La banca d’affari americana Jp Morgan ha messo sotto la lente il settore delle utility europeo, partendo dal colosso dell’energia elettrica italiano Enel. Secondo gli esperti dell’istituto di credito Usa, c’è più di un motivo per evitare l’investimento in azioni Enel. In particolare il gruppo guidato da Fulvio Conti dovrebbe risentire dei prossimi colpi normativi che saranno presto annunciati in Spagna. Jp Morgan ritiene che il Parlamento discuterà in autunno della riforma del mercato wholesale, allo scopo di eliminare il deficit tariffario. In Spagna Enel controlla Endesa.
enel endesa
Target price Enel tagliato da Berenberg a 3€
Partenza negativa a Piazza Affari per le azioni Enel, appesantite dal parziale downgrade di Berenberg. Il broker ha deciso di tagliare il target price sul titolo del colosso elettrico italiano a 3 euro dalla precedente valutazione di 3,3 euro. Il giudizio “holdâ€, ovvero mantenere le azioni in portafoglio, è stato invece confermato. Alla borsa di Milano il titolo Enel risulta in calo dello 0,21% a 2,848 euro, quando non è trascorsa ancora mezz’ora dall’inizio delle contrattazioni. Finora il titolo è sceso fino a 2,838 euro.
Enel approva emissione strumenti finanziari ibridi

Dividendo 2013 Enel esercizio 2012

Il colosso elettrico ed energetico quotato in Borsa a Piazza Affari ha chiuso l’anno con un aumento dei ricavi del 6,8%, dai 79.514 milioni di euro al 31 dicembre del 2011 ai 84.889 milioni di euro alla data del 31 dicembre del 2012.
Endesa (gruppo Enel) vende controllata irlandese
La spagnola Endesa, controllata dal colosso elettrico italiano Enel, sta per uscire dall’Irlanda vendendo Endesa Ireland al gruppo energetico scozzese Scottish & Southern Energy (SSE). La notizia è stata riportata ieri dal quotidiano spagnolo Expansion ma ancora non ha trovato conferme né dal gruppo italiano né da quello spagnolo. Il deal dovrebbe essere ufficializzato nei prossimi giorni e chiuso per una cifra di poco superiore ai 300 milioni di euro. La vendita della controlla irlandese permetterà a Endesa di avere un impatto positivo sui conti fino a 400 milioni di euro.
Cda straordinario Enel della Cassa depositi e prestiti

Secondo le prime indiscrezioni la Cassa depositi e prestiti avrebbe già trovato l’accordo sull’uscita di Cdp da Enel con il passaggio di parte o dell’intera quota al ministero dell’Economia, il quale in cambio cederebbe alla Cassa azioni Eni, di cui Cdp già possiede il 10%.