Oggi si aspetta il Zew Economic Sentiment

La chiusura dei mercati finanziari negli Usa per il President Day ha reso la giornata di ieri priva di significativi movimenti. La maggior parte dei cross è rimasta pressoché invariata come era preventivabile e la giornata si è resa particolarmente interessante per chi ha voluto sfruttare la bassa volatilità riuscendo ad operare su piccoli movimenti.

L’unico dato di rilievo è stato quello pubblicato nella notte di ieri relativamente al Pil Giapponese che nel terzo trimestre ha segnalato una discesa più grave del previsto calando di oltre il 12% e aumentando l’avversione al rischio e facendo segnare dei pesanti cali sul mercato azionario sia nelle borse Asiatiche sia nelle borse Europee.

Tim e Vodafone multate dall’Antitrust

Tempi duri per Vodafone e Tim che dovranno pagare una multa di ben 500.000 euro per aver modificato unilateralmente i propri piani tariffari senza prendersi la briga di avvertire adeguatamente i propri utenti, ignari delle nuove tariffe e di numerose altre informazioni come le modalità di rimborso del credito residuo inutilizzato e le modalità relative alla portabilità del numero.

La mossa scorretta delle due compagnie telefoniche, secondo le stime degli esperti, avrebbe fruttato in un anno dai 40 agli 80 euro per singolo utente, una cifra che se moltiplicata per il numero di persone coinvolte assume proporzioni molto elevate.

Eni chiede aiuto a Berlusconi

Presidente dell\'Eni durante una conferenza

Paolo Sacroni, amministratore delegato Eni, ha invocato un immediato aiuto del governo mediate una lettera indirizzata al presidente del consiglio Silvio Berlusconi, in cui ha spiegato che la Commissione Europea ha preteso un impegno a dismettere il gasdotto Tag.

Sacroni, nelle lettera ha più volte sottolineato che tale gasdotto è di vitale importanza poichè è attraverso di esso che il gas arriva dalla Russia attraverso il confine di Tarvisio.

La decisione della Commissione Europea, in realtà, è frutto di una indagine intrapresa dalla stessa nel corso del 2006 in relazione ai gasdotti Tag, Tenp e Transitgas. A seguito di questa indagine era in corso tra la Commissione e l’Eni una trattativa che, alla fine, si è conclusa nella suddetta decisione della Commissione relativa al gasdotto Tag.

Il governo USA assisterà i proprietari di case

barak obama pensieroso

Il dollaro dopo essersi rafforzato nel corso di tutta la giornata ha sofferto del grande rimbalzo del mercato azionario dopo che il Governo Usa ha dichiarato che avrebbe assistito i proprietari di immobili in difficoltà. Rimangono gravi dubbi sulla risoluzione di questa crisi e gli operatori di mercato si interrogano quando verranno prese misure in grado di dare una svolta a questa situazione e se saranno veramente efficaci.

Per la fine di questa settimana ci attendiamo grandi movimenti specialmente in vista della approvazione definitiva da parte del Senato e della Camera che potrebbe spingere il mercato azionario in alto e quindi pesare sulle quotazioni di dollaro e YEN.

Toyota modifica per la terza volta le sue previsioni

La crisi economica non accenna a dare tregua al settore automobilistico che resta indubbiamente il più colpito. L’ultima notizia riguarda Toyota che, continuando a registrare costanti perdite, ha ulteriormente abbassato le sue stime.

Toyota, in realtà, ha traformato le sue previsioni di profitto in previsioni di perdite. La casa giapponese, infatti, aveva iniziato l’anno fiscale prevedendo di vendere 8,87 milioni di veicoli per la fine di Marzo. Durante il mese di Novembre, dopo aver registrato forti pedite e aver annunciato ulteriori tagli in Nord America e Giappone, ha ridotto il suo obiettivo a quasi 1 milione di veicoli. Ora, invece, per la fine di Marzo Toyota prevede di registrare una perdita di 450 miliardi di yen.

Carlo De Benedetti lascia la presidenza delle sue società

Carlo De Benedetti durante un conferenza stampa ha annunciato la sua decisione di lasciare la presidenza delle tre società da lui stesso fondate, Cir, Cofide e L’Espresso, dopo ben 50 anni di onorata carriera.

De Benedetti ha spiegato che la decisione è dettata esclusivamente dalla sua età. Alla soglia dei 75 anni, ha spiegato, è assolutamente necessario avere il coraggio di rendersi conto che l’età avanzata ha il suo peso nella vita di tutti i giorni, soprattutto sotto l’aspetto lavorativo.

Ripristinate definitivamente le forniture di gas per l’Europa

La questione gas sembra essere giunta definitivamente a termine. Sono riprese stamattina presto, infatti, le forniture di gas russo destinate all’Europa e in transito attraverso l’Ucraina.

La questione, tuttavia, ha trovato definitiva risoluzione durante la giornata di ieri, nel corso della quale Russia e Ucraina hanno accontentato le ripettive pretese firmando un contratto di dieci anni per la fornitura di gas russo a Kiev. L’accordo è stato sottoscritto da Putin e da Yulia Tymoshenko, con tanto di cerimonia ripresa dalle telecamere delle principali emittenti televisive.

L’emergenza gas non è ancora risolta

La questione gas, che ieri sembrava definitivamente risolta, sta iniziando a preoccupare notevolmente non solo i vari capi di stato dei paesi coinvolti ma anche le famiglie, seriamente preoccupate che questa crisi non solo faccia aumentare la loro bolletta ma possa anche mettere a rischio la loro salute in questo periodo di grande freddo.

La Russia, dopo che l’Ucraina aveva accettato di rifirmare l’accordo senza alcuna clausola, aveva riaperto i rubinetti del gas, ripristinando le forniture dirette in Europa e in transito attraverso l’Ucraina. L’Unione Europea, tuttavia, ha comunicato che i paesi che hanno urgente bisogno di gas non hanno ricevuto ancora niente e stanno continuando ad attingere dalle loro scorte.

L’Ucraina firma un nuovo accordo senza clausole

Stamane Gazprom ha reso noto che il suo direttore generale si recherà a Bruxelles per discutere i dettagli relativi alla ripresa delle forniture di gas provenienti dalla Russia e dirette in Europa attraverso l’Ucraina.

La decisione è stata presa questa mattina a Kiev, solo dopo che l’Ucraina ha accettato di firmare un nuovo accordo, senza alcuna condizione. La Russia, infatti, aveva dichiarato di non poter riattivare le esportazioni di gas poichè l’Ucraina aveva aggiunto, nel precedente accordo, delle clausole inaccettabili dalla Russia.

Gas: l’Ucraina acconsente all’invio di osservatori

Dopo l’interruzione delle forniture di gas avvenuta un paio di giorni fà, l’accordo tra Mosca e Kiev appare molto vicino soprattutto dopo che premier russo Vladimir Putin ha accettato l’invio di osservatori indipendenti in tutti i siti rilevanti, al fine di monitorare tutte le forniture di gas dirette veso l’Unione Europea attraverso l’Ucraina.

Questa commissione addetta al monitoraggio pare che sarà composta da ben 12 osservatori europei che avranno il compito sorvegliare il transito del gas russo verso l’Europa, in base a quelli che sono gli accordi raggiunti. A questi, poi, si aggiungeranno rappresentanti della compagnia russa Gazprom, della compagnia ucraina Naftogaz e di aziende europee.

Interrotte le esportazioni di gas verso l’Europa

Alle 07:44 di stamane sono state interrotte le esportazioni di gas provenienti dalla Russia, attraverso l’Ucraina, e dirette in Europa. Un portavoce di Naftogaz ha riferito all’agenzia Afp che la Russia ha interrotto tutti i rifornimenti lasciando l’Europa senza gas. Viktor Yushchenko, presidente ucraino, ha chiesto a Dmitry Medvedev di ripristinare “immediatamente” le forniture di gas all’Europa. Yuschenko, inoltre, ha inviato una lettera sia a Medvedev che al presidente della Commissione Europea Jose Manuel Barroso.

L’Unione Europea dipende dalla Russia per circa un quarto del totale delle forniture di gas, circa l’80% della quale arriva attraverso l’Ucraina.

800 mila famiglie con 500 Euro di budget per le spese

800mila clienti circa, durante questi Week-End, sono in cerca degli sconti appena iniziati e spenderanno circa 500 Euro a famiglia.

Ieri è stato il giorno “ufficiale” per l’apertura della stazione dei saldi. Quest’anno gli sconti sono superiore agli anni precedenti: si parte dal 40% fino anche al 60% di sconto applicato in moltissimi negozi in tutta Italia.

3 milioni di precari in Italia

In Italia ci sono il 16,9% in più di precari di 5 anni fa, lo rileva la Cgia di Mestre. A Settembre 2008 erano 2.812.700.

Il 33% di questi precari, ovvero 940.400 , si trova nel Sud dell’Italia. Nel Centro sono 606.000, il 21,5%, mentre al Nord 573.700.

Arrivano i saldi in Italia

Dal 3 Gennaio arriveranno finalmente i saldi in Italia, Sardegna esclusa, dove lì invece arriveranno solamente l’8 Gennaio.

In molti negozi sono già stati avviati gli sconti, ma affinchè questa pratica sia effettiva in tutta Italia bisognerà aspettare fino a domani.