
Sugli 8 mesi fino ad agosto il calo è del 2,48% a 1.386.863 unità . Il gruppo Fiat, che ci riguarda da vicino, ha segnato un calo del 26,4% a 21.065 unità , aumentando comunque la propria quota di mercato, dal 29,1% precedente a 30,65%.
Sugli 8 mesi fino ad agosto il calo è del 2,48% a 1.386.863 unità . Il gruppo Fiat, che ci riguarda da vicino, ha segnato un calo del 26,4% a 21.065 unità , aumentando comunque la propria quota di mercato, dal 29,1% precedente a 30,65%.
I motivi principali per questo probabile declassamento sono le difficoltà causate dall’aggiustamento di bilancio in seguito alla crisi economica mondiale.
La Fed, per bocca di Ben Bernanke, ha anche affermato come la ripresa economica possa essere più lenta del previsto, soprattutto negli Stati Uniti.
Adesso la Fed prevede una crescita del PIL per l’anno in corso compresa tra il 3% ed il 3,5%, contro le precedenti previsioni di una crescita tra il 3,2% ed il 3,7%.
Nessuna tassazione alle banche, come invece era stato auspicato da molti, ma solamente l’obiettivo di dimezzare i deficit entro il 2013, con ogni nazione che potrà poi decidere in autonomia come muoversi per raggiungere il target.
Il problema principale, secondo Malaguti, è stato un annuncio eccessivamente anticipato della misura del governo, la maggior parte delle persone, infatti, ha sospeso gli acquisti bloccando il mercato per diversi mesi.
Bernanke è stato abbastanza rassicurante nei confronti dell’economia degli States, portando beneficio anche ai mercati che hanno segnato notevoli rialzi dopo il suo discorso.
Bernanke ha anche parlato della commissione bilancio della Camera, affermando che la ripresa americana appare su un solido percorso di recupero, anche se potrebbero volerci anni prima che il mercato del lavoro riesca a recuperare gli 8,5 milioni di posti persi durante la crisi.
A preoccupare inoltre per le sorti dell’Ungheria ci sono anche i debiti verso l’estero.
Nel piano sono previste aliquota unica del 16% sulla tassazione dei redditi familiari, imposta temporanea sulle banche, riduzione del 15% dei finanziamenti pubblici ai partiti e divieto di mutui sottoposti a fluttuazioni dei tassi di cambio.
Secondo i dati provvisori diffusi da Anfia e Unrae dall’inizio dell’anno i veicoli commerciali a marchio Fiat consegnati sono stati circa 39.196, in aumento del 30,25% rispetto allo scorso anno, mentre la quota di mercato si è attestata al 45,07%, contro il 40,17% dei primi 5 mesi del 2009.
A pesare sono soprattutto le paure di un contagio della crisi del debito dell’area euro anche ai Paesi al di fuori della moneta unica.
Come affermato dall’amministratore delegato di Psa Peugeot Citroen, Philippe Varin, seppure la partnership prosegua alla grande, non ci sono motivi validi per uno scambio di partecipazioni di qui a breve.
Come detto alla stampa da Franz, tanti governi, come quelli di Gran Bretagna, Spagna, Austria e Polonia hanno tutelato i posti di lavoro dei loro paesi, ma nei confronti della Germania sembra esserci tanta indifferenza.
Secondo Trichet l’euro è ancora una moneta credibile, nonostante i ribassi continui che hanno portato ad una grossa svalutazione la moneta unica nei confronti di dollaro e sterlina.