Ripresa economica nel 2010, parola di Jean Claude Trichet

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Dopo la decisione della Banca centrale europea di lasciare i tassi invariati all’1% il presidente Jean Claude Trichet durante la conferenza stampa ha parlato dell’attuale situazione economica affermando di prevedere una graduale ripresa nel 2010 e un miglioramento della crescita nella zona euro nel secondo trimestre del 2009.

La situazione, dunque, inizia a migliorare ed è possibile guardare al futuro con un certo ottimismo anche se Trichet ha invitato alla cautela, la situazione resta ancora caratterizzata da una profonda incertezza che non consente di fare previsioni certe e affidabili.

Tassi d’interesse ancora all’1%

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La decisione di mantenere all’1% i tassi di interesse non ha sorpreso nessuno poichè Jean-Claude Trichet aveva già fatto capire che i tassi rimarranno invariati almeno fino alla fine del 2009. Il consiglio direttivo della banca centrale riunito per l’occasione a Francoforte ha fatto inoltre sapere che il tasso d’interesse praticato per il rifinanziamento corrisponde all’1% mentre per quello marginale rimane all’1,75%.

Le banche commerciali europee che depositano il denaro nelle casse della Bce potranno beneficiare di un profitto dello 0,25% nel preve periodo.

Prestiti a privati in calo per la prima volta nella zona euro

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La Banca centrale europea questa mattina ha diffuso i dati relativi all’indagine mensile sui prestiti da cui emerge che a settembre la variazione annua relativa ai prestiti del settore privato è risultata negativa, circostanza che dall’inizio delle rilevazioni, avvenute per la prima volta nel 1991, non non era mai accaduta e che quindi ha suscitato molta preoccupazione.

I dati diffusi dalla Bce, in particolare, indicano a settembre una diminuzione tendenziale dei prestiti al settore privato dello 0,3% rispetto a un aumento dello 0,1% registrato ad agosto. Su base congiunturale i prestiti hanno invece registrato il primo incremento dopo due mesi di flessione.

Previsioni Euribor 2010 a tre mesi

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Proprio nella giornata odierna c’è stata una lieve flessione del tasso di interesse Euribor a tre mesi. L’Euribor a tremesi ha registrato nuovamente una leggera diminuzione di 0,13% portandosi così a quotarsi a 0,742 punti.

Nell’ultima sessione la banca centrale europea ha mantenuto i tassi di interesse all’1% anche se molti prevedevano una ulteriore diminuzione di 0.25 punti.

Scelta del tasso di interesse

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In passato abbiamo definito la differenza tra il tasso fisso e variabile. Ma allora qual è il tasso da scegliere per il proprio mutuo.

Nell’ultimo periodo chi aveva scelto per il mutuo ipotecario il tasso variabile, durante la crisi finanziaria, si è visto lievitare le proprie rate di rientro mentre chi in passato aveva scelto il tasso fisso ha potuto dormire sonni tranquilli.

Bce, inizia la ripresa economica

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La Banca Centrale Europea, nel suo consueto bollettino mensile, ha affermato che secondo le sue previsioni l’andamento dell’economia continuerà a risentire delle conseguenze della crisi economica, per questo motivo il Pil mondiale nel 2009 registrerà un calo dell’1,2% per poi aumentare del 2,7% nel 2010, già denominato l’anno della ripresa.

In ogni caso secondo la Bce nel terzo trimestre del 2009 il prodotto interno lordo in Europa dovrebbe sabilizzarsi ulteriormente, a testimonianza del fatto che la recessione è ormai finita, ora quello che si attende è un periodo di graduale ripresa.

Basilea II nuovo accordo tra le Banche Centrali

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Ieri sera in tarda serata a Basilea è stato raggiunto un importante accordo tra i governatori delle principali Banche centrali europee, atto a rafforzare la regolamentazione bancaria e ridurre in maniera sostanziale la possibilità e l’ampiezza delle tensioni economiche e finanziarie, questo il succo della riunione.

Questo accordo, che può essere ribattezzato come Basilea II, propone nuove regole per tutta l’economia europea, e come ha dichiarato il presidente della Bce, Jean Claude Trichet, sono norme essenziali per la gestione bancaria e di sorveglianza.

Bce, tassi di interesse invariati all’1%

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La Banca Centrale Europea al termine del suo consiglio direttivo ha deciso di lasciare invariati i tassi di interesse all’1%, una decisione che come ha spiegato il presidente Jean-Claude Trichet è stata presa all’unanimità.

Trichet, inoltre, ha affermato che il tasso di inflazione nella zona euro durante il mese di agosto è stato negativo a causa di un aumento dei prezzi delle materie prime nel corso dello scorso anno ma che nei prossimi mesi l’inflazione dovrebbe essere tornare ad essere “moderatamente” positiva.

Bce, previsioni riviste al ribasso e ripresa economica nel 2010

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La Banca Centrale Europea ha pubblicato il suo bollettino mensile dal quale emergono delle previsioni perfettamente in linea con quanto affermato dal bollettino mensile pubblicato qualche ora fa dalla banca centrale americana.

Come la Federal Reserve, che ha sottolineato l’inizio di una lenta ripresa da parte dell’economia americana, anche la Bce ha espresso pareri rassicuranti sull’economia dell’Eurozona affermando che, nonostante il livello di incertezza resta elevato, ci sono numerosi segnali che mostrano come la recessione stia volgendo finalmente a termine.

Fiat positiva dopo l’acquisto di Bertone

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Buone chiusure ieri per tutte le borse europee, che hanno chiuso sui nuovi massimi dell’anno in corso, sebbene a Wall Street non sia stata una giornata facile. Tutte le contrattazioni si sono basate più che altro sui dati provenienti dalle trimestrali, anche perchè la Bce non ha dato spunti interessanti, confermando il tasso di interesse all’1%.


A Milano il Ftse Mib ha chiuso in rialzo dello 0,79% a 21.128 punti, Ftse All Share +0,70% a quota 21.634 punti.
Positive anche le tre principali borse europee, Parigi +0,55%, Londra +0,93% e Francoforte +0,31%.

Bce verso la conferma dei tassi d’interesse

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Quest’oggi si terrà la riunione della Banca Centrale Europea e le prime indiscrezioni parlano di tassi fermi all’1%, ed inoltre potremmo anche sentire Trichet, presidente della Bce, fare il punto sul programma di acquisto dei covered bond, che ha avuto inizio a maggio di quest’anno oltre magari a dare qualche anticipazione su come l’economia dell’Europa stia reagendo.

Quasi tutti gli analisti concordano sul fatto che il costo del denaro non si muoverà dall’1%, e questo sarebbe il terzo mese consecutivo in cui questo accade, che costringerebbe il prezzo del denaro a restare al minimo storico per un altro anno, perlomeno finchè non si inizierà veramente ad uscire dalla crisi.

Tassazione riserve oro invariata al 6% ma con un tetto massimo

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Dopo la critica della Banca Centrale Europea in merito alla decisione del governo italiano di tassare le riserve in oro, il ministro dell’economia Giulio Tremonti ha annunciato il contenuto dell’emendamento relativo alla suddetta tassazione dopo la revisione operata a seguito del parere contrario della Bce.

L’emendamento, in particolare, lascia invariata la disposizione relativa alla tassa sulle plusvalenze in oro con un aliquota pari al 6% ma, allo stesso tempo, prevede che il prelievo complessivo non può eccedere i 300 milioni di euro.

Bce critica la tassazione sulle riserve in oro

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La Banca Centrale Europea ha espresso parere negativo in merito alla decisione del governo italiano di tassare le riserve in oro e si è detta seriamente preoccupata perchè, a suo avviso, si tratta di una misura che mette in serio pericolo il “principio di indipendenza” della Banca centrale.

La Bce ha reso noto il suo parere tramite una nota pubblicata sul suo sito web (www.ecb.it), in cui si legge che a seguito della sua valutazione la Banca considera l’articolo non chiaro e di dubbia conformità con il diritto comunitario. La Bce, inoltre, ha affermato di sperare vivamente che il governo italiano prenda in considerazione il suo parere e agisca di conseguenza.

Bce prevede una crescita del Pil nel 2010

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La Banca Centrale Europea, attraverso il suo bollettino mensile, ha spiegato che l’Europa tornerà a registrare tassi di crescita nel Prodotto interno lordo nel corso del 2010, mentre il 2009 sarà ancora caratterizzato da debolezza piuttosto diffusa, ma comunque meno grave rispetto a quella che ha caratterizzato il primo trimestre dell’anno.

Questa previsione, ha spiegato la Bce, è stata formulata in considerazione degli effetti negativi ritardati che si verificheranno nei prossimi mesi, tra cui l’ulteriore deterioramento delle condizioni del mercato del lavoro.