Intesa Sanpaolo lancia aumento di capitale

I Consigli di gestione e di sorveglianza di Intesa Sanpaolo nel corso della riunione tenuta ieri, oltre ad approvare il bilancio d’esercizio e il bilancio consolidato al 31 dicembre 2010, hanno deliberato la proposta di un aumento di capitale che sarà sottoposta all’approvazione dell’assemblea degli azionisti, che si riunirà il 9 maggio in prima convocazione e, eventualmente, il 10 maggio in seconda convocazione.

L’aumento di capitale avrà un ammontare massimo di 5 miliardi di euro e verrà attuato mediante l’emissione di nuove azioni ordinarie che verranno offerte in opzione ai soci.

Rating Mediaset tagliato da Mediobanca

Gli analisti di Mediobanca hanno abbassato il target price sulla quotazione Mediaset da 6,27 a 6,24 euro, mantenendo al contempo il rating “outperform”.

Nella nota mediante la quale la banca d’affari ha comunicato la sua decisione viene precisato che le previsioni relative al secondo trimestre sono positive, inoltre sono state confermate le stime per i nuovi canali da poco lanciati, grazie ai quali si prevede un notevole incremento della raccolta pubblicitaria, e le stime sull’utile operativo 2011 che dovrebbe arrivare a 9 milioni di euro per la pay tv.

Parmalat, Opa Lactalis meno probabile

A Piazza Affari la quotazione Parmalat cede oltre tre punti percentuali a quota 2,288 euro. Ad influire negativamente sull’andamento del titolo del colosso alimentare di Collecchio sono i timori relativi ad una possibile disputa legale con i francesi dopo la decisione di Parmalat di rinviare l’assemblea a fine giugno grazie al decreto varato dal governo pochi giorni fa al fine di preservare l’italianità di alcune aziende nel mirino di colossi stranieri.

Il decreto, in particolare, prevede la possibilità di far slittare le assemblea di 60 giorni dal momento in cui è stato chiuso il bilancio, tuttavia Lactalis ha già depositato la richiesta di sospensiva della delibera di rinvio dell’assemblea a fine giugno. Il Tribunale di parma ha fissato la prima udienza giovedì 7 aprile.

Investimenti a tasso variabile 2011

In base alle previsioni giovedì prossimo, al termine della riunione del Consiglio direttivo della Bce, il presidente Jean-Claude Trichet annuncerà un rialzo dei tassi di interesse di un quarto di punto percentuale all’1,25%. Nel corso del 2011, inoltre, sono attesi ulteriori rialzi dello 0,25% che porteranno in maniera graduale il tasso di interesse di riferimento al 2% entro la fine dell’anno.

In questo contesto, dunque, gli investitori si chiedono quali siano le regole da seguire per investire durante l’inflazione. In teoria, alla luce di un più che probabile rialzo dei tassi di interesse, la decisione più appropriata sarebbe quella di aumentare la propria quota di investimenti a cedola variabile.

Aumento di capitale Intesa Sanpaolo a giugno

A Piazza Affari ieri la quotazione Intesa Sanpaolo ha chiuso la seduta con un rialzo dello 0,95% dopo le perdite registrate nei giorni scorsi soprattutto per via delle voci relative ad una eventuale ricapitalizzazione.

Per sapere se l’istituto guidato da Corrado Passera deciderà di lanciare un aumento di capitale bisognerà attendere il termine della riunione del Consiglio di gestione e del Consiglio di sorveglianza fissata per oggi, anche se probabilmente la decisione verrà resa nota domani contestualmente alla presentazione alla comunità finanziaria del nuovo piano industriale.

Bilancio Zucchi 2010

Zucchi ha archiviato il 2011 con una perdita pari a 20,2 milioni di euro, in miglioramento rispetto al rosso di 48,8 milioni registrato nel 2009. Il fatturato ha registrato una crescita del 9,5% a 188,2 milioni, l’Ebitda è risultato positivo per 13,9 milioni rispetto al rosso di 5,7 milioni dello scorso anno, mentre l’utile operativo si è attestato a 5,4 milioni dalla perdita di 17,3 milioni dello scorso anno.

L’amministratore delegato del gruppo, Matteo Zucchi, ha spiegato che il 2010 è stato un anno molto importante per Zucchi: se si escludono gli effetti residui della cessione di Descamps, infatti, il gruppo è riuscito a tornare in utile.

Rating e target price Buzzi Unicem

A pochi giorni dalla pubblicazione del bilancio Buzzi Unicem 2010, Nomura e Cheuvreux confermano le rispettive valutazioni sul titolo.

Nomura, in particolare, ha confermato sul titolo della società attiva nel settore cementifero il rating “reduce” e il target price a 7 euro, giudicando sorprendente la decisione di non distribuire alcun dividendo per le azioni ordinarie ma solo una cedola per le azioni di risparmio. Secondo Nomura, inoltre, i risultati inferiori alle attese realizzati da Buzzi Unicem nel corso dello scorso anno sono riconducibili soprattutto alle pesanti svalutazioni.

Salone della Gestione del Risparmio 2011

Crolla in vent’anni il risparmio degli italiani, crescono investimenti immobiliari e liquidità. Questa è la sintesi estrema dell’analisi dell’Ufficio Studi di Confcommercio – dedicata ai risparmi delle famiglie italiane nel periodo dal 1990 al 2010 – che fa da scenario al grande evento nazionale del risparmio in programma a Milano dal 6 all’8 aprile (nell’Edificio Grafton, nuova sede della Bocconi).

Il calo nazionale ha visto ridursi di venti miliardi di euro la quota dei guadagni messi via sempre più faticosamente. Se nel 1990 su cento euro di reddito, i nostri connazionali ne risparmiavano ventitré, oggi questo dato è sceso a meno di dieci euro evidenziando una propensione al risparmio fortemente calante.

Aumento di capitale Mps 2011

Dopo l’aumento di capitale annunciato a sorpresa da Ubi Banca, è probabile che la stessa decisione verrà presa da Banca Monte dei Paschi di Siena. In questo caso, tuttavia, la ricapitalizzazione rischia di costare cara alla Fondazione Monte dei Paschi, il cui presidente Gabriello Mancini ha sempre ribadito l’intenzione di non scendere al di sotto della maggioranza.

La Fondazione, dunque, anche a costo di indebitarsi, sottoscriverà una porzione di aumento di capitale in modo tale da non diluire in modo significativo la sua partecipazione, attualmente pari al 55% del capitale complessivo.

Findomestic elimina spese accessorie prestiti

Secondo una recente indagine oltre il 50% delle persone che si rivolgono ad un istituto bancario per ottenere un finanziamento lamentano la poca trasparenza relativa ai tassi di interesse e alle spese accessorie. Per questo motivo Findomestic ha deciso di azzerare tutte le spese accessorie dei prestiti, in modo tale da renderli più chiari e trasparenti.

La scelta di azzerare i costi rappresenta quindi un ulteriore passo in avanti nella direzione del credito responsabile dopo che lo studio preso in esame ha evidenziato la scarsa conoscenza degli italiani delle spese accessorie normalmente connesse ai prestiti, nonchè di variabili come Tan e Taeg.

Rating Irlanda abbassato da Standard e Poor’s

Il debito sovrano di alcuni paesi della zona euro continua a rappresentare un grosso problema per la stabilità economica del Vecchio Continente.

L’ultimo downgrade è arrivato poche ore fa da Standard & Poor’s che, all’indomani dei risultati degli stress test sulle banche irlandesi e che hanno evidenziato un buco di 24 miliardi di euro, ha comunicato di aver declassato il debito irlandese portandolo a “BBB+” dal precedente “A-“, eliminando però al contempo il creditwatch negativo. Nel complesso, dunque, l’outlook risulta stabile.

Quotazione Unicredit in calo per timori aumento capitale

A Piazza Affari la quotazione Unicredit segna una flessione dell’1,26% a 1,722 euro sulla scia dei timori relativi ad una possibile ricapitalizzazione dopo l’annuncio a sorpresa dell’aumento di capitale di Ubi Banca.

Non sono servite a nulla, quindi, le dichiarazioni rilasciate poche ore fa dal consigliere tedesco di Unicredit, Mamphred Bischoff, che ha escluso una possibile ricapitalizzazione dell’istituto di Piazza Cordusio, spiegando che al momento Unicredit dispone di un aumento di capitale assolutamente adeguato.

Quotazione Lottomatica promossa da Banca Leonardo

A Piazza Affari la quotazione Lottomatica segna un rialzo di oltre un punto percentuale a quota 12,85 euro sulla scia della valutazione positiva arrivata stamane da Banca Leonardo, che ha annunciato di aver alzato il rating sul titolo portandolo da “underweight” a “buy” e il prezzo obiettivo da 9,5 a 14,3 euro.

La banca d’affari ha spiegato di attendere nel corso dei prossimi cinque anni un netto miglioramento dei conti della società e una riduzione dell’indebitamento a 2,4 miliardi di euro dagli attuali 2,9 miliardi.

Prestito obbligazionario Mediolanum 2011

Attraverso la diffusione di un comunicato stampa Madiolanum comunicato che, a seguito della facoltà conferitagli dal Consiglio di amministrazione lo scorso 1 marzo, l’amministratore delegato Ennio Doris nel corso della prossima settimana procederà all’emissione di prestiti obbligazionari non convertibili per un ammontare massimo di 100 milioni di euro.

Si tratta di un prestito obbligazionario a tasso fisso, l’importo minimo sottoscrivibile da ciascun investitore è pari a 50.000 euro, lo stesso importo minimo è inoltre fissato in relazione a ciascuna singola offerta.