In attesa della presentazione del piano industriale al 2015, che sarrà presentato oggi, il titolo A2A continua a mostrare un andamento altalenante in borsa restando non molto lontano dai minimi storici
In attesa della presentazione del piano industriale al 2015, che sarrà presentato oggi, il titolo A2A continua a mostrare un andamento altalenante in borsa restando non molto lontano dai minimi storici, toccati lo scorso 25 luglio a 0,2861 euro. Ieri le azioni della utility lombarda hanno chiuso con un calo minimo dello 0,03% a 0,3838 euro. Il primo novembre il titolo aveva aggiornato un nuovo minimo a due mesi a 0,3615 euro. Gli investitori, però, potrebbero iniziare a scommettere su futuri rialzi del titolo in scia alla volontà della società di ridurre il debito.
Il broker milanese Equita Sim ritiene che il prezzo obiettivo di A2A sia 0,5 euro, ovvero il 30% in più rispetto ai valori di chiusura di ieri. La riduzione dell’indebitamento finanziario netto sarà il perno centrale del piano strategico del gruppo. L’operazione dovrebbe essere attuata attraverso il controllo degli investimenti (capex) e alccune dismissioni di asset non strategici, come quote di minoranza detenute in società attive nel trattamento dei rifiuti.
Il tasso composto annuo medio di crescita (cagr) dell’ebitda viene stimato al 4,5% a 1.122 milioni di euro, che però diventa piatto se si esclude il contributo di Edipower. Dalle attività della power generation arriva invece un contributo del 35% all’ebitda, ma c’è una sovraccapacità notevole e il governo vuole abbassare i prezzi energetici fino a farli allineare alla media europea.
Le attività non regolate del gruppo valgono il 65% dell’ebitda. Partendo da questi dati, Equita Sim ritiene che nel 2012 il rapporto debito/ebitda calerà a 3,4 volte da 4,2 volte. Il dividendo atteso è pari a 2,8 centesimi di euro. Ai valori correnti di borsa, il titolo A2A tratta a un p/e di 7,7 volte e ad un Ev/evbitda di 4,7 volte, per cui agli occhi degli esperti di Equita Sim appare molto conveniente.