Bilancio Terna 2010

Terna ha archiviato il 2010 con un utile netto pari a 466,7 milioni, ossia in crescita del 31,8% rispetto ai 354 milioni del precedente esercizio. L’Ebitda si è attestato a 1,175 miliardi, segnando così un incremento del 17,1% rispetto allo scorso anno, mentre i ricavi sono ammontati a 1,589 miliardi, in crescita del 14,3%.

Nella nota tramite cui sono stati diffusi i dati, la società ha spiegato che l’incremento ha avuto origine soprattutto dal maggiore corrispettivo per l’utilizzo della rete, che ha segnato una crescita di 120,7 milioni per via del meccanismo di revisione tariffaria della Capogruppo. Effetti positivi a riguardo sono derivati anche dal consolidamento degli effetti dell’ampliamento del perimetro attribuibile a Telat.

Fintecna nella cordata italiana per Parmalat

Nella cordata italiana promossa Intesa Sanpaolo per salvare l’italianità di Parmalat potrebbe entrare anche Fintecna, società del Ministero del Tesoro che in base alle indiscrezioni pubblicate da Il Messaggero sarebbe interessata a firmare una lettera per Parmalat insieme alle altre società che hanno manifestato la stessa intenzione.

Il progetto della cordata italiana capitanata da Intesa Sanpaolo, in particolare, prevede il lancio di un’Opa da 3 miliardi di euro per tentare di acquisire il 60% di Parmalat ed evitare così che la francese Lactalis metta le mani su un’azienda italiana.

Ipo Avio nel 2012

Gli esperti si sono detti certi che l’Ipo di Avio sarà la maggiore del 2012 insieme all’Ipo Moncler, la prima valorizzerebbe il gruppo aerospaziale intorno ai 3 miliardi di euro, la seconda invece valorizzerebbe la società dei famosi piumini intorno ad un miliardo di euro.

Lo sbarco in Borsa di Avio è atteso per la primavera 2012 e secondo le indiscrezioni di stampa in queste settimane sono in corso le ricerche dell’advisor che si occuperà della quotazione e che verrà scelto dagli attuali soci: il socio di maggioranza Cinven e quello di minoranza Finmeccanica.

Dividendo A2A 2010, pagamento 2011

Il Consiglio di sorveglianza di A2A proporrà all’assembla degli azionisti la distribuzione di un dividendo pari a 0,096 euro per ciascuna azione, di cui 0,060 euro saranno distribuiti a titolo di dividendo ordinario e i restanti 0,036 a titolo di dividendo straordinario. Il pagamento avverrà il 23 giugno prossimo, con stacco della cedola il 20 dello stesso mese.

La cedola, dunque, risulta leggermente inferiore ai 0,97 euro prospettati dagli analisti e che avevano fatto registrare un netto rialzo alla quotazione in Borsa, che a Piazza Affari poco dopo la diffusione dei conti segna un rialzo dell’1,05% a 1,151 euro.

Bilancio e dividendo SOL 2010

SOL ha archiviato il 2011 con un utile netto pari a 31,9 milioni di euro, ossia in crescita del 27,1% rispetto ai 25,1 milioni del 2009. In crescita anche il fatturato consolidato, che ha registrato un rialzo dello 12,2% a 518,9 milioni rispetto ai 462,6 milioni del precedente esercizio.

Il margine operativo lordo (EBITDA) è risultato pari a 123,6 milioni di euro, ossia in crescita rispetto ai 109,7 milioni del 2009, mentre risultato operativo (EBIT) è risultato pari a 59,6 milioni di euro.

Quotazione Enel promossa dagli analisti

Nomura ha alzato il suo rating su Enel da “reduce” a “neutral” ed il target sul prezzo da 4,40 a 4,90 euro. La banca d’affari ha spiegato di aver preso questa decisione in quanto ritiene che le prospettive del gruppo energetico italiano sarebbero migliorate.

Al 31 dicembre, infatti, è stata registrata una netta riduzione dell’indebitamento, inoltre sia Nomura che altri broker ritengono che nel corso dei prossimi mesi Enel beneficerà soprattutto dell’allarme nucleare sorto a seguito del terremoto in Giappone.

Quotazione A2A in rialzo per previsioni dividendo 2011

A Piazza Affari la quotazione A2A registra un rialzo dell0 0,97%. A spingere al rialzo il titolo della società lombarda sono le previsioni relative al dividendo 2011 e che verrà reso noto al termine della riunione del Consiglio di gestione e del Consiglio di sorveglianza, nel corso della quale verranno approvati risultati realizzati durante lo scorso anno e sarà affrontata la questione della presidenza di Edison.

Gli analisti, in particolare, prevedono che A2A distribuirà in relazione all’esercizio 2010 una cedola pari a 0,097 euro, ossia superiore rispetto ai 0,07 euro del 2009.

Quotazione Bpm in calo per timori aumento capitale

A Piazza Affari la quotazione Banca Popolare di Milano segna una flessione di oltre sei punti percentuali a quota 2,648 euro. La performance negativa è ricondotta in larga parte ai timori relativi ad una possibile ricapitalizzazione sulla scia della decisione di Ubi Banca di lanciare un aumento di capitale.

Secondo quanto riportato da alcune fonti, infatti, Mediobanca avrebbe illustrato al Consiglio di amministrazione dell’istituto bancario i vantaggi che deriverebbero da un aumento di capitale.

Dividendo Banca Mediolanum 2010, pagamento 2011

Il Consiglio di amministrazione di Banca Mediolanum, in sede di approvazione dei risultati realizzati durante lo scorso anno, ha deliberato di proporre all’assemblea degli azionisti la distribuzione di un dividendo pari a 0,155 euro. Il pagamento è stato fissato per il giorno 26 maggio, mentre lo stacco della cedola avverrà il 23 dello stesso mese.

Nel corso del 2010 l’istituto bancario ha realizzato un utile netto di 224 milioni di euro, in crescita del 3% rispetto al precedente esercizio. Le masse amministrate hanno segnato un incremento del 14% a 45,849 miliardi di euro, mentre la raccolta netta si è attestata a 4,048 miliardi dai 6,928 miliardi del 2009.

Bilancio MPS gennaio dicembre 2010

Banca Monte dei Paschi di Siena ha archiviato nel 2010 con un utile netto pari a 985,5 milioni, in netta crescita rispetto ai 220,1 milioni registrati nel periodo compreso tra gennaio e dicembre 2009.

Nel periodo in esame il margine di interesse ha segnato una crescita dello 0,4% su base annua, mentre hanno registrato una flessione del 5,2% i costi operativi. Le rettifiche per deterioramento crediti ammontano a 1,155,6 miliardi, in calo del 21,2% rispetto al 2009. Al 31 dicembre il Tier 1 si è attestato all’8,4%.

Quotazione Ubi Banca bocciata dagli analisti

A Piazza Affari in tarda mattinata la quotazione Ubi Banca segna una perdita di oltre nove punti percentuali a quota 6,235 euro. Ad incidere negativamente sull’andamento del titolo dell’istituto bancario è stato l’annuncio, arrivato contestualmente alla diffusione dei dati di bilancio 2010 e all’annuncio di un dividendo pari a 0,15 euro, dell’intenzione di lanciare un aumento di capitale.

La notizia, del tutto inattesa, è stata accolta in maniera negativa dai broker, la maggior parte dei quali non ha esitato a rivedere al ribasso la valutazione sul titolo.

Settore assicurativo italiano promosso da Fitch

Fitch ha comunicato di aver rivisto al rialzo il rating sul settore assicurativo non-vita italiano, portandolo da “negativo” a “stabile”. L’agenzia di rating ha spiegato di aver deciso di promuovere il settore assicurativo ramo danni italiano a seguito del rafforzamento della redditività dopo due anni caratterizzati da un andamento piuttosto debole.

Il trend positivo registrato negli ultimi mesi, ha spiegato l’agenzia attraverso una nota, è riconducibile soprattutto all’aumento dei premi e alla migliore selezione dei rischi.

Valore azioni Apple 2011

Credit Suisse ha avviato la copertura sul titolo Apple con un rating “outperform” e un target price a 500 dollari, ossia un valore superiore del 50% rispetto alla valutazione del titolo durante la scorsa settimana.

A spiegare da dove deriva l’ottimismo della banca svizzera sulla quotazione dell’azienda di Cupertino è Kulbinder Garcha, analista di Credit Suisse, secondo cui l’attuale valutazione della quotazione Apple non incorpora completamente le potenzialità del titolo, nonostante i valori record attorno ai quali si muove in questo periodo.

Bilancio Tiscali 2010

Tiscali ha archiviato il 2010 con un risultato negativo per 24,3 milioni, con ricavi in calo del 4,2% a 278,1 milioni. L’Ebitda ha registrato una flessione del 20% a 70,4 milioni di euro mentre l’Ebit è risultato negativo per 1,8 milioni contro il dato positivo per 11,3 milioni del 2009.

Se si considera solo il quarto trimestre 2010, i ricavi sono risultati pari a 68,6 milioni di euro, leggermente al di sotto delle previsioni soprattutto per via della performance negativa della divisione voce e business to business. L’Ebitda è stato pari a 12,6 milioni contro i 14,6 milioni attesi dagli analisti e in calo del 21% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.