Esito finale aumento di capitale Cobra Automotive Technologies

Si è chiuso con l’offerta in opzione prima, e con il periodo di riofferta in Borsa dei diritti di opzione inoptati poi, l’aumento di capitale della società quotata in Borsa a Piazza Affari Cobra Automotive Technologies S.p.A.. L’operazione, in forza a quanto approvato nei mesi scorsi dall’Assemblea Straordinaria degli Azionisti, prevedeva la sottoscrizione di massime numero 76.532.152 azioni ordinarie Cobra Automotive Technologies di nuova emissione.

Ebbene, dopo il periodo di riofferta in Borsa dei diritti, chiusosi martedì scorso, 17 gennaio del 2012, l’aumento di capitale è stato sottoscritto per una quota pari al 73,96% del totale, corrispondente a numero 56.604.249 azioni Cobra Automotive Technologies di nuova emissione. Il nuovo capitale sociale di Cobra Automotive Technologies risulta ora essere composto da numero 97.061.271 azioni ordinarie da 0,12 euro ciascuna per un controvalore di 11.647.352,52 euro.

Aumento di capitale Fondiaria Sai possibile rinvio

Ci sarà quasi sicuramente un rinvio dell’aumento di capitale di Fondiaria Sai, reso necessario dopo la lettera d’intenti tra Unipol e la famiglia Ligresti.

Il prossimo 27 gennaio si riunirà il Consiglio di Fondiaria Sai per decidere nei tempi e nelle condizioni i dettagli dell’aumento di capitale da 750 milioni di euro, che secondo quanto stabilito inizialmente con l’Isvap si sarebbe dovuto effettuare entro la fine di marzo.

Nessun aumento di capitale Mps nel 2012

Nel corso di una conferenza stampa tenuta a Siena, il direttore generale di Banca Monte dei Paschi di Siena, Fabrizio Viola, ha confermato che il piano che sarà presentato il prossimo 20 gennaio non prevederà nessun nuovo aumento di capitale.

Viola ha spiegato che l’ulteriore capitale necessario per rispondere ai requisiti richiesti dall’Eba verrà raccolto mediante azioni di capital management, un’ottimizzazione dell’attivo e la cessioni di alcuni asset.

Titolo Unicredit crolla in Borsa nel giorno dell’aumento di capitale

Anche nel primo giorno dell’aumento di capitale da 7,5 miliardi di euro, il titolo Unicredit ha sofferto a Piazza Affari.

Nella giornata di ieri il titolo della banca italiana ha perso ancora il 12,8% a 2,28 euro, con i diritti calati del 65,4% a 0,47 euro. Il titolo Unicredit continua dunque a perdere da mercoledì della settimana scorsa, quando è stato comunicato lo sconto del 43% sul Terp.

Aumento di capitale Pierrel interamente sottoscritto

Si è chiusa con un successo pieno, ovverosia con il 100% delle sottoscrizioni, l’operazione di aumento di capitale da 1,47 milioni di euro per Pierrel S.p.A., società quotata in Borsa a Piazza Affari ed attiva, tra l’altro, nella produzione farmaceutica e nella ricerca clinica.

Dopo la chiusura dell’offerta in opzione agli azionisti, infatti, tutti i diritti inoptati e riofferti in Borsa sono stati integralmente sottoscritti per un totale di numero 1.470.000 azioni ordinarie di nuove emissione. Questo, in particolare ed in base agli impegni precedentemente assunti, è avvenuto a seguito dell’intervento del socio Fin Posillipo S.p.A. che ha sottoscritto, per un controvalore pari a 535.143 euro, i diritti di opzione che sono rimasti non esercitati.

Titolo Unicredit sospeso per eccesso di ribasso

Nel giorno del via all’operazione di ricapitalizzazione da 7,5 miliardi di euro, il titolo Unicredit continua a mostrarsi debole sulla scia del calo registrato nei giorni scorsi a seguito della diffusione del comunicato mediante il quale sono state rese note le caratteristiche dell’aumento di capitale Unicredit 2012 e che hanno evidenziato l’applicazione di uno sconto di oltre il 40% sul prezzo teorico delle azioni registrato al termine della seduta tenuta nella giornata immediatamente precedente.

Aumento di capitale Unicredit oggi al via

Parte oggi l’aumento di capitale da 7,5 miliardi di euro di Unicredit, che nelle ultime tre sedute della settimana scorsa in Borsa ha perso addirittura il 39%.

L’istituto di credito guidato da Federico Ghizzoni ha subito in negativo i timori del mercato sul titolo ma il crollo del titolo è dovuto anche alle operazioni di molti soci che hanno venduto in anticipo i titoli per poi ricomprarli durante l’aumento, pensando ad un calo del valore delle stesse.

Titolo Unicredit sospeso per eccesso di ribasso

Dopo l’annuncio dei termini e delle caratteristiche relative all’aumento di capitale Unicredit, il titolo dell’istituto di Piazza Cordusio continua a perdere terreno, tanto da essere stato sospeso per eccesso di ribasso nel primo pomeriggio dopo essere arrivato a perdere oltre 16 punti percentuali.

A risollevare l’andamento del titolo non sono bastate neanche le rassicurazioni arrivate dall’amministratore delegato Federico Ghizzoni, che stamani si è detto certo della buona riuscita dell’operazione, soprattutto alla luce del fatto che una buona parte dell’aumento è già stata prenotata.

Aumento di capitale Unicredit rassicurazioni da Ghizzoni

L’amministratore delegato di Unicredit, Federico Ghizzoni, nel corso di un’intervista rilasciata a Il Sole 24 Ore ha commentato la reazione del titolo dopo l’annuncio di ieri riguardante la tempistica e le caratteristiche dell’aumento di capitale da 7,5 miliardi di euro.

Ghizzoni, in particolare, si è detto sorpreso per le perdite registrate ieri dal titolo, definendole una reazione tecnica che in realtà ci si poteva aspettare.

Dettagli aumento di capitale Unicredit 2012

Il Consiglio di amministrazione di Unicredit, riunitosi stamane, ha fissato il prezzo delle azioni oggetto dell’operazione di ricapitalizzazione che prenderà il via lunedì prossimo, definendo al contempo tutte le caratteristiche dell’aumento di capitale Unicredit 2012.

Nell’ambito di tale operazione, in particolare, verranno emesse 3.859.602.938 nuove azioni ordinarie, per un controvalore complessivo dell’aumento pari a 7.499.208.508,53 euro.

Aumento di capitale Unicredit con uno sconto di oltre il 40%

Questa mattina si riunirà il Consiglio di Amministrazione di Unicredit, che dovrà decidere gli ultimi particolari dell’aumento di capitale da 7,5 miliardi di euro.

Il CdA darà dunque inizio all’operazione di rafforzamento patrimoniale che partirà con ogni probabilità lunedì 9 gennaio e terminerà il 27 del mese. L’approvazione della Consob dovrebbe arrivare durante la fine di questa settimana.

Aumento di capitale K.R.Energy interamente sottoscritto

Si è chiuso con il pieno di adesioni, e quindi con il 100% delle sottoscrizioni, l’aumento di capitale di K.R.Energy S.p.A., società quotata in Borsa a Piazza Affari ed attiva nel settore energetico, ed in particolare in quello delle fonti rinnovabili.

Avviata il 28 novembre scorso, infatti, dopo l’offerta in opzione agli azionisti, ed il periodo di riofferta in Borsa dell’inoptato, l’operazione ha portato alla sottoscrizione di tutti i diritti. Nel dettaglio, sono stati esercitati tutti i diritti per la sottoscrizione di numero 2.189.369.232 azioni K.R.Energy S.p.A. per un controvalore complessivo pari a poco più di 39,4 milioni di euro.

Aumento di capitale riservato Rdb sottoscritto

La Lord di Londra S.r.l., società di diritto italiano, ha sottoscritto l’aumento di capitale riservato consistente in numero 91.743.119 azioni ordinarie della RDB S.p.A., società quotata in Borsa a Piazza Affari ed attiva nel settore dell’edilizia. In particolare, secondo quanto reso noto proprio da RDB S.p.A. nella serata di ieri con una nota, la Lord di Londra S.r.l. ha sottoscritto le azioni ad un prezzo unitario pari a 0,1635 euro, ed a fronte di un controvalore pari a quasi 15 milioni di euro.

L’aumento di capitale riservato è stato perfezionato in forza alla delibera approvata il 14 novembre del 2011 dall’Assemblea Straordinaria degli Azionisti di RDB S.p.A. con il fine del risanamento dell’indebitamento finanziario. Ora, in forza all’aumento di capitale, la Lord di Londra S.r.l., che cambierà la propria denominazione in Bauhaus S.p.A., detiene di RDB S.p.A. il 66,77% del capitale sociale a fronte dell’esclusione dell’obbligo di OPA ai sensi del Regolamento Consob.

Aumento di capitale Fondiaria Sai per incremento margine di solvibilità

Un aumento di capitale al fine di rafforzare il margine di solvibilità consolidato, portandolo al 120%, ovverosia ben oltre il minimo necessario. E’ questo l’obiettivo di Fondiaria Sai, gruppo assicurativo quotato in Borsa a Piazza Affari, dopo che il Direttore Generale e l’Amministratore Delegato della società, avvalendosi dell’assistenza di Goldman Sachs, hanno proceduto sia ad un’analisi dei risultati, sia alla decisione di mettere a punto delle azioni finalizzate al rafforzamento della patrimonializzazione.

Nel dettaglio, alla luce di tale disamina, il Consiglio di Amministrazione di Fondiaria Sai ha deliberato per assegnare al Presidente della società il mandato per la convocazione, entro il mese di febbraio del 2012, dell’Assemblea Straordinaria degli Azionisti con all’ordine del giorno l’approvazione di un aumento di capitale, attraverso un’offerta in opzione, e per un controvalore massimo di 750 milioni di euro, da realizzarsi entro il mese di giugno del 2012.