
Al 30 settembre 2011, ricordiamo, l’indebitamento netto industriale della casa automobilistica torinese è passato a 5,8 miliardi di euro dai 3,4 miliardi di euro registrati alla fine del mese di giugno.
Al 30 settembre 2011, ricordiamo, l’indebitamento netto industriale della casa automobilistica torinese è passato a 5,8 miliardi di euro dai 3,4 miliardi di euro registrati alla fine del mese di giugno.
L’unica azione del settore ad aver mostrato un andamento favorevole è Enel Green Power, che nel corso del suo primo anno in Borsa ha registrato un rialzo di ben quattro punti percentuali, viaggiando quindi in controtendenza rispetto ai titoli delle aziende concorrenti, che al contrario nel corso dell’ultimo anno hanno registrato un marcato calo.
Ne deriva che a seguito della pubblicazione dei dati il titolo ha registrato un forte rialzo portando gli analisti a migliorare il proprio giudizio sulla quotazione Eni.
Le stime complessive sui dividendi 2012, relativi all’esercizio 2011, del comparto bancario sono state tagliate del 68% circa. Tagli sono inoltre stati effettuati sui dividendi dei singoli istituti di credito.
Ebbene, come si può intuire dall’andamento del titolo, il risultato del test non è stato positivo. Secondo L’Eba, infatti, per poter rientrare nei nuovi parametri Banco Popolare necessita di un capitale aggiuntivo di ammontare pari a 2,8 miliardi di euro, oppure a 1,8 miliardi se si ipotizza la conversione del bond soft mandatory.
L’utile netto ha registrato un incremento del 9,2% a 663 milioni di euro, mentre l’indebitamento finanziario netto al 30 settembre 2011 ha registrato un incremento rispetto ai 3,32 miliardi di euro registrati alla fine del 2010.
Il margine operativo è risultato pari a 100,7 milioni di euro, in diminuzione rispetto ai 130,8 milioni realizzati nel corso dei primi nove mesi del 2010, con una percentuale del margine sul fatturato che è calata al 4,8% contro il 6,3% dei primi nove mesi del precedente esercizio. In flessione anche l’utile, che si è attestato a 47,0 milioni contro i 67,8 milioni dello stesso periodo del 2010.
I ricavi si sono attestati a 79,5 miliardi di euro, in aumento del 12,9% rispetto ai 70,4 miliardi registrati nello stesso periodo dello scorso anno, mentre il risultato operativo adjusted è aumentato del 9,2% a 13,72 miliardi di euro. A 30 settembre l’indebitamento netto di Eni è risultato pari a circa 28,3 miliardi di euro, ossia in aumento rispetto ai 26,1 miliardi registrati ad inizio anno.
La decisione della banca tedesca di rivedere il prezzo obiettivo su Unipol è stata presa alla luce della convinzione che sui risultati della compagnia assicurativa abbiano influito negativamente la difficile situazione dei mercati finanziari, l’aumento dell’Irap e alcuni accantonamenti del settore bancario.
I ricavi hanno registrato un incremento del 18,1% a 588,9 milioni, l’Ebitda è risultato in crescita del 48,5% a 89,9 milioni, mentre l’Ebit ha segnato un incremento del 53,1% a 58,4 milioni.
Ad influire positivamente sull’andamento del titolo è stato soprattutto il giudizio positivo arrivato da due importanti banche d’affari a pochi giorni dalla pubblicazione dei dati trimestrali.
Il risultato operativo è cresciuto del 4,1% da 123,85 milioni a 128,9 milioni di euro, con una marginalità che si è attestata al 22,2%, mentre l’utile netto è risultato pari a 92 milioni di euro, ossia in crescita del 5,8% rispetto agli 87 milioni registrati nel corso dei primi nove mesi del 2010.