Saipem ed Eni pagano il calo del prezzo del greggio

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La giornata di ieri in borsa si è conclusa come era iniziata, ossia in netto calo, dovuto soprattutto alla mancanza di spinta dal mercato americano, chiuso nel week-end per la festa del 4 luglio. In Europa le principali piazze hanno tutte chiuso col segno negativo: il Cac di Parigi ha perso l’1,19%, il Dax di Francoforte ha perso l’1,06% mentre il Ftse di Londra ha concluso le contrattazioni in calo dello 0,97%.

A Milano non sono andate molto meglio le cose, il Ftse Mib ha ceduto il 2,02% e l’All Share il 2,04%.

Fiat e Gac firmano l’accordo

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Fiat e Gac (Guangzhou Automobile Industrie Groupe) durante la giornata odierna a Villa Madama hanno firmato un accordo tramite il quale le due aziende si impegnano ad una joint venture che prevede a partire dal 2011 la produzione in Cina di alcuni modelli Fiat, tra cui Punto e Bravo.

L’intesa tra il Lingotto e l’azienda cinese è stata sottoscritta dall’amministratore delegato Sergio Marchionne e dal presidente di Gac Group Zhang Fangyou, alla presenza del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e del presidente della Repubblica Popolare Cinese Hu Jintaoe.

Assets di GM in vendita

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Nella giornata del 5 luglio, il giudice americano Robert Gerber ha approvato la vendita degli assets della compagnia General Motors, alle prese come tutti sappiamo, con la bancarotta.

Come dichiarato da Gerber dare la possibilità a GM di ripartire solamente dai suoi due marchi principali (Cadillac e Chevrolet) liquidando tutto il resto equivale a “prevenire la morte del paziente in camera operatoria”, un paragone che non fa una grinza quello espresso dal giudice.

Cali pesanti di Intesa San Paolo e settore Oil

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Non è partita nel migliore dei modi neppure questa nuova settimana in borsa, infatti tutte le piazze europee sono partite con il segno negativo, non avendo tra l’altro spunti dal mercato americano, rimasto chiuso nel week-end scorso in occasione della festa dell’Indipendence Day.

In mattinata l’indice giapponese di Tokio Nikkei ha chiuso le contrattazioni perdendo l‘1,4%, mentre in Europa attualmente il Cac di Parigi cede lo 0,85%, il Dax di Francoforte lascia sul campo lo 0,91% e il Ftse di Londra lo 0,59%.

Dati mercato auto giugno 2009, Fiat detiene il 34% del mercato

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Il mese di giugno 2009 ha segnato una ripresa netta nel mercato auto, segnando numero positivi finalmente dopo mesi di crisi. Le immatricolazioni sono aumentate di ben il 12,38% se confrontate con giugno 2008, sono state immatricolate 209.315 auto.

Era un anno e mezzo, da gennaio 2008 precisamente, che il settore auto continuava a retrocedere. La controtendenza è subito visibile anche in confronto al mese di maggio, secondo i dati rilasciati dal Ministero Infrastrutture e Trasporti, mese in cui ci fu un calo dell’8,59%.

Fiat in ripresa dopo le dichiarazioni di Marchionne

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Nella prima seduta del mese di luglio e del secondo trimestre dell’anno, il prezzo del greggio rimane stabile sopra ai 70 dollari al barile, favorendo così le commodities. Anche quella odierna sarà una giornata molto importante, sempre condizionata dai dati che giungeranno dagli Stati Uniti.

Si attendono infatti i risultati sulle scorte settimanali di greggio, l’indice Ism del settore manifatturiero oltre a quello sui prezzi. Sarà fondamentale anche il dato sulla disoccupazione Adp di giugno. Anche domani saranno importanti i dati che arriveranno dagli USA riguardanti il lavoro.

Magna rimane favorita nella corsa ad Opel

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Sono ancora giorni importanti questi per l’acquisizione della casa automobilistica tedesca Opel, di proprietà della General Motors, in quanto la società di Detroit non ha ancora preso una decisione definitiva in merito. Tornano così alla ribalta tutte le possibilità elencate nei mesi precedenti, tra cui anche la candidatura di Fiat, che però non sembra riscuotere molti successi, non fosse altro che è l’unica proposta senza denaro cash.

General Motors quindi si siederà di nuovo ad un tavolo per trattare in questi giorni, principalmente con il gruppo canadese Magna, infatti l’intenzione è quella di migliorare tale offerta, piuttosto che dover andare a scegliere qualche altro offerente.

Bancari positivi, si riapre l’affare Opel per Fiat

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Partenza leggermente positiva per le borse europee che in questo momento però fanno registrare sostanziale parità rispetto all’apertura di contrattazioni, è una giornata importante in Europa infatti perché tutte le piazze del Vecchio Continente attendono i dati provenienti dalla Gran Bretagna riguardanti il Pil e si attendono anche i dati sull’inflazione della zona euro.

A Milano il Ftse Mib si aggira su un guadagno dello 0,2% a quota 19.140 punti, ma sono i prezzi del barile di petrolio a dar movimento ai titoli in questo momento.

Trattative per Opel ancora possibili

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Il ministro dell’economia tedesco, Karl-Theodor zu Guttenberg, continua a ripetere che entro la fine dell’estate dovrà essere trovata una soluzione al problema dell’acquisizione di Opel, dato che l’offerta è ad ora ancora non vincolante, molte delle pretendenti al marchio tedesco possono ancora sperare.

Dalle ultime dichiarazioni dei più importanti personaggi del governo tedesco sembrerebbe proprio che la soluzione Magna non sia la più gradita, e proprio dopo le ultime interviste anche la banca russa Sberbank spera di poter riuscire ad entrare nella trattativa.

Fiat elogiata da Fitch

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L’agenzia di rating Fitch ha pubblicato un documento che afferma che il mondo dell’industria dell’auto è destinato ancora a passare momenti difficili perlomeno per i prossimi 18 mesi. Fitch ha trattato a tutto campo il settore auto, prendendo in considerazioni le mosse strategiche operate dalle varie case automobilistiche.

Secondo Fitch il problema principale ora è che la gente o non compra auto, oppure si rivolge verso le auto a basso prezzo, quelle economiche, che ovviamente non forniscono grande guadagno alla casa produttrice. Inoltre Fitch sottolinea come potrebbe essere incerto il periodo seguente all’interruzione degli aiuti governativi.

Ottima seduta per Enel nell’ultimo giorno per l’aumento di capitale

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La settimana in borsa si è chiusa in modo contrastato a Wall Street con il Dow Jones che ha fatto segnare in chiusura di seduta -0.19% a quota 8’539 punti, Nasdaq +1.09% a 1’827 punti e l’S&P 500 +0.31% a 921 punti. In Europa pesano molto i recuperi sul finale della seduta dei titoli energetici e delle utilities, Parigi, che ha chiuso a +0.85% e Londra +1.73% sono state le migliori piazze del Vecchio Continente.

A Piazza Affari invece i listini sono stati rallentati dai titoli assicurativi e bancari, Ftse Mib +0.59% e Ftse All Share +0.69%, ma per come era iniziata la giornata potevano chiudere molto meglio.

Fiat manterrà radici in Italia

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Dalla riunione che si sta tenendo proprio in questo momento a Palazzo Chigi tra i rappresentati di Fiat e i rappresentati per il governo italiano, sembrano trapelare già le prime informazioni. Marchionne ha assicurato che intende mantenere una forte produzione all’interno del nostro paese, dichiarando che una società italiana importante come Fiat deve necessariamente mantenere delle radici nel paese dove nasce.

Marchionne si è anche espresso sullo stabilimento di Termini Imerese, affermando che continuerà a lavorare, anche se non per la pura produzione automobilistica. Farà produzione diverse da quella per l’auto. Proprio per questo motivo Marchionne ha sottolineato come sarà necessario rivedere il programma.

Fiat e Generali provano la risalita

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In attesa dell’apertura di Wall Street, e dei dati riguardanti la congiuntura USA, i future erano poco mossi. A Piazza Affari invece i principali indici perdono terreno dopo il buon avvio in mattinata.

A Milano il Ftse Mib cede lo 0.56%, il Ftse All Share perde lo 0.53%. Gli altri indici europei tutto sommato sono fermi, Cac di Parigi -0.1%, Dax di Francoforte +0.08% e Ftse di Londra -0.12%. Indici che hanno seguito la scia della borsa asiatica, dove l’indice giapponese Nikkei ha chiuso lasciando sul campo l’1.39%, l’Hang Seng di Honk Kong ha perso circa il 2%.

Opel-Gaz, serve esame approfondito UE

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A Guenter Verheugen, commissario UE all’industria, non piace molto l’offerta Magna per il marchio Opel. Ricordiamo come Verheugen si oppose anche alla proposta Fiat. Stando a quanto scritto su uno dei più autorevoli giornali tedeschi, il Die Welt, Verheugen chiederà un’accurata ispezione ed un particolare esame alla commissione in merito alla proposta Magna per acquisire Opel.

A quanto pare è veramente intenzionato ad andare a fondo a questa vicenda, sostiene che la proposta dovrà essere esaminata parola per parola, riga per riga, dalla commissione in modo da garantire un futuro roseo all’azienda automobilistica tedesca.