Deficit Italia al 3,1 percento

spreadIl deficit in Italia è arrivato al 3,1%. Ha renderlo noto è stato il Consiglio dei Ministri, Consiglio dei Ministri che ha approvato anche il Documento economico finanziario (Def), documento che deve, entro la fine dell’anno, di far scendere il deficit al 3%. Ha rendere noto questo impegno è stato il Presidente del Consiglio dei Ministri Enrico Letta. Letta, infatti, ha sottolineato come i dati del Pil, che nel corso dell’anno corrente ha registrato in -1,7%, abbiano influenzato negativamente l’economia italiana e il disavanzo, aumentando il disavanzo di bilancio.

G20 Toronto deficit dimezzati entro il 2013

Si è concluso ieri il G20 che si è tenuto a Toronto, in Canada. Nella due giorni di discussioni tra le venti più grandi potenze mondiali è stata decisa la linea da seguire per aiutare la ripresa economica.

Nessuna tassazione alle banche, come invece era stato auspicato da molti, ma solamente l’obiettivo di dimezzare i deficit entro il 2013, con ogni nazione che potrà poi decidere in autonomia come muoversi per raggiungere il target.

Deficit e debito pubblico Ue in crescita

ue

L’Eurostat ha pubblicato oggi i dati relativi al deficit e al debito pubblico in Europa dove la crisi economica, in linea con le previsioni, ha causato una crescita di entrambi i valori.

In base ai dati diffusi dall’istituto nel 2008 il deficit medio nei paesi della zona euro ha toccato il 2% del Pil, in aumento rispetto al 2007 quando era stato dello 0,6%, mentre il debito è arrivato al 69,3%, anche questo in crescita rispetto all’anno precedente quando era stato del 66%.

Procedura per deficit eccessivo nei confronti dell’Italia

Commissione - Europea

La Commissione europea ha avviato una procedura per deficit eccessivo nei confronti dell’Italia a fronte di una previsione che per il 2009 vede un debito pubblico eccessivamente elevato e non conforme a quanto stabilito dal Trattato Ue.

Ma in questa spiacevole situazione l’Italia non è sola visto che la stessa procedura è stata avviata dalla Commissione europea anche nei confronti di altri otto paesi, ovvero Germania, Austria, Belgio, Olanda, Portogallo, Repubblica Ceca, Slovacchia e Slovenia. Salgono a quota 20, quindi, i paesi sottoposti a tale procedura in considerazione del fatto che analogo provvedimento è già stato adottato lo scoso anno nei confronti di altri 11 paesi, tra cui Regno Unito e Ungheria.

Istat, deficit-Pil al 6,3% nel primo semestre 2009

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L’Istat ha diffuso i dati relativi alla situazione dei conti pubblici nel primo semestre del 2009, dati da cui emerge che in Italia è ancora in aumento il rapporto deficit/Pil.

I dati diffusi dall’Istat testimoniano che nel primo semestre dell’anno l’indebitamento netto delle amministrazioni pubbliche è stato del 6,3% del Pil, in notevole aumento rispetto al 3,5% del primo semestre del 2008, un aumento che caratterizza anche il paragone tra il disavanzo registrato nel secondo trimestre del 2009, che è stato pari al 3,3%, e quello del secondo trimestre del 2008, che invece è pari all’1,3%.

Eurozona, a giugno il surplus sale a 4,6 miliardi

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Eurostat ha diffuso i dati relativi alla bilancia commerciale dei 16 paesi che fanno parte dell’Eurozona dove il surplus commerciale, durante il mese di giugno, si è attestato a 4,6 miliardi di euro, in rialzo rispetto ai 2,1 miliardi di euro registrati durante il mese di maggio e in pareggio rispetto allo stesso periodo del 2008.

Nella Ue a 27, invece, il deficit commerciale è stato di 4,3 miliardi in netto miglioramento rispetto al deficit di 7,2 miliardi di euro registrato a maggio 2009. I dati appaiono confortanti soprattutto se paragonati a giugno 2008 quando il deficit ammontava a 19,3 miliardi di euro.

Deficit-Pil a livelli record nel primo trimestre 2009

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L’Istat ha comunicato i dati sull’indebitamento delle pubbliche amministrazioni relativi al primo trimestre 2009 e dai quali emerge un innalzamento a livelli record del rapporto deficit-Pil che si attesta al 9,3% contro il 5,7 relativo allo stesso periodo del 2008.

Si tratta del valore più alto mai registato dal 1999, anno in cui l’Istat ha iniziato a raccogliere periodicamente questi dati. Nel primo trimestre dell’anno, ha spiegato l’Istat, le entrate sono diminuite del 2,9%, una riduzione causata soprattutto dalla diminuzione delle imposte dirette e delle imposte indirette, dei contributi sociali e dalla crescita delle altre entrate correnti. Le entrate in conto capitale, invece, hanno registrato un aumento del 24,8% rispetto ai primi tre mesi dell’anno scorso.

Mondadori e Rcs chiudono in rosso il primo trimestre 2009

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Il primo rimestre del 2009 è stato tutt’altro che positivo per Mondadori e Rcs, i due gruppi editoriali più importanti in Italia.

Mondadori, in particolare, ha registrato una perdita di 1,8 milioni di euro, un risultato disastroso se paragonato all’utile di 17,7 milioni di euro registrato nello stesso periodo del 2008. Per quanto riguarda gli altri dati di bilancio il fatturato consolidato ha subito un calo del 23% scendendo a quota 354,5 milioni di euro, il margine operativo è calato del 70,7% a 14,2 milioni di euro mentre il risultato operativo è risultato essere pari a 8 milioni di euro rispetto ai 38,2 registrati nl 2008.

Deficit USA a picco

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Dopo gli stress test positivi di settimana scorsa riguardanti le banche americane, nella giornata di ieri il governo statunitense ha emanato dei numeri meno confortanti.

Il deficit nazionale raggiungerà la cifra record di 1‘841 miliardi di dollari (12.9% del Pil), che vanno ben al di là del 1‘752 miliardi indicati dalle previsioni fatte a febbraio.

Anche per l’anno 2010 sono state ritoccate verso l’alto le quotazioni del deficit che si stima raggiungerà i 1‘258 miliardi, per gli anni 2010-2014 si prevede ora attorno ai 3‘790 miliardi di dollari.