In un Paese martoriato da una situazione eufemisticamente tragica come gli
Stati Uniti, in cui si spera che il
nuovo presidente, quando si insedierà , potrà aiutare dapprima le famiglie, ed in secondo luogo le banche, queste ultime hanno abbandonato i secolari cartelli che vedevano da se sempre, con impercettibili variazioni, gli stessi tassi d’interesse sui depositi, offrendo allettanti condizioni per attirare nuova clientela e per far rimanere quella che ancora di loro si fida.
E così una delle banche più importanti e più influenti non solo degli USA, ma del mondo intero, com’è Citigroup, pubblicizza in ogni dove la sua proposta a tasso 4% per certificati di deposito a sei mesi, facendo però andare su tutte le furie banche di proporzioni molto più modeste come la Virginia Commerce Bank, la quale per non far migrare i propri clienti, ha dovuto assicurare loro un tasso d’interesse di mezzo punto più alto.