Previsioni migliori titoli secondo semestre 2010

Sulla base di un’indagine condotta da CorrierEconomia, che ha intervistato 44 fund manager italiani e internazionali, nel secondo semestre dell’anno le società quotate in Borsa che daranno maggiori soddisfazioni agli investitori sono Atlantia, Autogrill, Bulgari, Enel, Eni, Fiat, Finmeccanica, Generali, Intesa Sanpaolo, Luxottica, Mediobanca, Parmalat, Prysmian, Snam Rete Gas e Telecom Italia.

Fiat, in particolare, risulta uno dei più favoriti soprattutto perchè si ritiene che l’attuale valore in Borsa del titoli non rispecchi appieno il vantaggio che la casa automobilistica torinese riuscirà a trarre dai risultati di Chrysler, che si prevede riuscirà a crescere notevolmente grazie all’efficace piano di ristrutturazione.

Crollo delle borse europee

I principali indici delle borse europee sono crollati nella giornata di ieri, a causa soprattutto dell’ulteriore accelerazione al ribasso di Wall Street, in seguito al calo netto della fiducia nel mese di giugno dei consumatori.

Tutte le piazze europee sono state colpite dal calo, ma la peggiore di tutte le principali è stata proprio Milano, dove il Ftse Mib ha chiuso in calo del 4,44% a quota 19.236 punti, e l’All Share ha perso il 4,21% a 19.794 punti.

Titoli petroliferi dopo disastro Bp

Il crollo della piattaforma nel Golfo del Messico sta avendo pesanti ripercussioni sul titolo British Petroleum che dal momento dell’incidente ad aggi ha perso circa il la metà del proprio valore, senza contare che il gruppo ha deciso di cancellare tutti i dividendi per quest’anno e sta studiando un piano di vendita di asset per circa 10 miliardi.

Tuttavia, secondo gli esperti, il settore dei petroliferi non subirà gravi danni dopo l’incidente avvenuto a largo del Golfo del Messico, lo stesso titolo Bp è ancora considerato piuttosto interessante, nonostante questa valutazione possa sembrare un vero e proprio paradosso.

Prada punta alla Borsa per ridurre i debiti

Prada torna ancora una volta a parlare di quotazione in Borsa, una mossa che ha come obiettivo non solo una riduzione del debito di Prada Holding, che ammonta a circa 630 milioni, e di quello della società operativa Prada spa, che ammonta a circa 65 milioni, ma anche l’intenzione di operare un drastico cambiamento in quella che è la cultura della società, che si troverebbe a passare automaticamente dallo stato di società familiare a quello di società pubblica.

Si ritiene, dunque, che una volta che Prada sarà sbarcata in Borsa qualcosa inizierà a cambiare all’interno della struttura societaria, in particolare si ipotizza che una volta rimborsati i debiti si potrebbe procedere ad operazioni di rafforzamento, ad esempio la fusione di Gipafin con Prada Holding.

Titolo Geox in ripresa dopo previsioni 2010

Il titolo Geox a Piazza Affari torna a salire registrando un incremento del 3,27% a 3,865 euro, a spingere in alto le quotazioni del produttore della famosa scarpa che respira sono state le dichiarazioni del fondatore Mario Moretti Polegato, il quale ha dichiarato che la società prevede di arrivare a 1.060 negozi entro fine anno mediante l’apertura di 30 unità e un investimento complessivo di 45 milioni.

Ha contribuito alla risalita del titolo, oltre all’ottimismo e alle previsioni del fondatore della società, anche il buon andamento del portafoglio ordini dell’autunno inverno 2010-2011, che ha registrato un incremento del 19%.

Titolo Fiera Milano in rialzo dopo intesa su fondo anticrisi

Fiera Milano a Piazza Affari registra al momento un incremento del 3,25% a 4,29 euro, dopo aver superato addirittura l’8%. A spingere in alto il titolo è stata la conclusione dell’accordo con Fondazione Fiera Milano volto a stabilire le modalità di utilizzo e le tempistiche relative la seconda tranche del fondo anticrisi da 40 milioni deliberato lo scorso anno a sostegno all’attività fieristica e da ripartire nel triennio 2009-2011.

L’accordo, in particolare, ha stabilito che per il 2010 il piano di sostegno sarà di 13,3 milioni di euro, dopo i 16,7 milioni di euro stanziati nel 2009, mentre i restanti 10 milioni saranno impiegati nel 2011.

Basf acquisisce Cognis

Basf, colosso tedesco attivo nel settore della chimica, dopo mesi di trattative con Goldman Sachs e con il fondo di private equity Permira è finalmente riuscito a mettere le mani sull’azienda lussemburghese Cognis verso un corrispettivo di 3,1 miliardi di euro.

Cognis, che in origine era una divisione di Henkel, è un’azienda specializzata nella produzione di prodotti per la cura e l’igiene della persona e per l’industria alimentare.

Rating Mediaset alzato da Citigroup

Citigroup ha alzato il rating su Mediaset portandolo da “Hold” a “Buy” e il target sul prezzo a 6 euro, una decisione dettata soprattutto dall’ottimismo che la banca d’affari ha mostrato di avere nei confronti dell’emittente televisiva italiana. A suo avviso, infatti, nei prossimi mesi Mediaset potrà giovare di un andamento favorevole dell’attività e di una crescita dei ricavi riconducibile soprattutto ai canali pay-per-view.

Tutto questo senza contare che Mediaset oltre che in Italia occupa una posizione di rilievo anche in Spagna, paese da cui proviene una parte dei proventi della sua attività.

Energia eolica a rischio, possibili ripercussioni in Borsa

Simone Togni, direttore dell’Associazione nazionale energia del vento, si è detto molto preoccupato per la decisione di Roberto Calderoli di abolire con l’articolo 45 della manovra anti-crisi l’obbligo per il Gestore dei servizi elettrici di acquistare i certificati verdi rimasti invenduti sul mercato.

Fino ad ora, infatti, è previsto che chi genera energia ha l’obbligo di produrne una quota da fonti rinnovabili, se non riesce a realizzare da solo l’intera percentuale dovuta deve acquistarla sul mercato tramite certificati verdi, che vende in caso di carenza di offerta e acquista se manca la domanda.

Generali e Allianz aumentano quota in Citylife

Dopo la decisone di Fondiaria Sai di non esercitare il diritto di prelazione al fine di aumentare la propria quota di partecipazione in Citylife la relativa quota che sarebbe dovuta spettare alla compagnia assicurativa guidata da Salvatore Ligresti è stata suddivisa tra Generali Assicurazioni, che si è portata a casa il 15%, e Allianz, che è riuscita ad accaparrarsi il restante 5%.

In questo modo, dunque, la quota complessiva di Generali Assicurazioni è salita al 42%, quella di Allianz al 32% mentre FonSai continua a detenere il 27%.

Rating Lloyds Bank abbassato da Morgan Stanley

Morgan Stanley ha rivisto al ribasso il rating su Lloyds Banking Group portandolo da “Equal-weight” ad “Underweight” ed il target sul prezzo da 65 a 50 pounds.

La banca d’affari, in particolare, ha motivato la sua decisione spiegando che la banca britannica è tra gli istituti bancari che nei prossimi anni rischiano di deludere le aspettative del mercato, soprattutto in considerazione della pressione sul margine netto di interesse, della crescita economica piuttosto lenta e dei problemi di rifinanziamento già presenti nel settore.

MPS prepara emissione covered bond

Secondo quanto riferito da Reuters, che cita fonti vicine all’operazione, Banca Monte dei Paschi di Siena avrebbe intenzione di emettere un covered bond con durata fino a sette anni e il cui ammontare massimo non supererà i due miliardi.

Secondo le fonti, in particolare, per tutta la settimana si terrà un road show nel corso del quale sarà presentato il programma di emissioni, la prima dovrebbere essere quella già citata di ammontare complessivo non superiore a 2 miliardi per una durata massima di sette anni, le successive verranno stabilite dopo che saranno valutate le condizioni di mercato.

Ftse Mib nuovo segnale ribassista

Nelle ultime sedute di borsa mondiali tutti i principali listini hanno avuto molte difficoltà, a causa delle tensioni finanziarie registrate nella zona euro e ai dati macro Usa, che si sono rivelati essere molto peggiori delle aspettative.

Il Dow Jones ha trovato l’opposizione dalla barriera di quota 10.300 punti, girando così al ribasso. Resta perciò negativa la struttura di breve termine, con una previsione che parla addirittura di un nuovo ribasso a breve.

Rating e target price Enel alzato da Bank of America-Merrill Lynch

Bank of America-Merrill Lynch ha alzato il rating su Enel portandolo da “neutral” a “buy” e il target sul prezzo da 4,30 a 4,60 euro. La decisione è stata dettata da un maggiore ottimismo della banca d’affari nei confronti del settore delle utilities, soprattutto alla luce dell’aumento dei prezzi del gas e del carbone dopo la discesa registrata nel corso del primo trimestre.

La banca d’affari, inoltre, ha spiegato di aspettarsi ulteriori sviluppi nel processo di dismissioni del gruppo, a riguardo si ritiene che Enel nel corso dell’estate cederà la rete spagnola ad alto voltaggio e la quota di maggioranza nella rete di distribuzione del gas.