Avvio negativo per Piazza Affari

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Il calo delle borse asiatiche in mattinata si fa sentire anche all’apertura delle borse del Vecchio Continente. Nella giornata odierna si aspettano i dati dell’indice del Mercato Immobiliare Nahb di maggio e il discorso del segretario al tesoro Usa, Timoty Geithner a Washingotn.

In mancanza di diffusioni di dati macroeconomici, la giornata odierna si prospetta abbastanza piatta.

Il Nikkei in calo a causa del rialzo dello yen

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In Giappone l’avvio di settimana è stato molto negativo. Infatti, a seguito del rialzo dello yen nei confronti del dollaro (95 yen per dollaro) l’indice Nikkei è sceso del 2.4% arrivando a toccare quota 9038,68 punti.

Addirittura nel primo mattino l’indice principale giapponese era sceso sotto quota 9 mila punti per la prima volta dal maggio scorso.

Piano salva Opel

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La proposta del ministro dell’economia tedesca Karl Theodor zu Guttenberg non sembra trovare molti consensi nel governo americano.

Il piano di Zuttenberg per salvare Opel, sarebbe quello di nominare un amministratore fiduciario e di ricorrere all’aiuto delle banche nazionali con finanziamenti ponte.

Settimana negativa per Piazza Affari

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Nonostante un avvio di seduta particolarmente negativo, Piazza Affari chiude una giornata di venerdì molto tribolata con buoni numeri.

Infatti, Milano è stata la piazza migliore d’Europa nella giornata di ieri, però la settimana che si è appena conclusa risulta comunque col segno meno (-4.6%), non accadeva da due mesi.

Giornata negativa ieri in borsa

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Ieri sono stati diffusi moltissimi dati sulle trimestrali per varie società, condizionando notevolmente la seduta a Piazza Affari.

Male il Mibtel che ha perso lo 0.42% attestandosi a 15280 punti mentre l’S&P Mib ha lasciato sul campo lo 0.57% a 19271 punti.

Mercato dell’auto in calo ad aprile

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Per il dodicesimo mese consecutivo il mercato dell’auto è in negativo in Europa.

L’Acea (Associazione costruttori europei d’auto) ha diramato i dati relativi al mese di aprile per quanto riguarda le immatricolazioni nel vecchio continente.

Giornata negativa per Piazza Affari

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Quella di ieri è stata una giornata molto negativa per Piazza Affari. Infatti, dopo la ripresa degli ultimi giorni ieri il calo si è avvertito sulla maggioranza dei titoli.

Questo crollo della borsa arriva dopo la diffusione di molti dati sul primo trimestre 2009 da parte di varie aziende.

Situazione petrolio, Eni firma accordo con Egitto

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Negli ultimi giorni la quotazione del petrolio ha ripreso a salire, superando la quota dei 60$, cifra che non toccava dal novembre 2008.

Il rialzo del prezzo del petrolio è legato soprattutto ai dati emanati dal governo americano per quanto riguarda il deficit nazionale (27.58 miliardi di dollari).

I numeri di Unicredit

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Unicredit ha fatto registrare un dimezzamento dell’utile nel primo trimestre 2009, tutto sommato però era ampiamente stato previsto.

L’utile netto per questi primi 3 mesi dell’anno è pari a 447 milioni, 55.6% in meno di un solo anno fa, quando il dato era attorno al miliardo.

Top 250 aziende mondiali: ben 6 italiane

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I dati che arrivano dalla “Global Power of Consumer products” sono molto incoraggianti per il mercato italiano. Questa speciale classifica, che premia le migliori aziende produttrici di beni di consumo, si basa sui numeri raccolti al 30 giugno dell’anno precedente.

In particolare, molto bene sono andate aziende come Pirelli che passa dal 108° posto di un anno fa all’86° posto, confermandosi leader del settore in quanto questa classifica è dominata soprattutto da prodotti tecnologici.

Molto bene pure Ferrero, che avanza dal 106° posto al 100° posto. Barilla si piazza in 123° posizione, un risultato nettamente migliore rispetto al 186° posto dell’anno precedente. Parmalat e Cremonini si classificano al 129° e 207° posto confermandosi più o meno stabili rispetto ad un anno fa.

New entry è Indesit che si piazza al 144° mentre Valentino esce da questa speciale classifica.

Deficit USA a picco

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Dopo gli stress test positivi di settimana scorsa riguardanti le banche americane, nella giornata di ieri il governo statunitense ha emanato dei numeri meno confortanti.

Il deficit nazionale raggiungerà la cifra record di 1‘841 miliardi di dollari (12.9% del Pil), che vanno ben al di là del 1‘752 miliardi indicati dalle previsioni fatte a febbraio.

Anche per l’anno 2010 sono state ritoccate verso l’alto le quotazioni del deficit che si stima raggiungerà i 1‘258 miliardi, per gli anni 2010-2014 si prevede ora attorno ai 3‘790 miliardi di dollari.

La situazione bancaria dopo gli stress test

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Dopo gli stress test dei giorni scorsi in America, Morgan Stanley ha deciso di aumentare il proprio capitale di 3.5 miliardi di dollari.

Secondo i test condotti la settimana passata, Morgan Stanley aveva bisogno di 1.8 miliardi di dollari per rafforzare il capitale. Così la banca emetterà 146 milioni di nuove azioni dal valore di 24$ l’una, con un notevole tasso di sconto rispetto alla chiusura di Wall Street.

Morgan Stanley prevede così di accumulare 3.5 miliardi di dollari durante questa offerta che si concluderà il 13 maggio.

E’ stato inoltre dichiarato che Mitsubishi Ufg (uno dei principali investitori della banca) ha acquisito 25 milioni di nuove azioni. Inoltre la banca emetterà anche 4 miliardi di obbligazioni senior non garantite dal governo più altri 3 miliardi.

Le complicazioni del piano Fiat-Opel

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Roland Koch, governatore dell’Assia si augura una trattativa “rapida” tra Fiat e Opel in modo da poter prendere una decisione “equa” soprattutto alla luce delle ultime indiscrezioni che vorrebbero anche il gruppo canadese facente capo a Magna intenzionato all’acquisizione del gruppo tedesco dipendente da GM.

La casa del Lingotto dovrebbe presentare la tanto sospirata offerta a Opel in tempi “brevi”, ha dichiarato Sergio Marchionne. Mentre Ulrich Wilhelm, portavoce del governo tedesco, si è lasciato sfuggire come interessata all’operazione ci sia anche la società russa Gaz affiancata dalla banca Sberbank.

Piazza Affari vola

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La settimana passata ha fatto segnare ottimi risultati per quanto riguarda la borsa italiana. Piazza Affari si attesta tra le migliori borse europee grazie a diversi fattori: le molte trattazioni nel settore bancario dovute soprattutto agli stress test americani e grazie al rialzo del prezzo del petrolio che ha spinto Eni in alto.

Eni, che ha caratterizzato la giornata di venerdì, è stata protagonista di 1.8 miliardi di € di azioni scambiate a fronte dei 4.6 miliardi totali. Eni conclude la settimana con un guadagno del 3.48%. Il Mibtel chiude in rialzo del 2.81% a quota 16’082 punti mentre l’S&P/Mib segna +3.51% ed un valore di 20’509 punti.