Ieri l’euro è sceso nel pomeriggio fino a quota 1,3199 dollari, toccando i valori più bassi dal 21 settembre scorso, salvo poi recuperare fino a quota 1,3250 circa.
Nella giornata di ieri la Banca Centrale Europea aveva fissato il cambio euro/dollaro a quota 1,3225, mentre giovedì a 1,3321, però gli investitori nel frattempo continuano a essere molto preoccupati, soprattutto a causa della crisi del debito sovrano.
Come scritto dal Financial Times Deutschland, ma poi subito smentito da Josè Manuel Barroso, la Banca Centrale Europea ma anche tutti i paesi dell’Eurozona avrebbero esercitato pressioni sul Portogallo affinché arrivasse a chiedere i fondi salva-stati, come ha fatto l’Irlanda.
A complicare le cose ci ha pensato anche la situazione del mercato obbligazionario , che è peggiorata leggermente, inoltre sono saliti i rendimenti dei titolo di stato del Portogallo, dell’Italia, dell’Irlanda e della Spagna.
Infine, hanno toccato un nuovo massimo storico i credit default swaps sul debito sovrano spagnolo.