Tremonti propone una lotta non congiunta ai paradisi fiscali

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La lotta ai paradisi fiscali e le previsioni pubblicate ieri dalla Commissione Europea sono stati i due temi centrali della riunione dell’Ecofin al termine del quale il Ministro dell’Economia Giulio Tremonti ha espresso le sue conclusioni in merito.

In relazione al tema dei paradisi fiscali Tremonti ha rivelato che il governo sta lavorando per combattere questa piaga sociale, altamente dannosa per l’economia mondiale, mediante l’inasprimento di sanzioni nei confronti di chi trasferisce i propri capitali in un centro offshore, l’inversione dell’onere della prova e la creazione di una lista nera dei paesi che non rispettano le norme internazionali in materia bancaria.

Tremonti rassicura i cittadini prospettando la fine della crisi

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Arrivano rassicurazioni dalle parole del Ministro dell’Economia Giulio Tremonti che, durante la trasmissione televisiva “In mezz’ora” in cui è stato ospite, ha affermato che è finita “la paura dell’apocalisse”, ammettendo che, anche se l’attuale situzione economica è ancora un incognita e non fornisce alcuna certezza in relazione al futuro, è rallentata la caduta del traffico e del commercio mondiale.

La situazione di incertezza che regna sovrana sull’economia mondiale, ovviamente, non consente al ministro di sbilanciarsi e accennare segni di ripresa ma, tuttavia, consente di guardare al futuro con occhi diversi sostituendo, come ha detto il Presidente Obama, la speranza alla paura.

Dopo il “credit day” le banche non hanno più scuse

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Il presidente degli industriali Emma Marcegaglia ha affermato che con la firma del protocollo d’intesa tra il Tesoro e l’Abi sui Tremonti bond e l’aumento del finanziamento del fondo di garanzia per le piccole e medie imprese le banche non hanno più scuse per non concedere prestiti.

Le dichiarazioni sono state rese da Emma Mercegaglia al termine del cosiddetto “credit liquidity day“, incontro in cui è anche stato stabilito che a partire dalla fine di Aprile la Cassa depositi e prestiti metterà a disposizione circa 5 miliardi del risparmio postale a favore delle piccole e medie imprese.

Banca Popolare di Milano chiede i Tremonti bond

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Dopo Banco Popolare e Unicredit è la Banca Popolare di Milano il terzo istituto bancario che ha deciso di ricorrere ai Tremonti Bond, notizia che sembra quasi voler sottolineare che il ministro dell’economia Giulio Tremonti aveva ragione quando, per rispondere alle critiche sulla misura adottata dal governo, affermava che sarebbero state molte le banche che avrebbero deciso di approfittarne.

La richiesta dei Tremonti Bond rientra in una serie di misure approvate dal consiglio di amministrazione della banca e atte a determinare un rafforzamento del capitale bancario.

Il Tesoro incontra l’Abi per firmare l’accordo sui Tremonti bond

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Giovedì 19 Marzo il ministro dell’economia Giulio Tremonti incontrerà l’Associazione Bancaria Italiana per sottoscrive l’accordo volto a stabilire i paramtri relativi credito che le banche che emetteranno gli strumenti di patrimonializzazione sottoscritti dal Tesoro, i cosiddetti “Tremonti Bond“, dovranno concedere a famiglie e piccole e medie imprese.

Le prossime ore, quindi, dovranno necessariamente essere dedicate a risolvere quei punti su cui non c’è ancora pieno accordo tra l’Abi e il Tesoro. I punti dell’accordo già considerati sicuri ma su cui si attende comunque conferma sono sostanzialmente due. Il primo consiste nella sospensione della rata del mutuo per un periodo di 12 mesi accordato a chi vive un periodo di difficoltà e non riesce a pagare le rate del mutuo sottoscritto per l’acquisto della prima casa. Il secondo, invece, consiste in una dote fino a 240 milioni di euro per il fondo di garanzia delle Pmi.

L’Iva al 10% nel settore edilizio diventa permanente

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Il Ministro dell’Economia Giulio Tremonti ha annunciato il via libera dell’Ecofin ad un aliquota del 10% per l’Iva relativa alle ristrutturazioni edilizie, misura già attualmente in uso ma la cui validità era limitata nel tempo poichè fissata fino al 2010 mentre ora, dopo la riunione a Bruxelles dei ministri delle finanze europei, è diventata una misura definitiva.

Se la misura non fosse stata trasformata da provvisoria a definitiva, ha commentato Tremonti, in Italia L’Iva sulle ristrutturazioni edilizie sarebbe tornata al 20% tra meno di un anno, circostanza che avrebbe pesantemente danneggiato non solo i cittadini ma anche gli obiettivi governativi in tema di politiche edilizie ed abitative.

Tremonti prevede un 2009 peggiore del 2008

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Nonostante il 2009 sia iniziato da solo poco più di due mesi, le analisi e le indagini svolte sino a questo momento hanno avuto come conclusione sempre lo stesso risultato che vede il nuovo anno, dal punto di vista economico e finanziario, ancora più difficile rispetto al 2008.

Tale circostanza è stata evidenziata dai principali economisti italiani, compreso il Ministro dell’economia Giulio Tremonti che ha evidenziato come per ridurre al minimo le conseguenze negative sia assolutamente necessario una cooperazione tra governo, imprese, parti sociale e istituti finanziari. E’ necessario, infatti, che tutti questi organismi collaborino tra di loro altrimenti si avranno risultati disastrosi per l’economia italiana.

Firmato il decreto sui “Tremonti bond”

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Il Ministro dell’Economia Giulio Tremonti ha firmato il decreto che autorizza la sottoscrizione da parte del Tesoro di obbligazioni emesse da banche italiane. Lo scopo del decreto, quindi, è quello di accrescere il patrimonio degli istituti bancari per aumentare le possibilità di finanziamento dell’economia italiana, favorendo così una sua ripresa dopo i duri colpi inflitti dalla crisi.

Ma le banche che sceglieranno di ricorrere ai cosiddetti “Tremonti bond” dovranno rispettare una serie di condizioni stabilite dallo stesso decreto. Anzitutto dovranno pagare una cedola annua il cui valore sarà compreso tra il 7,5% e l’8,5%, questo però soltanto per i primi anni poichè successivamente il loro valore crescerà gradualmente.

Berlusconi commenta il calo del Pil previsto per il 2009

Quello che l’Unione Europea aveva previsto in relazione al Pil italiano, è cioè una contrazione del 2%, è stato confermato a Bruxell dal Ministro dell’Economia Giulio Tremonti.

Il ministro, infatti, ha spiegato che le previsioni oggetto del programma di stabilità saranno pienamente concordanti con quanto prospettato dall’Unione Europea.