
Secondo Banca Akros, dunque, per Bulgari il futuro sarà senza dubbio positivo, l’azienda romana risulta infatti immune dai problemi dei paesi che presentano rischi relativi al debito sovrano, ossia Portogallo, Irlanda, Grecia e Spagna.
Secondo Banca Akros, dunque, per Bulgari il futuro sarà senza dubbio positivo, l’azienda romana risulta infatti immune dai problemi dei paesi che presentano rischi relativi al debito sovrano, ossia Portogallo, Irlanda, Grecia e Spagna.
Nell’anno 2009 i ricavi della società lombarda sono calati di ben 10,8 punti percentuali portandosi così a chiudere il bilancio a quota 5,436 miliardi di euro. Se i ricavi sono diminuiti, l’utile netto è salito del 32,7% portandosi così a quota 173,7 milioni di euro.
Nei primi nove mesi del corrente esercizio, in particolare, la casa automobilistica ha registrato ricavi in crescita dell’11,8% a 5,2 miliardi di euro mentre non c’è stata alcuna variazione in merito alle vendite, ferme a 53.605 unità , praticamente invariate rispetto ai primi nove mesi del precedente esercizio.
Nokia, con il suo 44% a livello mondiale, detiene ancora la fetta di mercato più elevata nel settore degli smartphone, tuttavia non è da trascurare la concorrenza che arriva dall’iPhone di Apple, da BlackBerry e da tutti i nuovi dispositivi basati su Google Android che “rubano” a Symbian (il sistema operativo degli smartphone Nokia) una fetta di mercato molto importante, quella relativa ai segmenti più elevati di mercato, ossia quelli che garantiscono profitti maggiori.
Se si considera solo l’ultimo trimestre dell’esercizio i ricavi consolidati sono risultati pari a 27,1 milioni di euro, in crescita del 18,4% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
I dati sono stati diffusi da Assogestioni e evidenziano un forte aumento del deflusso soprattutto in relazione fondi azionari, salito a 1,6 miliardi dopo i 267 milioni ad aprile. Le cose vanno piuttosto male anche per i fondi liquidità , il cui flusso in uscita è stato pari a 2,4 miliardi di euro dopo i 2 miliardi di aprile mentre decisamente meno grave è stato il deflusso relativo alla raccolta netta di fondi hedge, che è passato a 55 milioni di euro in uscita contro i 130 milioni di aprile.
Uno degli obiettivi dell’azienda leader nel settore del caffè, infatti, è quello di espandere ulteriormente la propria attività , soprattutto all’estero, mediante nuove acquisizioni, un qualcosa che Lavazza è assolutamente in grado di fare grazie alla disponibilità di ben 500 milioni cash destinati allo sviluppo dell’azienda.
Pochissime settimane fa è stato approvato il bilancio 2009, chiuso con un fatturato in flessione del 9% a 1,1 miliardi mentre il margine operativo lordo è aumentato a 94 milioni dai precedenti 72 milioni, il risultato netto è invece salito a 6 milioni. Risultati considerati piuttosto buoni soprattutto alla luce del difficile contesto economico che ha caratterizzato lo scorso anno.
Lo scorso anno, nonostante la situazione economica piuttosto difficile, Decathlon è riuscita a raggiungere ricavi pari a 691 milioni, in crescita del 12,2% rispetto al 2008, e un utile di 26,6 milioni, in aumento del 19%.
Richemont ha ottenuto un calo degli utili pari al 18% a quota 603 milioni di euro nell’esercizio che si è chiuso a marzo, con il risultato operativo che è risultato in calo del 14% a quota 830 milioni.
Tra questi rientra anche Tiffany, la buona performance registrata nei giorni scorsi ha portato il management del gruppo a rivedere al rialzo le stime per l’esercizio in corso a 2,55 – 2,60 dollari per azione, contro i precedenti 2,45 – 2,50.
I dati sono stati diffusi dalla stessa azienda mediante una nota in cui viene indicato che i ricavi del canale retail sono saliti complessivamente del 36%, in questo segmento i risultati migliori sono stati registrati soprattutto in Estremo Oriente, dove la crescita è stata del 62%. Bene anche gli Stati Uniti e l’Europa, dove la crescita è stata rispettivamente del 33% e del 18%.
Il primo trimestre fiscale per Dell si è concluso con ricavi pari a 14,9 miliardi di dollari, in aumento del 21% in confronto ai 12,3 miliardi di ricavi ottenuti nello stesso periodo dell’anno scorso.
Si tratta della peggiore perdita registrata dalla compagnia aerea britannica dal 1987 ad oggi, nonostante questo il risultato finale è migliore rispetto alle attese degli analisti, che avevano invece ipotizzato un rosso di 470 milioni. In calo anche il fatturato che ha registrato una flessione dell’11% a 7,99 miliardi di sterline.