Bilancio BNP Paribas ottobre dicembre 2010

BNP Paribas ha presentato i risultati di bilancio del quarto trimestre 2010, concluso con un utile netto in crescita del 14% a quota 1,55 miliardi di euro, contro le previsioni degli analisti che erano di 1,71 miliardi in media.

La banca francese, la prima del paese, ha potuto beneficiare nel trimestre dell’aumento dei ricavi della divisione investment banking e della ripresa delle sue attività retail negli Usa.

Bilancio Barclays gennaio dicembre 2010

Barclays ha comunicato di aver archiviato il 2010 con un utile prima delle tasse in crescita del 32% a 6,1 miliardi di sterline, un risultato superiore ai 5,7 miliardi di sterline previsti in media dagli analisti. A contribuire in maniera positiva sul risultato è stato il forte calo delle perdite sui crediti registrato nel corso dello scorso anno, in particolare le svalutazioni hanno registrato un calo del 39% a 5,67 miliardi.

Nel periodo compreso tra gennaio e dicembre 2010 i ricavi sono cresciuti dell’8% a 31,4 miliardi mentre il Core Tier 1 si è attestato al 10,8% contro il 10,0% del 2009. A fronte dei risultati realizzati nel 2010, Barclays ha annunciato un aumento del dividendo da 2,5 a 5,5 pounds per azione.

Banche online più convenienti

Riuscire a ridurre i costi del conto corrente potrebbe rivelarsi un’impresa più semplice di quanto si possa pensare, soprattutto grazie ai risultati dell’indagine pubblicata su CorrierEconomia e che individua quali sono le banche che offrono i conti correnti più economici.

Se si ha sufficiente dimestichezza con internet la soluzione migliore è quella di puntare alle banche online, senza dubbio le più economiche. Secondo l’analisi condotta da CorrierEconomia e che ha preso in considerazione le sei maggiori banche che operano online (Fineco, IwBank, Che Banca!, Ing, WeBank e Barclays), il costo medio annuo di un conto corrente online è di soli 11,05 euro.

Dividendo Credit Suisse 2010

Credit Suisse ha archiviato il quarto trimestre 2010 con risultati piuttosto deludenti. La banca svizzera, infatti, durante lo scorso anno ha realizzato un utile in crescita del 6% a 841 milioni di franchi svizzeri, mentre gli analisti avevano previsto in media un utile pari a 928 milioni di franchi svizzeri.

Ad incidere in maniera negativa sull’utile sono state soprattutto le svalutazioni legate al fair value sul capitale di terzi per 146 milioni, oltre alle perdite sempre legate al fair value su cross currency swap esistenti sul debito a lungo termine.

Titolo Unicredit in rialzo dopo promozione Fitch

All’indomani della promozione arrivata da Fitch, Unicredit segna poco dopo le 10:30 un rialzo del 2,44% a 1,89 euro sovraperformando il mercato.

Ieri, infatti, l’agenzia di rating ha rivisto al rialzo il rating individuale della banca portandolo a B/C da C, ha rivisto l’outlook da negativo a stabile a ha confermato il rating a lungo termine ad A. La valutazione positiva ha a sua volta portato ad un miglioramento della valutazione relativa ai selezionati strumenti ibridi di capitale a BBB+ da BBB.

Mediobanca sempre più internazionale

Sin dall’inizio il fondatore Enrico Cuccia ha creato una rete di partecipazioni estere, tuttavia è sempre stato molto attento a non dare a Mediobanca stabili basi estere.

Da quando il testimone è passato ad Alberto Nagel, tuttavia, si è verificata un’inversione di tendenza in forza della quale sono state progressivamente rafforzate le sedi all’estero, prima a Parigi e poi a Francoforte, Madrid e Londra. A riguardo l’ultimo passo compiuto dalla banca è stato l’ulteriore rafforzamento della sede di Francoforte con tre acquisti da Rothschild: Adam Bolek, Steffen Geisler e Jens Krane.

CoCo Bond – Contingent Convertible Bond

Tra le nuove regole di Basilea 3 figurano i cosiddetti CoCo Bond (Contingent Convertible Bond), ossia emissioni che andranno a sostituire le obbligazioni bancarie a seguito di un meccanismo di conversione automatica in azioni qualora il patrimonio dovesse scendere al di sotto di una determinata soglia.

In questo modo, dunque, nel caso in cui le perdite di bilancio dovessero superare una determinata soglia, il capitale bancario si andrebbe a rafforzare automaticamente, evitando la necessità di nuovi salvataggi pubblici.

Previsioni settore bancario italiano Morgan Stanley

Morgan Stanley ha avviato la copertura sul titolo Ubi Banca fissando un rating “underweight” e un prezzo obiettivo a 7,80 euro, ossia superiore dello 0,14% rispetto alla quotazione attuale.

Contestualmente all’avvio della copertura su Ubi Banca, Morgan Stanley ha tagliato le stime Eps 2011-2012 delle banche italiane dell’8% circa, in quanto ritiene che l’avvicinarsi di una soluzione alla crisi del debito sovrano abbia contribuito a spingere al rialzo le relative quotazioni ma allo stesso tempo è evidente la persistenza del rischio sugli utili alla luce degli elevati costi dei finanziamenti.

Bilancio Banca Leonardo gennaio dicembre 2010

Il Consiglio di amministrazione di Banca Leonardo ha esaminato i dati preliminari relativi al 2010, chiuso con ricavi netti in crescita del 9% a 192 milioni di euro. I ricavi generati, in particolare, sono stati realizzati per il 41% in Italia e per il 59% nel resto d’Europa. Di vitale importanza a riguardo sono state le commissioni, che rappresentano complessivamente il 73% dei ricavi totali.

Nel corso dello scorso anno la banca ha realizzato un risultato netto positivo per circa 44 milioni rispetto a 26 milioni del 2009, in crescita del 70% circa rispetto al 2009.

Modifica norme anti-usura, la proposta arriva dall’Abi

Potrebbe sembrare un paradosso ma, almeno stando alla spiegazione fornita dagli addetti ai lavori, l’adeguamento delle norme anti-usura proposto dall’Abi favorisce soprattutto le famiglie e le imprese.

Secondo quanto riportato da Il Sole 24 Ore, infatti, l’Associazione bancaria italiana è convinta che la normativa attuale in merito all’usura danneggia soprattutto l’accesso al credito da parte della clientela in quanto il rischio è che per le banche non risulti conveniente erogare prestiti in forza di una soglia estremamente bassa e di un costo della provvista eccessivamente elevato.

Trimestrale Goldman Sachs ottobre dicembre 2010

Goldman Sachs ha archiviato il quarto trimestre 2010 con un utile netto in calo del 53% a 2,23 miliardi di dollari, contro i 4,79 miliardi di dollari registrati nello stesso periodo del 2009.

Il calo è stato ricondotto in larga parte alla performance negativa realizzata nel settore del trading a tasso fisso, che al contrario nel 2009 aveva prodotto risultati entusiasmanti. Nel quarto trimestre, in particolare, le entrate derivanti dal trading a tasso fisso sono calate a 1,64 miliardi di dollari, inferiori del 39% rispetto a quelle realizzate nel precedente trimestre.

Trimestrale Citigroup ottobre dicembre 2010

Citigroup ha chiuso il quarto trimestre 2010 con risultati inferiori alle attese degli analisti. La banca statunitense ha infatti annunciato di aver chiuso l’ultimo trimestre dell’anno con un utile pari a 1,3 miliardi di dollari, ovvero 0,04 dollari per azione contro gli 0,08 dollari per azione previsti dagli analisti.

I ricavi sono aumentati a 18,6 miliardi di dollari, anche in questo caso un dato inferiore rispetto alle previsioni, che stimavano invece ricavi per 20,45 miliardi.