
Il Banco Popolare con un comunicato ufficiale ha inoltre reso noto che al Premio 2013 rinunciano anche quei responsabili che, per quel che riguarda le funzioni di controllo, sono di livello più elevato.
Era molto atteso il bilancio di Banca Monte dei Paschi di Siena, l’ultima delle big del credito italiano a pubblicare i risultati relativi all’esercizio 2012. La banca senese, scossa dallo scandalo dei derivati esploso sul finire di gennaio, ha pubblicato un bilancio inferiore alle attese con una perdita netta 2012 a 3,17 miliardi di euro, provocata soprattutto dalle pesanti svalutazioni per circa 1,6 miliardi di euro (1,5 miliardi avviamenti e 110 milioni beni intangibili). A Piazza Affari il titolo Banca Mps ha chiuso ieri in perfetta parità a 0,185 euro.
Giornata di rimbalzo per Piazza Affari, che dopo una partenza incerta è riuscita a venir fuori dall’impasse delle prime due ore di contrattazioni e a realizzare un guadagno temporaneo dello 0,6%. A trainare il listino FTSE MIB sono i titoli bancari, in particolare Unicredit che al momento risulta il secondo best performer dietro a Ubi Banca. Le azioni della banca di Piazza Cordusio stanno evidenziando un rialzo del 2,01% a 3,352 euro, anche se ieri i prezzi hanno toccato il minimo più basso da oltre 6 mesi a 3,164 euro.
Il Fondo Monetario Internazionale ha promosso le banche italiane e più in generale il sistema finanziario del Belpaese, ma allo stesso tempo chiede maggiori controlli sulle fondazioni bancarie. Secondo quanto emerge dal rapporto dell’istituto di Washington, il settore bancario italiano ha evidenziato una notevole resistenza alla grave crisi economica. Inoltre, in base a ciò che è emerso dagli ultimi stress test, gli istituti di credito italiani hanno tutte le carte in regole per poter resistere “sia a uno scenario di shock concentrati sia a uno di bassa crescitaâ€.
La stagione delle trimestrali del settore bancario italiano ha fattto emergere problemi già noti e ancora lontani da una definitiva risoluzione, in particolare le rettifiche sui crediti a rischio che hanno avuto un impatto negativo sulla maggior parte dei bilanci delle banche. Non tutti i bilanci si sono tinti di rosso ma, considerando le prime dieci banche italiane (manca solo Mps, ma si può fare riferimento alle stime di consenso), viene evidenziato un passivo da un miliardo di euro. Nel 2011 le perdite nette erano state di 26,2 miliardi di euro.
Continua il difficile momento in borsa per il titolo Banca Carige, quotato a Piazza Affari con il ticker “CRGâ€. Ieri le azioni della banca ligure hanno registrato una flessione del 2,97% a 0,571 euro, toccando il minimo più basso da inizio agosto 2012 a 0,555 euro. Da inizio anno il titolo perde quasi il 35% alla borsa di Milano. La giornata di ieri è stata particolarmente convulsa per la banca, all’indomani della decisione del cda di portare avanti il rafforzamento patrimoniale da 800 milioni di euro attraverso la vendita di asset.
A Piazza Affari i riflettori restano puntati sul settore bancario, considerando che siamo nel bel mezzo della stagione delle trimestrali. In particolare ieri sera è stato pubblicato il bilancio di Banca Popolare di Milano, che ha chiuso l’esercizio 2012 con una perdita di circa 430 milioni di euro a causa di forti svalutazioni e accantonamenti su crediti. Tuttavia, secondo alcuni analisti finanziari, la pulizia di bilancio può essere un fattore decisivo in grado di dare il via a un re-rating del titolo.
Banca Carige ha chiuso l’esercizio 2012 con una perdita netta consolidata di 63,2 milioni di euro. A pesare sul risultato del gruppo è stato il business delle assicurazioni, mentre Carige Spa ha chiuso il bilancio con un utile netto di 185,7 milioni di euro, in crescita del 17% rispetto a dodici mesi prima. Carige Assicurazioni, attiva nel ramo danni, ha registrato una perdita di 169 milioni, mentre Carige Vita Nuova (ramo vita) un utile di 18 milioni. La banca ha deciso di non distribuire il dividendo agli azionisti.
La recessione continua a mordere i bilanci delle banche italiane, che devono mettere in conto un costante incremento delle sofferenze. Secondo l’Abi (Associazione bancaria italiana), a gennaio le sofferenze nette hanno toccato quota 63,9 miliardi di euro mentre quelle lorde a 126,1 miliardi di euro (crescita tendenziale del 17,5%). Rispetto al mese precedente è avvenuta una crescita delle sofferenze di 1,2 miliardi di euro. Il rapporto tra sofferenze nette e impieghi totali è al 3,4% a gennaio, in linea con i valori di dicembre scorso.
L’agenzia di rating Fitch continua a rivedere le sue valutazioni sull’affidabilità creditizia del sistema-Italia. Dopo aver tagliato il giudizio sul rating sovrano della Repubblica Italiana a BBB+ da A-, Fitch ha tagliato il giudizio sul merito di credito di molti enti locali. Ora tocca anche alle banche. I due più grandi istituti di credito italiani, ovvero Intesa Sanpaolo e Unicredit, vengono giudicati con il rating BBB+ (in precedenza era per entrambi A-) con outlook negativo per i prossimi trimestri. Confermato, invece, il rating di breve termine a F2.
Stamattina il titolo Banco Popolare è tra i cinque titoli bancari peggiori sul listino azionario milanese. Le azioni Banco Popolare soffrono l’effetto-Cipro, ma anche il brutto dato relativo all’ultimo trimestre del 2012. Infatti, la banca ha chiuso il quarto trimestre dello scorso anno con una perdita netta di 890 milioni di euro, nettamente al di sopra delle stime di consenso. A provocare l’aumento del passivo in bilancio sono state le rettifiche su Agos Ducato. A Piazza Affari il titolo è in calo del 4,66% a 1,063 euro.
La seduta odierna è caratterizzata dalle prese di beneficio sul titolo Banca Mps, che questa mattina registra un leggero calo dello 0,38% a 0,2122 euro. In mattinata i prezzi erano, però, saliti fino a 0,2187 euro, ai massimi degli ultimi dieci giorni. Ieri le azioni dell’istituto bancario di Piazza Salimbeni hanno evidenziato un progresso del 7,3%, ma contestualmente erano scese in precedenza sui minimi più bassi da quasi tre mesi a 0,1944 euro. A Siena c’è ancora grande tristezza e stupore per il suicidio di David Rossi, capo della comunicazione della banca toscana.