
Gli analisti, infatti, dopo le pessime giornate borsistiche subite dai titoli di Enel, Terna e Snam Rete Gas, avrebbe deciso, con alcune eccezioni, di tagliare il proprio rating, nonché il target price, sulle realtà industriali coinvolte.
Gli analisti, infatti, dopo le pessime giornate borsistiche subite dai titoli di Enel, Terna e Snam Rete Gas, avrebbe deciso, con alcune eccezioni, di tagliare il proprio rating, nonché il target price, sulle realtà industriali coinvolte.
Nel periodo compreso tra gennaio e giugno 2011, in particolare, l’utile netto si è attestato a 576 milioni di euro, in crescita di 29 milioni di euro (+5,3%) rispetto al primo semestre 2010, mentre l’utile netto del secondo trimestre 2011 è stato di 271 milioni di euro, ovvero in aumento di 25 milioni di euro (+10,2%,) rispetto al secondo trimestre 2010.
Snam Rete Gas ieri a Piazza Affari ha chiuso in rialzo del 2,91% a quota 4,038 euro per azione.
Nel periodo in esame i ricavi totali hanno registrato una crescita del 3,7% a 898 milioni, mentre l’utile operativo ha registrato un incremento del 6,1% a quota 519 milioni. L’utile operativo dei settori di attività trasporto e rigassificazione, in particolare, sono risultati pari rispettivamente a 294 e a 2 milioni di euro, sostanzialmente in linea con i risultati del primo trimestre 2010.
La cessione di Snam Rete Gas, inoltre, ha precisato Scaroni, potrebbe avvenire solo se si realizzassero due condizioni, ovvero l’offerta da parte di un compratore gradito al Governo, possessore della golden share, e un prezzo superiore alle quotazioni di mercato.
I ricavi hanno registrato una crescita del 28% a 3.159 milioni di euro, contro i 3,2 miliardi previsti dagli analisti, mentre l’utile operativo è risultato pari a 1.862 milioni di euro, ossia in crescita del 46,2% e superiore ai 1.783 milioni previsti in media dal consenso.
In crescita anche i ricavi che nel periodo in esame hanno registrato un incremento del 5,8% a quota 754 milioni di euro, anche se in questo caso si tratta di un dato inferiore alle previsioni degli analisti, che al contrario avevano ipotizzato ricavi per 782 milioni.
Gli investimenti di cui la controllata di Eni ha parlato rientrano nel piano strategico che verrà realizzato nei prossimi quattro anni e che tra le varie cose include anche la creazione di una hub del gas per il sud dell’Europa.
E’ ormai un tema ricorrente negli ultimi mesi quello della cessione di Snam Rete Gas da parte di Eni, ma per Scaroni disinvestire proprio in questo periodo potrebbe rivelarsi un cattivo affare.
L’utile operativo di SRG è di 1,3 miliardi, cioè in aumento del 24,7%, addirittura meglio della previsione di Mediobanca, che stimava un valore di 1,284 miliardi; gli investimenti tecnici del gruppo sono stati pari a 1,2 miliardi.
Secondo le indiscrezioni la diminuzione da parte di Eni della sua quota in Snam Rete Gas andrebbe a completare l’operazione di ristrutturazione della divisione G&P cominciata a inizio 2009 con la cessione di Italgas e Stogit a Snam Rete Gas.
Nel periodo indicato, infatti, il piano prevede investimenti da 6,4 miliardi di euro, di cui 1,4 miliardi nel 2009. Per quanto riguarda il settore del trasporto e della rigassificazione l’obiettivo è anzitutto quello di migliorare la qualità del servizio di trasporto contribuendo al contempo alla creazione di una rete del gas in Europa.