Previsioni Microsoft 2010 riviste al rialzo da Citigroup

Citigroup ha confermato il rating di “Buy” su Microsoft e al contempo ha alzato il target sul prezzo a 32 dollari, secondo la banca d’affari il colosso informatico dovrebbe beneficiare sia delle diverse misure adottate recentemente per cercare di ridurre i costi, sia della ripresa degli investimenti da parte delle imprese nel campo dell’information technology.

Citigroup ha inoltre alzato le stime sull’utile per azione di Microsoft per l’esercizio fiscale 2010 a 2,05 dollari, per il 2011 si stima invece un utile per azione di 2,26 euro.

Fallimento Lehman Brothers aiutato da JPMorgan e Citigroup

Il fallimento di Lehman Brothers se non può essere considerato la causa della crisi economica mondiale è sicuramente identificato come il punto di partenza del progressivo deterioramento del sistema economico, un fallimento a cui secondo Anton Valukas, la persona incaricata dalla giustizia americana di esaminare la bancarotta della banca d’affari americana, hanno contribuito in modo determinante J.P. Morgan e Citigroup.

Anton Valukas ha chiaramente spiegato le sue conclusioni in ben nove volumi che superano le 2.200 pagine, un lavoro che è costato ben 38 milioni e che è stato realizzato in circa un anno e mezzo durante il quale sono state sentite più di 100 persone, analizzati circa 10 milioni di documenti e oltre 20 milioni di e-mail.

Citigroup registra una perdita di 7,6 miliardi

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Citigroup ha chiuso male il 2009, nel quarto trimestre dell’anno la banca ha registrato un saldo negativo pari a 7,6 miliardi di dollari, ossia 33 centesimi ad azione, cifra questa in cui è incluso anche l’onere di 6,2 miliardi legato alla restituzione al governo dei fondi Tarp e alcune altre voci straordinarie, escludendo queste voci la perdita netta è stata di 1,4 miliardi di dollari, ossia 0,06 centesimi ad azione. Se si considera l’intero 2009 la perdita è stata invece di 1,6 miliardi.

Gli accantonamenti in vista di perdite su asset sofferenti nel quarto trimestre sono stati pari a 8,2 miliardi, in calo del 36% rispetto a un anno fa e del 10% rispetto al trimestre precedente.

Abu Dhabi accusa di frode Citigroup

Citigroup

Citigroup ha annunciato di essere stata citata dal fondo sovrano Abu Dhabi Investment Authority che ha chiesto al colosso finanziario americano la rescissione di un contratto da 7,5 miliardi di dollari per l’acquisto di azioni della banca Usa oppure un risarcimento danni da 4 miliardi di dollari. Il fondo sovrano di Abu Dhabi, ricordiamo, nel bel mezzo della crisi finanziaria ha offerto il suo aiuto a Citigroup che per difendersi da un possibile fallimento era alla ricerca della liquidità necessaria per sopravvivere.

Abu Dhabi ha acquistato titoli da Citigroup nel 2007, secondo l’accordo originale le obbligazioni della banca americana devono essere convertite in azioni ordinarie a un prezzo compreso tra 31,83 e 37,24 dollari nel periodo compreso tra marzo 2010 e settembre 2011.

Dividendo in contanti di Generali

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Il gruppo assicurativo Generali sta ottenendo degli ottimi risultati sia a Piazza Affari che sul piano economico societario e, secondo gli analisti, Generali dovrebbe chiudere il 2009 con un utile netto di oltre un miliardo di euro.

Con questi risultati è possibile infatti che venga erogato un dividendo totalmente in contanti e non come quello dello scorso anno che prevedeva un misto tra contanti e azioni.

Geox, Citigroup rivede al ribasso a sell da hold

Geox

Le cose non si mettono affatto bene per Geox visto che questa mattina gli analisti di Citigroup hanno deciso di rivedere al ribasso il giudizio sul titolo portandolo a sell dal precedente hold e consigliando quindi di vendere, anche se in maniera indiretta.

Secondo gli analisti questa valutazione al ribasso deriva dal fatto che il colosso della calzatura, che ha rivoluzionato il settore con la sua “scarpa che respira”, negli ultimi tempi ha adottato delle strategie che si collocano piuttosto bene all’interno dell’attuale situazione economica.

Governo americano pronto a vendere il 34% di Citigroup

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Il Dipartimento del Tesoro americano e Citigroup stanno lavorando insieme per preparare un piano volto a ridurre o eliminare la quota della banca detenuta dal governo, che attualmente è pari al 34%. La partecipazione del governo nel capitale della banca deriva dal salvataggio pubblico di circa 50 miliardi di dollari che è stato accordato a Citigroup qualche tempo fa a causa delle difficoltà derivanti dalla crisi economica.

Secondo alcune fonti il piano prospettato dal governo americano e da Citigroup prevede l’emissione di nuove azioni da parte di Citigroup e la cessione da parte del Tesoro di una quota dei titoli della banca attualmente in suo possesso.

Citigroup prospetta una crescita economica in Italia nell’ultimo trimestre 2009

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Citigroup ha portato avanti un’analisi sulla base dei dati Istat sul Pil del secondo trimestre di quest’anno e sui dati riguardanti la produzione industriale, prevedendo una ripresa economica per l’Italia, anche a breve, ma solamente se ci sarà una forte ripresa del commercio internazionale e se ci sarà un esaurimento delle scorte.

Citigroup, per bocca di Giada Giani, economista della banca, fa sapere che per l’Italia il Pil nel terzo trimestre è stimato in calo solo dello 0,1%, mentre nel quarto trimestre è prevista addirittura una risalita dello 0,2%.

Citigroup chiude il credito al consumo in Italia

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Il piano di ristrutturazione di Citigroup prevede la riduzione delle sue attività in Italia, ossia la chiusura del settore del credito al consumo e la riduzione dei dipendenti attualmente impiegati in Italia da 1.000 a 500 entro la fine del 2009.

La notizia è stata riportata dal Financial Times il quale ha specificato che il taglio dei posti di lavoro riguarderà soprattutto la chiusura del credito al consumo, un settore per il quale Citigroup ha in Italia ben 65 filiali.

Reazioni in borsa alle trimestrali delle banche americane

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Dopo una settimana all’insegna di grossi guadagni per le principali piazze europee ieri si è registrato un leggero calo di tendenza, anche se comunque la chiusura è stata positiva, a Milano il Ftse Mib ha chiuso le contrattazioni a +0,25% e l’All Share a +0,32%.

Meglio le piazze europee più importanti, Parigi ha chiuso in rialzo dello 0,58%, Londra +0,61% e Francoforte +0,6%. Questi timidi rialzi sono dovuti ai buoni risultati delle trimestrali pubblicate da Citigroup e Bank of America e dalle seguenti reazioni registrate a Wall Street, non del tutto positive.

Bank of America ha bisogno di $33.9 miliardi

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Il governo americano ha dichiarato come la Bank of America necessiti in questo momento di $33.9 miliardi di capitale per contrastare altri crolli dell’economia.

Un dirigente ha detto che se la banca non riuscirà a vendere assets oppure azioni dovrà contare sull’appoggio del governo, il quale prevede $45 miliardi di capitale secondo quanto stabilito dal programma di aiuto statale.

Questo potrebbe andare incontro a quanto auspicato, cioè riuscire a convertire il capitale fornito dal governo in vere e proprie azioni, così facendo il governo diventerebbe uno dei più grandi azionisti della banca.

Federal Reserve chiede un aumento di capitale a Citigroup e Bank of America

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Il Wall Street Journal ha riportato la notizia secondo cui la Federal Reserve ha chiesto a Citigroup e alla Bank of America di raccogliere nuovi capitali alla luce dei risultati ottenuti a seguito di alcuni stress test.

Secondo quanto riportato dal giornale statunitense, infatti, le due banche hanno entrambe un deficit di svariati miliardi di dollari, deficit che però non è stato confermato da i due istituti bancari menzionati. Sia Citigroup che Bank of America, infatti, negano che i risultati siano così disastrosi come quelli accennati dalla Federal Reserve.

Citigroup registra nuovi utili

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Dall’America arrivano i primi segnali di ripresa. Anche se qualche giorno fa avevamo dato la notizia del fallimento di New Frontier Bank, oggi possiamo finalmente dare una buona notizia.

Il colosso finanziario Citigroup, appartenente alla società holding americana General Electrics, ha registrato nel primo trimestre 2009 un utile netto di 1,6 miliardi di dollari.

La borsa americana si riprende dalla crisi

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La propensione al rischio è stata alle stelle nelle giornata di ieri come non si vedeva da parecchie settimane. La borsa Usa ha visto un rialzo notevole con un S&P500 che è salito del 6.37% e pesando sulle quotazioni di dollaro e Yen che hanno risentito negativamente alle buone notizie provenienti da Citigroup che ha fornito dati di bilancio positivi per la prima volta da circa 2 anni.

Il Governatore Bernanke ha inoltre assicurato che la Fed fornirà alle banche tutto il capitale necessario a superare questa crisi con lo scopo di aiutare il sistema finanziario e ha richiesto un intervento che dovrà evitare il riproporsi di tali situazioni in futuro.