Eni annulla azioni proprie

Si è tenuta nella giornata di ieri, lunedì 16 luglio del 2012, l’Assemblea degli Azionisti di Eni S.p.A. che per l’occasione si è riunita in sede ordinaria e straordinaria. A darne notizia è stata proprio la società del cane a sei zampe nel precisare come l’Assemblea abbia approvato da un lato l’avvio del nuovo piano di buyback, e dall’altro l’annullamento delle azioni proprie.

Nel dettaglio, l’Assemblea ha dapprima eliminato sulle azioni Eni S.p.A. l’indicazione del valore nominale, precedentemente fissato in 1 euro ciascuna, e poi annullato, senza variazione del capitale sociale, numero 371.173.546 azioni proprie.

Eni bocciata da Moody’s

Nell’ambito del lavoro di revisione del giudizio sul merito di credito del sistema-Italia, iniziato venerdì scorso con il taglio del rating sul debito sovrano italiano a “Baa2”, l’agenzia di rating Moody’s ha effettuato il downgrade sul rating di Eni ad “A3/Prime-2” dal precedente giudizio “A2/Prime-2”. L’outlook assegnato al Cane a Sei Zampe è negativo, per cui nei prossimi trimestri potrebbe esserci un nuovo declassamento. Tuttavia, stamattina il titolo Eni è in progresso alla borsa di Milano. A Piazza Affari le azioni del colosso energetico italiano guadagnano lo 0,3% circa, quotando poco sotto 16,8 euro.

Eni rafforza leadership nella regione subsahariana

Eni a Piazza Affari ha reso noto in data odierna, lunedì 2 luglio del 2012, d’aver ulteriormente rafforzato la propria leadership nella regione subsahariana attraverso l’ingresso in Kenya, ed in particolare con l’acquisizione di tre blocchi esplorativi. Trattasi dei blocchi che, denominati L-23, L-21 e L-24, si trovano nelle acque profonde ed ultraprofonde del Bacino di Lamu che a sua volta è situato al largo delle coste del Kenya.

Per i tre blocchi, in accordo con un comunicato ufficiale emesso in data odierna dalla società del cane a sei zampe, la prima fase prevede un piano di prospezione geofisica a fronte di una superficie complessiva che si estende per ben 35 mila chilometri quadrati.

Eni rafforza crescita area Pacifico ed Estremo Oriente

Il colosso energetico quotato in Borsa a Piazza Affari Eni S.p.A. ha ulteriormente rafforzato le proprie strategie di espansione nei mercati che presentano ritmi di crescita mediamente più elevati, ovverosia quelli rappresentati dai Paesi dell’area Pacifico e dell’Estremo Oriente. In data odierna, lunedì 25 giugno del 2012, la società del cane a sei zampe ha non a caso annunciato d’aver acquisito, nell’off-shore vietnamita, due blocchi esplorativi.

Trattasi, nello specifico, dei blocchi esplorativi che, situati nel Golfo di Tonkin, si trovano nei bacini di Phu Khanh e di Song Hong a seguito della loro acquisizione da parte, rispettivamente, delle compagnie Neon Energy e KrisEnergy.

Bond Eni tasso fisso collocato con successo

Missione compiuta per Eni S.p.A. per quel che riguarda l’emissione di un Bond a tasso fisso. La società del cane a sei zampe quotata in Borsa a Piazza Affari ha infatti reso noto che nella giornata di ieri, presso gli investitori istituzionali, sono stata collocati eurobond a tasso fisso che, con una cedola annua pari al 3,75%, hanno una durata pari a 7 anni.

I titoli, per un controvalore nominale collocato pari a 750 milioni di euro, sono stati collocati con un prezzo di re-offer leggermente sotto la pari, al 99,457%.

Nuove obbligazioni Eni per gli istituzionali

Una nuova tranche di obbligazioni che, aventi una durata pari a sette anni, ed un rendimento a tasso fisso, sarà collocata sull’Euromercato presso gli investitori istituzionali. Ad annunciare l’emissione è stato il colosso energetico quotato in Borsa a Piazza Affari Eni S.p.A. precisando al riguardo con un comunicato ufficiale d’aver dato mandato ad un pool di banche per organizzare l’emissione.

Gli incaricati sono nello specifico Banca IMI S.p.A. del Gruppo bancario Intesa Sanpaolo, The Royal Bank of Scotland plc, BBVA, Société Générale e Deutsche Bank AG.

Target produzione Eni in Russia

Produrre in Russia, nell’anno 2019, una media di oltre 200 mila barili di olio equivalente. E’ questo il target che la società Eni, in forza al proprio piano quadriennale, si è prefissata dopo aver recentemente avviato nel Paese la produzione di idrocarburi per la prima volta nella storia della società del cane a sei zampe.

Trattasi, nello specifico, del giacimento Samburskoye che si trova nello Yamal-Nenets, un distretto autonomo della Federazione Russa. E proprio in tale distretto autonomo, in accordo con quanto reso noto in data odierna dalla società quotata in Borsa a Piazza Affari, saranno avviati progetti culturali e socio-economici in forza ad un MoU, ovverosia un Memorandum di intesa, siglato tra le parti.

Eni scopre nuovo pozzo di petrolio in Egitto

La seduta di ieri è stata molto positiva per il titolo Eni alla borsa di Milano. Le azioni del Cane a Sei Zampe sono salite del 2,48% a 15,72 euro, facendo così recuperare terreno al titolo che il giorno prima aveva accusato una perdita del 3,52%. A far salire le quotazioni di Eni a Piazza Affari è stata la notizia di una nuova scoperta petrolifera nel progetto esplorativo Emry Deep, situato nella concessione di Meleiha, nel deserto occidentale egiziano.

Previsioni Eni esercizio 2012

Il colosso energetico italiano Eni SpA (codice di borsa: ENI) ha diffuso qualche giorno fa la trimestrale gennaio-marzo 2012 evidenziando una crescita dell’utile operativo adjusted del 27% a 6,45 miliardi di euro e un utile netto in aumento del 42% a 3,62 miliardi di euro. A beneficiare positivamente sui conti del Cane a Sei Zampe è senza dubbio la forza delle quotazioni del greggio (anche se da inizio maggio c’è stato un crollo da area 106 a 95) e la ripresa della produzione in Libia, come confermato qualche giorno da dall’amministratore delegato Paolo Scaroni.