La Banca Mondiale prevede una contrazione mondiale del Pil 2009

by Redazione Commenta

Continuano incessanti le previsioni distrastrose per il 2009. L'ultima di queste, ma solo in ordine di tempo, arriva dalla Banca Mondiale, assolutamente certa che la crisi..

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Continuano incessanti le previsioni distrastrose per il 2009. L’ultima di queste, ma solo in ordine di tempo, arriva dalla Banca Mondiale, assolutamente certa che la crisi economica avrà un impatto senza precedenti sull’andamento dell’economia mondiale nel corso del 2009, con risultati talmente negativi che per poterne ricordare di simili bisogna tornare indietro fino al lontano 1945.

In realtà si tratta di un pronostico già noto e su cui tutti i governi e i principali enti e istituti internazionali sembrano essere concordi ma, tra tutti questi, quello reso noto dalla Banca Mondiale è in assoluto il peggiore.


Fino ad ora il primato pessimistico era detenuto dal Fondo Monetario Internazionale il cui direttore, Dominique Strauss-Khan, sembra essere perfettamente disposto a condividere le previsioni della Banca Mondiale poichè ha affermato che “i dati sono stati tutti in peggioramento, quindi la probabilità che le prossime previsioni di crescita globale vengano peggiorate è alta“.

La previsione della Banca Mondiale è contenuta in un documento stilato in vista del prossimo G20.

Dobbiamo reagire in tempo reale a questa crisi crescente, che sta colpendo anche i Paesi in via di sviluppo“, queste sono state le parole di Robert Zoellick, presidente della Banca Mondiale, il quale ha posto l’accento soprattutto sul fatto che solo un terzo dei Paesi emergenti dispone delle risorse necessarie per poter far fronte ad un più che probabile aumento della povertà.


Il dato è più che preoccupante poichè in questi paesi la crisi finanziaria avrà come principale conseguenza quella di mettere un freno ai finanziamenti, circostanza che determinerà una maggiore difficoltà da parte delle imprese ad ottenere capitale e, quindi, un incredibile e inevitabile rallentamento dell’economia del paese.

Il calo delle esportazioni, inoltre, ha reso i paesi più poveri totalmente dipendenti dagli aiuti per lo sviluppo e, proprio per questo motivo, la Banca Mondiale ha proposto ai paesi più sviluppati di destinare lo 0,7% del proprio piano di stimolo fiscale ai paesi poveri.

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