Crisi economica in Italia peggio di quella del ‘29

La lunga crisi che sta attraversando il nostro Paese è addirittura peggio di quella del ’29. A farlo presente è stata la Cgia di Mestre confrontando le principali grandezze nel periodo dal 1929 al 1934 con quelle dal 2007 al 2012. Nel dettaglio, nel periodo della crisi del ’29 in Italia il prodotto interno lordo a livello aggregato registrò al netto dell’inflazione una diminuzione del 5,1%, mentre dal 2007 al 2012 la perdita di ricchezza è stata pari al 6,9%.

Crisi economica 2012-2013 affossa i consumi

Bloccare, anzi eliminare una volta per tutte l’aumento dell’imposta sul valore aggiunto (Iva) programmato per il prossimo mese di luglio del 2013. Allentare il Patto di Stabilità dei Comuni al fine di dare spinta all’occupazione, e rilanciare gli investimenti con particolare riferimento alla ricerca ed allo sviluppo tecnologico.

In Giappone crollano le vendite del 5,8%

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Anche il Giappone, come del resto anche il resto del mondo, sta subendo una forte crisi delle vendite causata sopratutto da una forte riduzione delle esportazioni verso i paesi occidentali.

Il calo è notevole e nell’anno 2008 si è registrata una riduzione delle vendite di ben 5,8 punti percentuali che hanno pesato anche sul livello di disoccupazione sia all’interno dello stato sia nelle fabbriche esternizzate.

Rimbalzo Fiat probabile dopo settimana da rally

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Dopo aver toccato quota 6,70 euro per azione durante il mese di novembre il titolo fiat, attraverso una serie di parabole di concavità verso il basso e concavità verso l’alto, aveva toccato addirittura quota 3,5 euro per azione, ma grazie all’annuncio di Sergio Marchionne di procedere con l’acquisto del gruppo Chrysler senza però investirci nemmeno un euro, il titolo nell’ultima settimana è riuscito a guadagnare, attraverso performance del 27% e a posizionarsi a 6,85 recuperando in un paio di sedute tutto quello che era stato perso nei mesi scorsi.

Stati Membri dell’Est Europa a rischio crack

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Come detto già più volte, il dollaro è in una fase di trend rialzista e in base alle analisi questo dovrebbe continuare ancora per qualche periodo. Al momento la quotazione euro-dollaro ha raggiunto il seguente valore: 1 Euro = 1,2637 Dollari Statunitensi e la salita del dollaro nei confronti dell’euro dovrebbe continuare per tutta la settimana.

Questo è dipeso principalmente dalla situazione critica della moneta unica europea che sta subendo una svalutazione anche per la situazione degli stati dell’est membri dell’Unione Europea.

Banche USA: nessuna nazionalizzazione

Crescita del mercato americano

Il Tesoro Usa insieme ad una serie di istituzioni hanno pubblicato ieri nel pomeriggio un intervento chiarificatore sui piani del governo evidenziati il 10 Febbraio ma non ha avuto nessun effetto benefico sulle quotazioni in borsa e non è riuscito a respingere verso alto le quotazioni borsistiche che hanno chiuso la giornata ai minimi dal 1997.

In questo modo il dollaro e lo Yen hanno finito la giornata in rialzo se confrontati con l’inizio settimana piuttosto burrascoso che aveva visto entrambe le valute perdere parecchie posizioni nei confronti dell’Euro in particolar modo. L’intervento sopra menzionato ha chiarificato che lo stato non ha intenzione di nazionalizzare le principali banche del paese (smentendo le voci che circolavano su Citigroup) ed il programma di rilancio avrà il solo effetto di controllare che le banche in difficoltà siano sufficientemente capitalizzate e potrebbe prevedere degli sforzi ulteriori per iniettare liquidità laddove il mercato richiederebbe sostegno alle banche con maggiori problemi.

Bonus acquisto auto: l’Europa chiede spiegazioni

autoLa Commissione Europea ha inviato una lettera al governo italiano nella quale chiede espressamente delle delucidazioni sul piano varato dal governo a sostegno dell’industria automobilistica e di quella relativa al settore degli elettrodomestici.

La Commissione, che ha chiesto una risposta del governo italiano entro cinque giorni, nutre seri dubbi sulla conformità di questo piano con le attuali normative comunitarie.

Il governo è al lavoro per aiutare il settore auto

La preoccupazione tra i dipendenti Fiat è salita alle stelle dopo l’annunicio di Sergio Marchionne secondo cui ben 60.000 posti di lavoro sarebbero a serio rischio se non si riesce a trovare una soluzione che sia rapida ed efficace allo stesso tempo.

Ciò che i vertici Fiat lamentano è soprattutto la totale assenza di intervento da parte del governo italiano. Le aziende produttrici di automobili degli altri paesi, infatti, hanno tutte, chi più chi meno, ricevuto aiuti dal proprio governo affinchè potessero far fronte al calo delle vendite determinato dalla crisi economica mondiale.

Arrivano i saldi in Italia

Dal 3 Gennaio arriveranno finalmente i saldi in Italia, Sardegna esclusa, dove lì invece arriveranno solamente l’8 Gennaio.

In molti negozi sono già stati avviati gli sconti, ma affinchè questa pratica sia effettiva in tutta Italia bisognerà aspettare fino a domani.