
Il titolo della banca è riuscito subito a recuperare terreno tornando al di sopra della soglia chiave di 2,20 euro per azione, chiudendo la giornata di venerdì in rialzo del 2,51% a quota 2,2425 euro per azione.
Il titolo della banca è riuscito subito a recuperare terreno tornando al di sopra della soglia chiave di 2,20 euro per azione, chiudendo la giornata di venerdì in rialzo del 2,51% a quota 2,2425 euro per azione.
Il forte recupero del mese di febbraio si è arrestato proprio sulla resistenza dinamica, assestando il valore del titolo nei pressi della soglia psicologica degli 8 euro per azione.
Questo calo del titolo ha così messo in discussione il break-out rialzista fatto registrare venerdì scorso.
I prezzi del titolo nel corse delle ultime ottave hanno messo a segno un importante allungo arrivando a toccare e quindi superare la barriera sia grafica che psicologica dei 15 euro per azione.
A facilitare l’allungo in borsa del titolo Ansaldo Sts c’è stato anche un discreto aumento dei volumi.
Tuttavia il titolo BP ieri in borsa ha chiuso in calo dello 0,95% a quota 5,195 euro per azione, cedendo così momentaneamente l’importante resistenza a 5,25 euro.
Ora il titolo Azimut si trova molto vicino alla soglia psicologica dei 10 euro per azione, dopo aver trovato un importante spazio di recupero verso i massimi.
Questa situazione sembra anticipare secondo gli esperti e gli analisti un prossimo strappo direzionale, e sarà proprio il break-out di uno dei due valori citati sopra a fornire indicazioni più chiare.
La situazione tecnica di Saipem si è così notevolmente rafforzata, con i prezzi che hanno allungato nettamente, anche se nella giornata di ieri il titolo ha chiuso in calo dello 0,24% a quota 28,71 euro per azione.
Nel corso delle ultime settimane i prezzi hanno messo a segno un deciso balzo verso l’alto, sostenute da un buon aumento dei volumi, arrivando addirittura vicini a 0,46 euro. Ieri il titolo Pirelli&C a Piazza Affari ha chiuso in rialzo del 2,34% a quota 0,4595 euro per azione.
Resta proprio per questo motivo contrastata la situazione attuale del cambio euro/usd, con le quotazioni che si spostano in un canale laterale delimitato dal supporto a 1,345 e dalla resistenza a 1,385.
Ieri in borsa l’azione della banca ha guadagnato lo 0,35% a quota 2,135 euro per azione, confermando la buona situazione che si vede bene anche dal grafico.
Se il breakout rialzista dovesse essere confermato nelle prossime giornate allora il titolo potrebbe realmente puntare ad allungare oltre la soglia psicologica, anche se nella seduta di venerdì a Piazza Affari ha ceduto i 4,80 euro, chiudendo in calo dello 0,37% a quota 4,755 euro per azione.
Il titolo ha trovato uno spazio di caduta a quota 4,10 euro per azione, dopo aver tentato e mancato l’aggancio a 4,20 euro.
La situazione del titolo Unicredit tuttavia è molto complessa e difficile da decifrare, non fosse altro per le vicende che stanno interessando la società in questo periodo.