Dati Istat disagio economico da Terzo Mondo secondo il Codacons

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Il Governo italiano dovrebbe con urgenza mettere a punto un Decreto Legge antipovertà, e dovrebbe aprire da Nord a Sud mense per i poveri. Questo è quanto chiede, tra l’altro, il Codacons nel commentare l’ultimo Rapporto dell’Istat sul potere d’acquisto delle famiglie in Italia. Secondo l’Associazione i dati Istat, che indicano come gli italiani siano sostanzialmente alla fame, sono la fotografia di un Paese da Terzo Mondo visto che ben 15 milioni di persone si trovano in una condizione di disagio economico.

Effetti crisi economica sui consumi in Italia

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In Italia le famiglie stanno tagliando i consumi, in quantità ed in qualità comprendendo anche i generi alimentari. In altre parole la pessima congiuntura economica sta modificando in maniera radicare le abitudini degli italiani che dal classico supermercato si stanno sempre di più spostando al discount per fare la spesa.

Pil Italia primo trimestre 2013 in forte calo

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Nel primo quarto del 2013 il prodotto interno lordo nazionale in Italia ha fatto registrare una contrazione dello 0,5% rispetto all’ultimo trimestre del 2012, ed un calo su base annua pari a ben il 2,3%. E’ questa la stima preliminare sul prodotto interno lordo (Pil) che è stata fornita dall’Istituto Nazionale di Statistica (Istat), e che conferma come il nostro Paese non sia ancora fuori dal tunnel della recessione.

Previsioni Istat 2013 economia italiana

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Un Pil Italia 2013 in contrazione dell’1,4%, in termini reali, a fronte di un’inversione a +0,7% nell’anno 2014 tenendo conto delle aspettative di ripresa per l’attività economica. Sono queste le previsioni 2013-2014 fornite dall’Istituto Nazionale di Statistica (Istat) sull’economia italiana nel precisare come la ripresa del PIL nel 2014 sia attesa in base alle previsioni di un recupero della domanda interna.

Inflazione Italia 2013 in forte rallentamento

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Continua dall’inizio dell’anno il forte rallentamento della dinamica ascendente dei prezzi. L’Istituto Nazionale di Statistica (Istat), nel rendere noti i dati preliminari sull’inflazione di aprile del 2013, ha infatti reso noto che l’indice dei prezzi al consumo ha fatto registrare un aumento di appena lo 0,1% rispetto al mese precedente, e di +1,2% su base annua rispetto al +1,6% su base annua registrato nello scorso mese di marzo.

Previsioni Pil 2010

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L’anno che è appena iniziato è stato ribattezzato dagli economisti come l’anno della ripresa, per il 2010 si prospetta infatti uno scenario decisamente meno catostrofico rispetto a quello che ha caratterizzato la fine del 2008 e tutto il 2009, anni in cui la crisi economica mondiale ha fatto sentire i suoi effetti facendo cadere come birilli alcuni di quelli che fino ad allora erano considerati i colossi dell’economia mondiale.

Gli economisti sono concordi nel ritenere che nel 2010 il Pil mondiale crescerà, ovviamente altrattanta unanimità non c’è nel definire la percentuale di crescita prevista. Secondo BofA Merrill Lynch ci sarà una crescita del 4,4%, secondo Citi l’incremento si limiterà invece ad un 3,2%.

Tremonti prevede un 2009 peggiore del 2008

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Nonostante il 2009 sia iniziato da solo poco più di due mesi, le analisi e le indagini svolte sino a questo momento hanno avuto come conclusione sempre lo stesso risultato che vede il nuovo anno, dal punto di vista economico e finanziario, ancora più difficile rispetto al 2008.

Tale circostanza è stata evidenziata dai principali economisti italiani, compreso il Ministro dell’economia Giulio Tremonti che ha evidenziato come per ridurre al minimo le conseguenze negative sia assolutamente necessario una cooperazione tra governo, imprese, parti sociale e istituti finanziari. E’ necessario, infatti, che tutti questi organismi collaborino tra di loro altrimenti si avranno risultati disastrosi per l’economia italiana.

Carlo Maria Guerci

primo piano di carlo maria guerci

La popolarità è uno strano fenomeno, incontrollabile e inspiegabile. Viviamo in un epoca in cui conosciamo i nomi di tutti i concorrenti dei reality ma conosciamo poco di persone che quotidianamente si impegnano per la crescita dell’economia e, quindi, per lo sviluppo del nostro Paese.

Ma forse sono queste stesse persone che vogliono che il loro nome non sia conosciuto, o meglio, non gliene importa nulla, perchè il loro mestiere lo hanno scelto per passione.

Ed è proprio per questo motivo, forse, che il nome di Carlo Maria Guerci è davvero difficile da ricordare.