
L’utile operativo si è attestato a 211,6 miliardi di yen, rispetto alla perdita di 194,9 miliardi di yen dell’anno precedente, mentre i ricavi sono cresciuti del 27% a 4,87 miliardi di yen.
L’utile operativo si è attestato a 211,6 miliardi di yen, rispetto alla perdita di 194,9 miliardi di yen dell’anno precedente, mentre i ricavi sono cresciuti del 27% a 4,87 miliardi di yen.
Dow Chemical ha chiuso il Q2 2010 con un utile netto pari a 566 milioni di dollari, equivalenti a 50 centesimi di dollaro per azione.
Su base omogenea, l’aumento delle vendite è stato del 6%, calcolato cioè al netto della variazione del perimetro di consolidamento, dell’inclusione tra i ricavi da pedaggio del sovrapprezzo Anas in base alla legge 102/09 e dei proventi non ricorrenti del corrispondente periodo del 2009.
Mastercard nel secondo trimestre dell’anno ha aumentato i propri ricavi del 6,7% a quota 1,37 miliardi di dollari, mentre l’utile netto è cresciuto addirittura del 31% a quota 458 milioni di dollari, equivalenti ad un aumento di 3,49 dollari per azione.
La banca transalpina è andata ben oltre le attese degli analisti, che avevano previsto un utile pari a 690 milioni di euro.
Nel periodo in esame il fatturato ha registrato una crescita del 58% a 17,33 miliardi di dollari, anche in questo caso si tratta di un dato superiore alle attese, che avevano ipotizzato un fatturato fermo a 16,65 miliardi di dollari.
La somma contribuirà al processo di abbattimento dell’indebitamento finanziario netto che rientra nel piano di ristrutturazione avviato dal gruppo Tiscali nel 2009.
A spingere al rialzo i conti di Air Liquide nella prima metà del 2010 sono stati principalmente il taglio dei costi e l’aumento della domanda.
Il risultato è tuttavia leggermente inferiore alle stime degli analisti, che avevano previsto un utile pari a 7,22 miliardi di dollari.
Comunque, l’ottimo risultato è da attribuire soprattutto al grande calo dei crediti inesigibili.
Contestualmente alla diffusione dei risultati la società ha anche annunciato che la buona performance registrata nelle prime settimane estive permette di collocare i risultati attesi per l’esercizio 2010 nella parte alta della guidance, che prevede ricavi consolidati a 6.025 milioni e un Ebitda a 635 milioni, con investimenti per circa 250 milioni.
Il crollo dei profitti del colosso oloandese delle spedizioni è stato causato soprattutto dagli accantonamenti per 168 milioni di euro legati ad un’opera di ristrutturazione che ha come obiettivo il miglioramento dei prodotti mediante una separazione, che sarà attuata all’inizio del 2011, dei due rami Mail ed Express.
A far bene sperare per i prossimi mesi sono soprattutto gli accantonamenti per le sofferenze che si sono letteralmente dimezzati rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, attestandosi a 1,08 miliardi, il livello più basso mai registrato dal fallimento di Lehman Brothers del 2008.
I ricavi del gruppo telefonico sono stati invece pari a 15,12 miliardi di euro, in aumento del 9%.
Il primo trimestre fiscale della società è stato chiuso con un utile netto a 161 milioni di dollari, in aumento di oltre il 100%, equivalenti a 20 centesimi per azione.