Rischi delle misure a sostegno dell’euro

Mentre continua il dibattitto su quali sono le cause che hanno portato la moneta unica europea ad un progressivo calo nei confronti del dollaro, i ministri finanziari dell’Unione europea hanno deciso di comune accordo di varare un pacchetto da 750 miliardi per evitare che l’euro risenta ulteriormente della crisi che sta colpendo la Grecia e che rischia di contagiare anche altri paesi europei.

La misura decisa a Bruxelles ha ottenuto il consenso di molti, era infatti ovvio aspettarsi che i vertici finanziari adottassero misure ritenute idonee a frenare la corsa al ribasso dell’euro, tuttavia tra gli economisti è sorto il dubbio che questa misura possa essere addirittura controproducente per la moneta europea.

Crisi Grecia prima tranche di aiuti da 20 miliardi

Ieri è stata erogata la prima tranche di aiuti alla Grecia, 20 miliardi di euro, dei quali 14,5 sono la quota dell’Unione Europea e 5,5 arrivano dal Fondo monetario internazionale.

Questa mossa permette così ad Atene di far fronte al pagamento del bond decennale da 8,5 miliardi di euro in scadenza proprio nella giornata di oggi.

Crisi euro scatenata dai fondi americani?

A fine febbraio aveva fatto parecchio discutere l’indiscrezione pubblicata dal Wall Street Journal, secondo cui i dirigenti di alcuni tra i più importanti fondi di investimento americani si erano riuniti per una cena presso un noto ristorante di Manhattan, durante la quale si erano mostrati tutti concordi nel ritenere che la crisi greca avrebbe portato ad un progressivo declino della moneta unica europea.

Una convizione questa che oggi non è più oggetto di un’indiscrezione di stampa, bensì una questione concreta di cui si parla apertamente sia in televisione che sui giornali.

Ecofin piano di aiuti per l’Europa

Si è conclusa la riunione straordinaria dell’Ecofin, e si è giunti ad un accordo su un piano di aiuti europei, per 500 miliardi di euro, ai quali dovrà essere aggiunta una cifra non meglio precisata del Fondo monetario internazionale, che potrebbe arrivare fino a 220 miliardi di euro.

Come precisato l’accordo prevede che 60 miliardi saranno messi a disposizione dalla Commissione Ue e 440 dagli Stati membri.

Aiuti dell’Italia alla Grecia

E’ stato varato dal Governo italiano il decreto legge per aiutare a salvaguardare la stabilità finanziaria dell’Unione Europea, con gli aiuti alla Grecia.

L’impegno del nostro paese prevede aiuti per 14,8 miliardi di euro in tre anni, con una prima tranche da 5,6 milioni, cioè poco più dei 5,5 milioni di cui si parlava nei giorni scorsi.

L’Italia metterà a disposizione del paese ellenico questi aiuti sotto forma di anticipazioni di Tesoreria ed emissioni, senza alcun impatto sui conti pubblici.

Sistemi bancari europei a rischio per crisi Grecia

Il tanto temuto effetto domino della crisi greca sembra possa trasformarsi in realtà, ad ipotizzarlo è Moody’s che vede un possibile contagio a danno dei sistemi bancari di alcuni paesi europei, in primis Portogallo, Spagna, Italia, Irlanda e Gran Bretagna.

Secondo l’agenzia di rating, in particolare, il rischio di contagio riguarda tutti quei sistemi bancari suscettibili di essere influenzati dai timori di mercato per possibili abbassamenti del rating sovrano, gli stessi sistemi bancari che prima di subire questo tipo di pressione si sono trovati a dover contrastare il problema delle bolle sui prezzi e quello dell’esposizione ai prodotti finanziari strutturati. Una tipologia di sistema bancario che si ritrova soprattutto in Spagna, Portogallo e, in un misura inferiore, anche in Italia.

Piano aiuti Grecia approvato dalla Germania

Nel piano di aiuti alla Grecia da parte dell’Unione Europea, un ruolo fondamentale lo gioca la Germania.

Ieri mattina la Bce ha deciso di sospendere la soglia minima del rating sui titoli di stato greci per permettere che questi possano esser accettati come collaterali nelle operazioni di rifinanziamento presso l’istituto centrale.

Come annunciato ufficialmente la sospensione ha durata non definita e verrà applicata a tutti gli strumenti di debito emessi o garantiti dal Governo greco.

Crisi Grecia aiuti eurogruppo

E’ arrivato dall’eurogruppo il via libera all’unanimità per il piano di aiuti economici in favore della Grecia, attanagliata ormai da settimane dalla crisi.

Il piano prevede aiuti alla Grecia per 110 miliardi di euro, ed è stato approvato a Bruxelles, dove erano riuniti i ministri dell’economia dei Paesi della zona euro.

In precedenza era arrivato l’ok da parte della Commissione Ue e del consiglio dei governatori della Banca centrale europea, i quali avevano dato il proprio sostegno al programma di salvataggio.

Fuori la Grecia dall’Euro?

Da quando è stata costituita l’Europa dell’Euro l’ipotesi che uno degli stati membri potesse ad un certo punto, di fronte alle ripetute violazioni dei patti e delle regole, venire espulso è sempre stata più una proiezione nel futuro che non una vera e propria sanzione prevista. Oggi tale ipotesi non è però solo nel quadro delle possibilità remote ma un’iniziativa che la comunità europea potrebbe/dovrebbe adottare.

Imprenditoria straniera in crescita in Italia

Le imprese e l’economia generale nei paesi industrializzati sono in forte crisi, ed ancora è lontana la fine del tunnel che in questo ultimo biennio ha creato molti problemi soprattutto alla piccola e media impresa ed ai lavoratori. Ma c’è, anche se non enfatizzato e largamente trascurato, un ramo di impresa che invece risulta in forte crescita, quello dell’imprenditoria straniera.

La Grecia in crisi favorisce i paesi europei esportatori?

Il Sole24ore riporta oggi in prima pagina come la Grecia stia facendo sempre più difficoltà a rialzarsi dalla tremenda crisi che l’attanaglia già da qualche tempo.
E’ di queste ore la notizia che Moody’s, la massima autorità su ricerche finanziarie e di analisi sulla situazione economica sia di aziende che di organismi statali, ha ulteriormente declassato il rating del paese mediterraneo, probabilmente a causa di una sfiducia non solo nelle capacità di ripresa della nazione, ma anche degli aiuti che il Fondo Monetario Internazionale e l’Europa potrebbero erogare nei prossimi mesi.

John Elkann presidente di FIAT

John Elkann, come da lungo tempo si prevedeva è il nuovo presidente del gruppo FIAT. Lo ha annunciato ieri pomeriggio il consiglio di amministrazione dell’azienda torinese durante una conferenza stampa improvvisata.
Erano presenti i massimi vertici attuali della FIAT, il presidente uscente, Luca Cordero di Montezemolo, l’amministratore delegato del gruppo Sergio Marchionne ed il nuovo presidente, John Elkann, che a 34 anni diventa quindi il responsabile di una delle più prestigiose aziende italiane.

Anche James Bond travolto dalla crisi finanziaria

La crisi finanziaria non ha colpito solo il sistema finanziario e le maggiori aziende produttrici al mondo, ma anche un settore, quello della cinematografia che sembrava inattaccabile dagli alti e bassi dell’economia mondiale. Ed invece non è così, ed i recenti tracolli finanziari hanno coinvolto anche la MGM, una delle più note ed importanti industrie dello spettacolo cinematografico ad Hollywood. La conseguenza più evidente è la notizia, rimbalzata in queste ore sui quotidiani e sulla rete che l’ultimo film di James Bond, il 23esimo della serie con il celebre agente segreto, con il ruolo di protagonista affidato a James Craig è stato sospeso, per ora a tempo indeterminato.

Multa salata alla Toyota negli Stati Uniti

Il Sole24ore riporta che la Toyota, che negli scorsi mesi aveva dovuto ritirare dal mercato ben 8 milioni di vetture per dei problemi all’acceleratore, è di nuovo costretta a ritirare dal mercato almeno altre 34 mila vetture a causa di un malfunzionamento della centralina elettronica.

Il difetto, segnalato negli Stati Uniti da una rivista di consumatori, ha inoltre costretto l’azienda giapponese a dover sborsare una multa di ben 16,4 milioni di dollari in seguito ad un accordo con il governo americano.