L’accordo, comprensivo anche dei permessi ai fini dell’esplorazione, è stato siglato con la OGDCL, compagnia petrolifera di Stato, in presenza delle autorità del Pakistan.
Un blocco offshore molto ampio che si estende per ben 7.500 chilometri quadrati circa nell’offshore pakistano. Chiamato “Indus Block G”, e situato in Pakistan nel bacino dell’Indo, il blocco per una quota pari al 25% sarà acquisito dalla Eni S.p.A..
A darne notizia in data odierna è stata proprio la società del cane a sei zampe quotata in Borsa a Piazza Affari nel precisare che l’accordo, comprensivo anche dei permessi ai fini dell’esplorazione, è stato siglato con la OGDCL, compagnia petrolifera di Stato, in presenza delle autorità del Pakistan.
► ENI RECUPERA LA PRODUZIONE IN LIBIA, TITOLO IN RIALZO
La quota del blocco che acquisirà Eni rappresenta un’area dove le acque sono ultraprofonde, ma dove ancora molte zone sono poco esplorate e di conseguenza potenzialmente promettenti. In ogni caso, al fine di mettere a punto la strategia di esplorazione più adeguata, Eni con un comunicato ufficiale ha fatto presente come per il blocco “Indus Block G” sia previsto uno studio multidisciplinare.
► NUOVI RIALZI PREZZO CARBURANTI
Presente in Pakistan da ben dodici anni, la società del cane a sei zampe Eni S.p.A. ad oggi nell’offshore del Paese estero possiede anche altri blocchi, in particolare il Block N con una quota del 70%, e l’Indus Block C con una quota pari al 60%. Per effetto dell’accordo annunciato oggi, Eni S.p.A. in qualità di operatore acquisisce il 25% dell’Indus Block G a fronte della rimanente quota del 75% che, per il 25% a testa, è posseduta dalla compagnia di Stato OGDCL, dalla United Energy Pakistan Limited e da PPL.
A darne notizia in data odierna è stata proprio la società del cane a sei zampe quotata in Borsa a Piazza Affari nel precisare che l’accordo, comprensivo anche dei permessi ai fini dell’esplorazione, è stato siglato con la OGDCL, compagnia petrolifera di Stato, in presenza delle autorità del Pakistan.
► ENI RECUPERA LA PRODUZIONE IN LIBIA, TITOLO IN RIALZO
La quota del blocco che acquisirà Eni rappresenta un’area dove le acque sono ultraprofonde, ma dove ancora molte zone sono poco esplorate e di conseguenza potenzialmente promettenti. In ogni caso, al fine di mettere a punto la strategia di esplorazione più adeguata, Eni con un comunicato ufficiale ha fatto presente come per il blocco “Indus Block G” sia previsto uno studio multidisciplinare.
► NUOVI RIALZI PREZZO CARBURANTI
Presente in Pakistan da ben dodici anni, la società del cane a sei zampe Eni S.p.A. ad oggi nell’offshore del Paese estero possiede anche altri blocchi, in particolare il Block N con una quota del 70%, e l’Indus Block C con una quota pari al 60%. Per effetto dell’accordo annunciato oggi, Eni S.p.A. in qualità di operatore acquisisce il 25% dell’Indus Block G a fronte della rimanente quota del 75% che, per il 25% a testa, è posseduta dalla compagnia di Stato OGDCL, dalla United Energy Pakistan Limited e da PPL.