
Terza corsia Venezia-Trieste a Impregilo

UBS ha modificato il proprio target price sul titolo portandolo a pesare 19 euro per azione anche se il proprio giudizio si è modificato da “Compra” a “Neutrale” e forse anche in previsione del progetto industriale e del bilancio del terzo trimestre 2009 in uscita settimana prossima.
Deutsche Bank ha infatti ribadito di acquistare il titolo Pirelli portando le proprie stime su un nuovo target price a 0,47 euro per azione in rialzo rispetto a quello precedente.
A partire da quest’ultima cifra ha poi preso il via un crollo inarrestabile che si è fermato solo a quota 24.000 punti, che rimane la soglia psicologica per il listino.
Come potete vedere le quotazioni sono semplici da osservare grazie anche alla possibilità di eseguire un filtro di ricerca per gli indici ETF, ETC, FTSE ed FTSE MIB. Nella tabella inoltre avrete la possibilità di filtrare la ricerca a seconda del simbolo del titolo azionario, del nome, vedere l’ordinamento dei maggiormente scambiati e la variazione maggiore.
La causa dell’evento è probabilmente la notizia pubblicata questa mattina su Milano Finanza che vedrebbe una cordata italo-libica pronta a lanciare un’opa sulla società media-editrice. Subito, grazie anche all’interrogazione da parte della Consob, l’azienda ha smentito categoricamente dichiarando che al momento non sono presenti trattative di vendita.
Ieri è stata l’occasione per fare il punto su questi titoli, alla Star Conference tenutasi a Londra al London Stock Exchange, che è per l’appunto una vetrina per questi titoli, giunta alla nona edizione.
La questione lodo Mondadori fa salire il titolo Cir, che ha segnato un balzo dell’8,21% a quota 1,56 euro per azione, la controllata Cofide ha chiuso a +6% a 0,6 euro. Mondadori +3,83% a 3,39 euro e Mediaset +0,76% a 4,63 euro.
A Milano il Ftse Mib ha ceduto l’1,74% a quota 22.652 punti mentre il Ftse All Share ha perso l’1,66% a 23.140 punti. Il titolo Fiat è stato al centro dell’attenzione ieri, si sono registrate infatti molte prese di beneficio sul titolo del Lingotto, che a fine giornata ha lasciato sul campo il 4,12% portandosi a 9,08 euro per azione.
Di Yoox avevamo già parlato un anno fa, era esattamente il 24 Settembre 2008 quando Federico Marchetti a.d. di YooX aveva dichiarato di voler sbarcare in borsa nel 2009 dopo i risultati positivi dell’anno precedente.
L’anno 2008 è stato l’anno della crisi finanziaria pertanto poteva diventare assai rischioso posizionare un nuovo titolo nella borsa italiana durante il primo semestre.
Il listino italiano ha così chiuso in calo la seduta, proprio sui minimi di giornata, a causa soprattutto dei dati macro, anche se però ci sono da sottolineare degli spunti positivi come quello messo a segno da Fiat.
Il Ftse Mib ha così ceduto lo 0,39% a quota 23.472 punti, il Ftse All Share ha lasciato sul campo lo 0,33% a 23.939 punti. Come detto erano le notizie che arrivavano dagli States a preoccupare i listini, in particolar modo il dato Usa sull’occupazione ed il Pmi di Chicago.
L’obiettivo per il 2009 era quello di vendere proprietà immobiliari per un valore compreso nell’intorno del miliardo di euro e questo potrebbe essere raggiunto anche se l’indebitamento netto stimato oscilla nell’intorno dei 430 milioni di euro con un passivo di 30 milioni di euro circa.