Conversione azioni Fiat risparmio e privilegiate in ordinarie

by Redazione Commenta

In questo modo si potranno andare ad eliminare dalla negoziazione sul mercato titoli che non solo rispetto alle azioni ordinarie hanno fatto registrare dei volumi alquanto limitati, ma anche i prezzi di mercato più bassi.

Semplificare la governance societaria e, nello stesso tempo, andare a ridurre quella che è la complessità della struttura del capitale sociale. Con questi due principali obiettivi il Gruppo Fiat S.p.A., a seguito di una delibera approvata ieri dal Consiglio di Amministrazione della multinazionale torinese, intende convertire in azioni ordinarie Fiat S.p.A. sia le azioni privilegiate, sia quelle a risparmio.

In merito a tale decisione la società ha messo in risalto come in questo modo si potranno andare ad eliminare dalla negoziazione sul mercato titoli che non solo rispetto alle azioni ordinarie hanno fatto registrare dei volumi alquanto limitati, ma anche i prezzi di mercato si sono attestati su livelli sostanzialmente più bassi rispetto a quelli delle Fiat ordinarie.



PREVISIONI FIAT E FIAT INDUSTRIAL TERZO TRIMESTRE 2011

Per quel che riguarda il rapporto di concambio legato alla conversione delle azioni, a fronte della possibilità di esercitare il diritto di recesso, la società propone 0,875 azioni Fiat ordinarie per ciascun titolo Fiat a risparmio, e 0,850 azioni ordinarie per ogni azione Fiat privilegiata. A fronte dell’esercizio della conversione, le azioni ordinarie emesse ed assegnate avranno come godimento la data dell’1 gennaio del 2012.

TITOLO FIAT BOCCIATO DA MOODY’S

Questo perché ora le due proposte di conversione dovranno essere approvate sia da parte delle assemblee speciali degli azionisti di risparmio e privilegiati, sia dall’Assemblea degli Azionisti Fiat S.p.A., per la parte straordinaria, che si riunirà per l’approvazione del Bilancio al 31 dicembre del 2011. Previa approvazione, a conclusione della conversione il Gruppo Fiat S.p.A. prevede vantaggi per tutti gli azionisti a fronte di una decisione che, secondo quanto messo in risalto dall’Ad Marchionne, viene incontro anche a quelle che sono le aspettative dei mercati.

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