
Un concetto questo che il premier ha più volte ribadito anche nelle settimane precedenti ma che ora, alla luce del successo del vertice ospitato dall’Italia, appare senza dubbio più convincente.
Il G8, ha spiegato Berlusconi, ha prodotto molti risultati positivi tra i quali spicca senza dubbio la fiducia e la speranza dei cittadini nei confronti della crisi, una fiducia che deriva soprattutto dal fatto che allo stato dei fatti attuale non si intravedono elementi capaci di aggravare la situazione.
Berlusconi, tuttavia, si è detto preoccupato per un possibile ritorno della speculazione, soprattutto per quanto riguarda il prezzo del petrolio. Sulla questione, ha spiegato il premier, si è discusso anche nel corso del vertice e tutti i partecipanti hanno espresso il loro disappunto verso la ripresa delle speculazioni a livello internazionale.
Durante il G8 dell’Aquila, infatti, si è deciso di dare mandato agli organismi internazionali preposti di stabilire come intervenire sugli edge fund, soprattutto per quanto riguarda il prezzo del petrolio, del ferro, della soia, del grano e del riso.
Ed è proprio in questa direzione, quindi, che si deve agire perchè, ha affermato Berlusconi, l’economia non può essere governata su base nazionale ma è necessario che vi siano delle leggi internazionali che regolino l’intera economia mondiale.