,1 miliardi di euro, in crescita del 24% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Il giro d’affari complessivo relativo ai primi nove mesi dell’anno ha raggiunto quota 14,2 miliardi di euro, in crescita del 19% rispetto allo stesso periodo del 2009.
La decisione degli analisti deriva dalla convinzione che Bulgari riuscirà ad incrementare notevolmente sia utili che ricavi nel corso dei prossimi mesi, beneficiando anche della progressiva crescita nei mercati emergenti.
Secondo Banca Akros, dunque, per Bulgari il futuro sarà senza dubbio positivo, l’azienda romana risulta infatti immune dai problemi dei paesi che presentano rischi relativi al debito sovrano, ossia Portogallo, Irlanda, Grecia e Spagna.
Se si considera solo l’ultimo trimestre dell’esercizio i ricavi consolidati sono risultati pari a 27,1 milioni di euro, in crescita del 18,4% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
In vista del suo ingresso in Borsa, dunque, l’azienda ha deciso di rafforzare il suo management, almeno stando ad alcune indiscrezioni di stampa che parlano di un possibile ingresso nell’azienda di Alberto Lavia nel ruolo di direttore generale e Alberto Da Passano in veste di responsabile della distribuzione.
I dati sono stati diffusi dalla stessa azienda mediante una nota in cui viene indicato che i ricavi del canale retail sono saliti complessivamente del 36%, in questo segmento i risultati migliori sono stati registrati soprattutto in Estremo Oriente, dove la crescita è stata del 62%. Bene anche gli Stati Uniti e l’Europa, dove la crescita è stata rispettivamente del 33% e del 18%.
La famosa catena di gioiellerie ha quindi quadruplicato il suo utile, nonostante questo però il risultato realizzato da Tiffany nel corso del quarto trimestre fiscale è risultato essere inferiore alle attese degli analisti che avevano invece previsto un utile pari a 1,13 dollari per azione, previsione realizzata soprattutto in considerazione del fatto che durante il periodo delle festività di natalizie viene registrato un cospicuo aumento delle vendite.
Come è accaduto per molte aziende italiane, anche Bulgari ha dovuto registrare una diminuzione del fatturato di ben 133 milioni di euro, anche se nel solo terzo trimestre 2009 Bulgari ha saputo mantenere positivo l’utile netto di ben 7 milioni di euro.